Los Angeles: scoperto il testo originale del discorso di Mosè al popolo ebraico

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Roberto Carson
00martedì 15 settembre 2009 19:23
Il frammento e' ora in possesso della azusa pacific university
Studioso rinviene in uno dei rotoli del Mar Morto prima versione del Deuteronomio: e scopre delle differenze

LOS ANGELES (USA) - Dopo oltre 2000 anni sarebbe ora possibile conoscere le parole originarie pronunciate da Mosè al popolo ebraico. Sarebbe infatti nascosto in alcuni frammenti dei rotoli del Mar Morto (la serie di rotoli e frammenti trovati nel 1947 in undici grotte nell'area di Qumran e che contengono la versione più antica finora conosciuta del testo biblico), il testo autentico del Deuteronomio, una delle parti più importanti della Bibbia ed il quinto dei libri che formano la Torah ebraica. E la versione originale sarebbe diversa da quelle delle raccolte posteriori, che hanno risentito delle dispute teologiche delle varie scuole rabbiniche.

IL DEUTERONOMIO - Il libro del Deuteronomio consiste principalmente di tre discorsi che sarebbero stati pronunciati da Mosè, poco prima della sua morte, agli Israeliti. Il primo discorso è una ricostruzione storica. Il secondo discorso, che occupa la parte centrale del libro, contiene i Dieci Comandamenti dettati sul monte Sinai e il cosiddetto codice Deuteronomico, formato da una serie di dettami. Questa sezione è costituita in gran parte da leggi, ammonizioni ed ingiunzioni relative alla condotta che il popolo eletto deve osservare per entrare nella terra promessa. Il terzo discorso tratta delle solenni disposizioni della legge divina, adempiendo alle quali è garantita la prosperità futura del popolo d'Israele.

LA SCOPERTA - A sostenere l'esistenza di un testo originario e precedente a tutti quelli finora conosciuti è James Charlesworth, un professore di studi neotestamentari presso il Princeton Theological Seminary, il quale ha analizzato finora almeno un piccolo frammento proveniente dai rotoli del Mar Morto acquistato recentemente dalla Azusa Pacific University. Si tratta di un passo del ventisettesimo capitolo del libro. Nel frammento analizzato da Charlesworth, Mosè prescrive a chi sarebbe entrato nella Terra Promessa (privilegio che a lui non sarà accordato) di erigere un altare di pietra in onore dell'unico Dio al di là della riva destra del Giordano. E, parlando su ispirazione diretta di Dio, ordina che l'altare sorga sul Monte Gerizim. Ora, è proprio questo il particolare che suggerisce la tesi dell'originalità del testo di Qumran: in tutte le versioni ufficiali, redatte successivamente, il luogo indicato sarebbe un altro, vale a dire il Monte Ebal. Quanto basta al professor Charlesworth per affermare che, vista non solo la veridicità della versione dei manoscritti, appurata in centinaia di pubblicazioni, ma anche la loro generale correttezza si tratta delle vere parole di Mosè. O di Dio, visto per appunto che Mosè parlava su ispirazione divina. La versione successiva, presente nel testo canonico, dovrebbe essere invece frutto di una soluzione di compromesso imposta nel corso di un vero e proprio scontro tra gruppi religiosi. Il fatto che solo ora si venga a conoscenza di un testo originale diverso da quello biblico attuale non deve sorprendere. Dei 15000 frammenti conosciuti risalenti ai rotoli del Mar Morto la maggior parte infatti è in mano a privati ed è spesso inaccessibile agli studiosi.

TESTO ORIGINALE - «Finalmente il testo originale del Deuteronomio», ha dichiarato Charlesworth al Los Angeles Times, «si tratta di una scoperta di importanza sensazionale». Il frammento oggetto del suo entusiamo è stato mostrato, rigorosamente in fotografia, dal board dell'università californiana che lo ha acquistato insieme ad altri quattro venduti da un mercante specializzato in testi antichi. Si tratta, anche in questi casi, di parti dell'ultimo libro del Pentateuco ad eccezione di un papiro che riporta parte del Libro di Daniele. Tutti hanno raggiunto la cassaforte dell'Azusa Pacific University al termine di un percorso che li ha portati dalle grotte di Qumran nelle mani di collezionisti privati. Ora resteranno in California e potrebbero riservare ancora delle sorprese.

Tratto da: www.corriere.it/cronache/09_settembre_14/deuteronomio_testo_originale_scoperta_44d1c922-a14a-11de-9cad-00144f02aa...
Roberto Carson
00martedì 15 settembre 2009 20:09
Le differenze che sono state rilevate tra questo nuovo testo rinvenuto alla luce e i testi già conosciuti, sicuramente non andrà a scombussolare nessun concetto teologico ne per i cristiani e nemmeno per gli ebrei (credo), ma comunque credo sia ugualmente importante indagare su queste differenze.

Come influirà questa scoperta sulle traduzioni della Bibbia future?
Neropece
00martedì 15 settembre 2009 20:26
dal contenuto dell'unica differenza citata in questo articolo potrebbe trattarsi benissimo di una versione samaritana. Si sa che i samaritani modificavano proprio il nome dei monti in Gherizim per sostenere la loro forma di adorazione...Gesù si espresse al riguardo: "voi adorate ciò che non conoscete,noi adoriamo ciò che conosciamo perché la salvezza ha orgine da giudei".
Roberto Carson
00martedì 15 settembre 2009 20:45
Re:
Neropece, 15/09/2009 20.26:

dal contenuto dell'unica differenza citata in questo articolo potrebbe trattarsi benissimo di una versione samaritana. Si sa che i samaritani modificavano proprio il nome dei monti in Gherizim per sostenere la loro forma di adorazione...Gesù si espresse al riguardo: "voi adorate ciò che non conoscete,noi adoriamo ciò che conosciamo perché la salvezza ha orgine da giudei".



Tesi interessante...


Neropece
00martedì 15 settembre 2009 20:53
*** g77 8/2 p. 27 Qual è l’adorazione che Dio approva? ***

A differenza degli Ebrei, i Samaritani adoravano sul monte Gherizim, asserendo che questo fosse il monte santo di Dio. Tuttavia, non avevano nessun motivo per affermarlo. I cinque libri di Mosè, da loro accettati come Scritture ispirate, non giustificavano la loro idea che il monte Gherizim fosse sacro. Evidentemente allo scopo di dar credito alla loro convinzione, i Samaritani avevano cambiato un passo del quinto libro di Mosè in modo che dicesse “Gherizim” invece di “Ebal”. (Deut. 27:4)
.:mErA:.
00martedì 15 settembre 2009 21:38
Re:
Neropece, 15/09/2009 20.26:

dal contenuto dell'unica differenza citata in questo articolo potrebbe trattarsi benissimo di una versione samaritana. Si sa che i samaritani modificavano proprio il nome dei monti in Gherizim per sostenere la loro forma di adorazione...Gesù si espresse al riguardo: "voi adorate ciò che non conoscete,noi adoriamo ciò che conosciamo perché la salvezza ha orgine da giudei".




Esatto, dev'essere un'interpolazione dei Samaritani i quali credevano che il vero monte sacro fosse il monte gherizim.

Shalom.
Roberto Carson
00martedì 15 settembre 2009 21:44
Re: Re:
.:mErA:., 15/09/2009 21.38:




Esatto, dev'essere un'interpolazione dei Samaritani i quali credevano che il vero monte sacro fosse il monte gherizim.

Shalom.



Se la notizia dovesse essere attendimbile, quale tipo di ripercussione avrebbe nell'Ebraismo moderno?


amedeo.modigliani
00martedì 15 settembre 2009 22:53
Re: Re: Re:
Roberto Carson, 15/09/2009 21.44:



Se la notizia dovesse essere attendimbile, quale tipo di ripercussione avrebbe nell'Ebraismo moderno?





Non sarà mai attendibile. Per definizione [SM=g27989]
.:mErA:.
00martedì 15 settembre 2009 23:54

Se la notizia dovesse essere attendimbile, quale tipo di ripercussione avrebbe nell'Ebraismo moderno?


Ci sarebbero almeno due conseguenze:

1: I Samaritani avevano almeno un pò ragione
2: I Rabbini hanno modificato la Bibbia a loro piacimento.

Comunque vorrei ricordare che Qumran era un cimitero di rotoli, ovvero un luogo in cui venivano sepolti i testi sacri copiati male.

Shalom.
(Gladio)
00martedì 29 settembre 2009 00:01
Re:
.:mErA:., 15/09/2009 23.54:


Se la notizia dovesse essere attendimbile, quale tipo di ripercussione avrebbe nell'Ebraismo moderno?


Ci sarebbero almeno due conseguenze:

1: I Samaritani avevano almeno un pò ragione
2: I Rabbini hanno modificato la Bibbia a loro piacimento.

Comunque vorrei ricordare che Qumran era un cimitero di rotoli, ovvero un luogo in cui venivano sepolti i testi sacri copiati male.

Shalom.




Perdonami ma questa tua conclusione mi pare fuorviante....se un testo è copiato male e quindi riconosciuto inaffidabile perchè preservarlo e non distruggerlo'
La storia del cimitero degli elefanti mi sembra veramente una cosa che non stà nè in cielo nè in terra.
amedeo.modigliani
00martedì 29 settembre 2009 00:07
Re: Re:
(Gladio), 29/09/2009 0.01:




Perdonami ma questa tua conclusione mi pare fuorviante....se un testo è copiato male e quindi riconosciuto inaffidabile perchè preservarlo e non distruggerlo'
La storia del cimitero degli elefanti mi sembra veramente una cosa che non stà nè in cielo nè in terra.



Invece ha un senso... ma sono curioso di sentire "Mera"
.:mErA:.
00martedì 29 settembre 2009 11:29
Re: Re:
(Gladio), 29/09/2009 0.01:




Perdonami ma questa tua conclusione mi pare fuorviante....se un testo è copiato male e quindi riconosciuto inaffidabile perchè preservarlo e non distruggerlo'
La storia del cimitero degli elefanti mi sembra veramente una cosa che non stà nè in cielo nè in terra.




Non è una mia invenzione o una mia ipotesi.
Gli Ebrei hanno sempre usato dei "cimiteri" di rotoli chiamati Ghenizot, e a Qumran c'era proprio una Ghenizà con tutti i rotoli da scartare.
Questi spesso venivano sotterrati e non bruciati per rispetto alle parole Divine e al Nome di Dio scritto per esteso.
A volte i rotoli da scartare venivano conservati anche per un uso privato. Oggi ci sono Bibbie dovunque, ma 2000 anni fa era molto raro possedere un rotolo per cui bisognava accontentarsi.

Shalom.
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