Caro Direttore,
la lettera del Sig. Alari sulle moschee -che condivido in toto- mi fornisce lo spunto per una riflessione su di un fatto avvenuto a Besozzo almeno 25 anni or sono, e del quale sono stato diretto testimone. In quel tempo la Comunità dei Testimoni di Geova, acquistato un terreno in località Beverina, desiderava edificare la sua Chiesa, che penso la chiamino la Casa del Tempio. L'allora amministrazione Comunale si oppose con le scuse più banali tanto da costringere i dirigenti della Comunità a ricorrere al T.A.R. dove vinsero la causa, l'Amministrazione Comunale fu costretta a concedere l'autorizzazione a costruire e tutti vissero felici e contenti. Conosco bene questo fatto in quanto, da appassionato corrispondente da Besozzo de LA PREALPINA riportavo il susseguersi dei fatti, fino alla sua conclusione davanti al TAR. A me da non credente, sembrava comunque inconcepibili
che si volesse impedire ad alcuni di pregare- Probabilmente ci misi tale passione nel riportare i fatti che, alla fine, della storia i maggiorenti della Comunità vennero in ufficio a ringraziarmi quasi pensando che condividessi il loro credo. Prima di chiudere una domanda: Che differenza c'è tra la costruzione di una Moschea e l'apertura di chiese cristiane di varia provvenienza in vari appartamenti a Varese? E poi i nostri celoduristi si atteggiano a paladini della cristianità! Ma lasciate perdere.
Saluti
Tratto da: www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?i...