Malattie, le voleva il nostro Creatore?

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Roberto Carson
00domenica 7 marzo 2010 11:43
Di Umberto Polizzi

Infermità e malattie cesseranno mai?

Infernità e malattie hanno accompagnato il genere umano in tutto il corso della storia. Ogni civiltà ha tentato di alleviare o cancellare la sofferenza umana. Ma i successi sono stati limitati.

Anche oggi, dove potete guardare senza vedere l’infelicità causata dall’infermità e dalle malattie? Tutti come minimo conoscono qualcuno che soffre, se non soffrono essi stessi. Gli uomini continuano a chiedersi: Infermità e malattie cesseranno mai?

Centinaia d’anni fa, Gesù Cristo mostrò che potevamo attenderci che le malattie continuassero in un periodo di tempo da lui chiamato “termine del sistema di cose”. Egli disse: “Vi saranno … in un luogo dopo l’altro pestilenze e penuria di viveri”. (Matt. 24:3-7; Luca 21:10, 11).

Nell’anno 1914 il genere umano entrò nel “termine del sistema di cose”. Molte infermità che vediamo, perciò, sono un adempimento di queste parole. Certuni, però, dubitano della profezia di Gesù e del suo moderno adempimento. In che modo?

Alcuni chiedono: Che cosa c’è di così insolito in tale predizione? Non ci sono sempre state pestilenze o malattie? È vero che estese malattie e sofferenze non sono una cosa nuova. È deludente, ma oggi esse persistono nonostante le migliori attrezzature mediche e scuole di medicina e i migliori ospedali che ci siano. Cognizioni sanitarie e mediche sono divulgate nelle remote parti della terra. Tuttavia la malattia si estende. Questo fatto contrassegna questo tempo della storia come un tempo particolare.

D’altra parte, alcuni chiedono: Non ha la scienza medica debellato la maggioranza delle malattie? In tal caso, le parole di Gesù non si sono avverate. Quindi, per comprendere chiaramente la sua accuratezza, esaminiamo i fatti e vediamo se la scienza sta facendo cessare le malattie.

LE MALATTIE DEI TEMPI ANTICHI ESISTONO ANCORA

Considerate il colera, una malattia vecchia di secoli. È sparita? Niente affatto. Al principio degli anni sessanta ciò che alcuni hanno chiamato “pandemia” — epidemia mondiale — di colera ebbe inizio in Indonesia e si estese a gran parte dell’Asia. Nel 1971 quattordici nazioni (un terzo delle nazioni che avevano avuto casi di colera) registrarono per la prima volta la malattia.

In Africa il colera è relativamente nuovo. Tuttavia nel 1971 e 1972 furono ufficialmente registrati in quel continente 80.000 casi, 20.000 dei quali furono mortali. Nell’estate del 1973 ci fu un’epidemia di colera in Italia, e ne fu registrato un caso negli Stati Uniti. Gli sforzi compiuti in tutta la terra per contenere il colera hanno avuto solo un limitato successo.

La malaria è un altro male dalle antiche origini. Fa ancora vittime? Periodicamente, qualche medico od organizzazione prevede un mondo senza malaria. Per esempio, nel 1961 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) vantò “una serie completa di efficaci farmaci nella cura di ogni stadio” della malaria. Quanto furono efficaci questi “efficaci farmaci”? Quello stesso anno ci fu un rimarchevole aumento dei casi di malaria! Così ebbe fine quello che un professore di medicina chiamò un “periodo di compiacente soddisfazione” nei riguardi di questa malattia.

In un periodo di quattro mesi a partire dalla fine del 1971, nello Sri Lanka il numero dei casi aumentò più del doppio, salendo a 20.000. La malaria prospera davvero. Malaria, tracoma, schistosomiasi (febbre delle lumache) affliggono ora ottocento milioni di persone nei paesi impoveriti del mondo. Ci sono poi vaiolo, tubercolosi, difterite, febbre reumatica, poliomielite e influenza, tutte malattie che sono ancora causa di morte! L’uomo non ha fatto cessare le malattie!

Ma perché, nonostante i progressi medici, l’infermità persiste? Per varie ragioni.

PERCHÉ LA MEDICINA NON HA FATTO CESSARE LE MALATTIE

Anzitutto, la medicina non può eliminare completamente tutti i minuti organismi che causano le malattie. Ce ne sono troppi perché l’uomo riesca a contenerli. Ma non sono state fermate alcune malattie coi vaccini? Sì, vi sono stati alcuni trionfi. Ma notate ciò che dice Peter Farb in Ecology (1970):

“Ora vi sono vaccini per proteggere da poliomielite, morbillo, vaiolo, tetano, colera e numerose altre temute malattie. Comunque, queste vittorie sono più che altro illusioni. Non tengono conto del fatto che gli organismi microbici stessi sono suscettibili di straordinariamente rapidi . . . cambiamenti, da cui risultano nuovi ceppi resistenti ai più potenti farmaci dell’uomo”.

I germi danno origine a nuovi ceppi resistenti ai farmaci. Per esempio, varietà più forti di gonorrea, malaria, tubercolosi e shigellosi possono resistere a noti antibiotici.

Il Messico ha impegnato un’energica lotta contro quello che può essere “il maggiore scoppio di febbre tifoidea che ci sia stato in qualsiasi parte del mondo in parecchi decenni”. Benché esistano farmaci per la cura del tifo, questo particolare ceppo non ha risposto al trattamento.

ALTRE RAGIONI PER CUI LE MALATTIE CONTINUANO

Bisogna ricordare che infermità e malattie non sono soltanto problemi “medici”. Si deve anche considerare la buona nutrizione. Chi non si nutre adeguatamente è più soggetto a contrarre gravi malattie. Forse due miliardi di persone sulla terra è denutrito o soffre la fame. Oltre il 20 per cento dei bambini che nascono loro muoiono prima di compiere i cinque anni. La loro vita, secondo le attuali medie mediche, sarà di vent’anni più breve di quella di un bambino nato in uno dei paesi più ricchi.

L’infermità ha anche radici sociali e ambientali. È stato detto che la malattia non è del tutto erratica. In altre parole, essa compare per determinate ragioni. Alloggi squallidi e sovraffollati, con acqua sporca e poca intimità, generano rapidamente le malattie. Esse, una volta comparse, prosperano in simili condizioni.

Queste misere circostanze sono spesso la conseguenza della guerra. Negli scorsi ottant’anni, vi sono state guerre di portata internazionale. I normali modelli di vita in estese regioni sono stati sconvolti. Quindi le malattie compaiono, si propagano e s’intensificano, annullando il duro lavoro di molti medici. Queste sono alcune ragioni per cui gli uomini non hanno fatto cessare le malattie.

I MODERNI “MIGLIORAMENTI” RECANO L’INFERMITÀ

In modo sorprendente, comunque, alcuni progressi fatti dall’uomo hanno effettivamente aggravato l’infermità e le malattie. Essi mostrano ulteriormente la correttezza della profezia di Gesù circa gli “scoppi di malattie” nel nostro tempo.

In alcune zone, malattie infettive come malaria e colera sono apparentemente sotto controllo, almeno per ora. Non si combattono guerre e v’è cibo nutriente a sufficienza. Ma vi sono ancora infermità e malattie. Perché?

Insieme a queste cose apparentemente buone vi è la moderna società industriale con le sue pressioni, le sue tensioni e i suoi stress. Attacchi cardiaci e disturbi digestivi fanno molte vittime. L’aria è piena di smog, ciò che accresce le affezioni respiratorie e i casi di cancro. E che dire dell’obesità? In America un uomo su cinque e una donna su quattro sono di peso superiore al normale e il bersaglio preferito di certe malattie mortali, incluso il diabete.

Un’altra cosa: Gli apparenti successi della scienza hanno creato un senso di compiacenza in migliaia di persone. È sorta un’atmosfera di eccessiva sicurezza nella medicina. Il dott. John J. Witte del Centro per il Controllo delle Malattie ad Atlanta, in Georgia, (U.S.A.), cita un esempio: “Sono sicuro che vi sono molti giovani genitori i quali sono molto meno spaventati per le dannose conseguenze della poliomielite che non i genitori di un decennio fa perché non sono vissuti in tempi di epidemia o non hanno visto casi di poliomielite”. Di conseguenza, egli dice, “la poliomielite potrebbe propagarsi in maniera significativa se fosse introdotta in certe zone”.

La possibilità di estese epidemie non solo di poliomielite, ma di altre malattie apparentemente debellate nei “paesi progrediti” è del tutto reale. Per cui leggiamo: “Un catastrofico cambiamento nel tenore di vita americano renderebbe ancora una volta la tubercolosi una minaccia per milioni di persone nella nazione”. — Health and Disease, Time, Inc. (1965).

INFERMITÀ E MALATTIE CESSERANNO?

Comunque si esamini il problema, possiamo vedere che le parole di Gesù si sono avverate. La malattia persiste nonostante - talvolta a causa di - tutta la devota e diligente opera dei medici per combatterla. Vi sono poche ragioni per essere veramente ottimisti circa il fatto che gli uomini risolvano completamente i loro problemi sanitari. Ma vuol dire questo che non finiranno mai?

Molti si sono rassegnati a pensarlo, condividendo l’idea di René J. Dubos, che scrisse in Mirage of Health: “La completa e duratura libertà dalla malattia non è che un sogno”. Ma non è un impossibile sogno. Abbiamo un solido fondamento per credere che la malattia cesserà!

Non è ragionevole attendersi che sia Dio, il Fattore dell’uomo, a risolvere permanentemente i nostri problemi di salute? Chi conosce meglio la costituzione dell’uomo? Nella Bibbia egli promette che mediante Gesù Cristo l’esistente sistema di cose malvagio sarà distrutto, e presto. Dopo ciò il regno di Gesù deve dominare “finché Dio non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. Come ultimo nemico, sarà ridotta a nulla la morte”. (1 Cor. 15:25, 26) Se la morte deve sparire, non devono anche cessare le condizioni che conducono alla morte, come infermità e invecchiamento? Ovviamente.

Che Dio s’interessi abbastanza di far cessare l’infermità e le malattie e che possa farlo è illustrato dalla Legge che diede nei tempi passati al suo popolo Israele. Quando ubbidiva alla Legge, la sua vita era prolungata e gli erano risparmiate molte malattie e afflizioni delle nazioni vicine. (Eso. 15:22-26; 23:25; Lev. 26:14, 16, 25; Deut. 28:15, 20) Ma disubbidendo o peccando contro quella Legge si attirava inutilmente l’infermità.

Pertanto la trasgressione della legge di Dio (il peccato) e l’infermità sono collegate. La profezia d’Isaia 33:24, che ebbe adempimento sull’antico Israele, dà risalto a questa relazione. Essa dice: “Nessun residente dirà: ‘Sono malato’”. Come poteva alcuno fare allora quest’asserzione? Il versetto risponde: “Il popolo che dimora nel paese sarà quello perdonato del suo errore”. Quando ubbidivano di nuovo a Dio, ne risultava quella che si poteva chiamare ‘salute spirituale’. Ed essa recava giovamento alla salute fisica come Geova aveva promesso. (Si paragoni anche Salmo 103:1-5). Questo avviene anche oggi.

Chi segue le sante leggi che vietano l’immoralità sessuale, per esempio, non è afflitto da malattie veneree. Chi non contamina il suo corpo con le sigarette non si espone deliberatamente a orribili forme di cancro, non è vero? Ubbidendo a Dio si reca sin d’ora giovamento alla salute. — Matt. 5:27, 28; 2 Cor. 7:1.

Ma anche se qualcuno cerca di condurre una vita retta infine muore. Perché? Perché gli uomini sono imperfetti per nascita; ereditano il peccato. (Rom. 5:12) E non hanno praticamente nessun controllo su questa forma di peccato. Quando fu sulla terra, Gesù mostrò la sua autorità su ogni peccato dando o restituendo miracolosamente la salute. Della guarigione di un paralitico che egli compì leggiamo: “‘Figlio, i tuoi peccati ti sono perdonati . . . Io ti dico: Alzati, prendi la tua branda e vattene a casa tua’. Allora egli si alzò, e immediatamente prese la sua branda”. — Mar. 2:5-12; Matt. 9:1-5.

Certo, se Gesù, quando visse in una piccola parte della terra, poté perdonare il peccato e restituire la salute letterale, può fare anche di più dominando dal cielo. Ogni peccato sarà sradicato. Vi sarà guarigione, in tutto il mondo.

Per il momento, il saggio ubbidirà alle leggi di Dio. Tenterà di conservarsi la salute. Ma sa che in ultima analisi la fine sicura dei mali verrà da Dio nel suo nuovo sistema di cose. Perché non studiate con i testimoni di Geova per apprendere come anche voi potrete esser vivi quando “nessun residente dirà sono malato". Isaia 33:24.-

Umberto POLIZZI
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