Perchè ci si avvicina ai Testimoni di Geova?

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(Oreste)
00mercoledì 20 gennaio 2010 18:13
Per Fatina della Luce

Apro questa discussione rivolgendomi in primis all'utente che porta il nome Fatina della Luce.

Cara Fatina della Luce, ho deciso di rivolgermi a te in questa discussione, perchè, da quanto ho capito, sei l'unica in questo forum che sta attualmente svolgendo lo studio biblico con i Testimoni di Geova, preliminare alla conversione. (natuaralmente chiunque altro potrà intervenire).

Personalmente sto studiano la realtà dei Testimoni esternamente al movimento e quindi, se permetti, ci terrei ad espoerti alcune domande in merito all'esperienza che stai vivendo.

1 - Cosa ti ha indotto ad avvicinarti ai Testimoni di Geova?

2 - Svolgere lo studio biblico, credi ti stia dando qualcosa che ti mancava, di cui avevi bisogno?

3 - Prima di avere contatti con loro, come vedevi i Testimoni e come li vedi adesso?

4 - Credi davvero che i Testimoni abbiano la verità?

5 - Quali sono le tue impressioni, osservando dall'esterno, la realtà dei Testimoni di Geova?

Per adesso mi fermo. Dopo che avrai risposto a queste prime domande, se permetti, mi riservo di fartene delle altre.

Ciao e grazie!
fatina della luce
00domenica 24 gennaio 2010 15:40
vediamo se ti posso accontentare....
1 - Cosa ti ha indotto ad avvicinarti ai Testimoni di Geova?
Sinceramente parlando ho conosciuto una persona che lo era, e a cui “il mondo” dei testimoni manca molto. Conoscendo questa persona ho conosciuto la Bibbia come mai mi ero sognata di intenderla, e cioè dal punto di vista sentimentale. La Bibbia è per me una grande storia d’amore.
Ho cominciato leggendola per conto mio, e non quella dei TdG ma quella cattolica che avevo a casa, poi ho pensato di iniziare uno studio vero e proprio con un'altra amica mia testimone per avere sempre maggiori chiarimenti su ciò che io non capivo.
2 - Svolgere lo studio biblico, credi ti stia dando qualcosa che ti mancava, di cui avevi bisogno?
Io ho sospeso lo studio da un mese circa solo e solamente perché mi sono trasferita a Roma e quindi non ho potuto dedicare del tempo allo studio, a cercare degli insegnanti….. anche se spero di rimettermi presto in carreggiata.
Ti dirò….lo studio a volte è come se mi avesse aperto gli occhi su tante cose, ho avuto l’impressione che poco a poco tutto mi fosse più chiaro, che tutti i tasselli che mancavano ai miei ragionamenti ora li tenevo in mano. E non senza confusione e a volte tristezza, non è per niente facile capire e ammettere a se stessi di avere sempre sbagliato tutto, di aver avuto tante piccole verità davanti agli occhi e non averle mai guardate. Io non sono sicura che questa sia la Verità assoluta, l’unica ineguagliabile……..però almeno è logica, ha un filo conduttore, e dà un senso e una speranza. Il problema sta nel “condividere” o no il tutto.
3 - Prima di avere contatti con loro, come vedevi i Testimoni e come li vedi adesso?
Prima di avere contatti con loro non avevo un idea precisa sul loro conto. Sapevo della loro esistenza ma non di cosa parlavano. Penso siano come una grande famiglia, con dei ruoli e dei doveri in cui si mescolano l’amore a la disciplina.
4 - Credi davvero che i Testimoni abbiano la verità?
Io non ho le conoscenze giuste per poterlo né pensare né dimostrare. E comunque al di fuori della pura conoscenza storia scientifica, penso ci sia un sentimento, un sentire che manca. Si ama qualcuno quando lo si conosce e lo si apprezza, quasi in maniera incondizionata. Se per certi versi posso logicamente considerare la Bibbia “vera”, dall’altra mi manca il sentimento che me la farebbe sentire tale.
5 - Quali sono le tue impressioni, osservando dall'esterno, la realtà dei Testimoni di Geova?
Questa è una domanda difficile. Prima ti ho risposto che per me sono come una grande famiglia. E’ vero. Con alcuni ho anche stretto delle belle amicizie. E’ gente semplice e vive cercando di rispettare al meglio i comandi biblici, per quanto anch’essi pur essendo testimoni, sono e saranno sempre imperfetti come tutti e quindi naturalmente portati a sbagliare. La differenza tra noi e loro è che “loro” hanno validi motivi per cercare di non commettere errori. “Noi” invece, non abbiamo padrone e facciamo tutto in base solo alla nostra coscienza. Fondamentalmente penso che i principi in cui credono siano giusti, non condivido alcuni modi di portarli avanti, e cmq dato che loro fanno solo quello che c’è scritto nella Bibbia nelle modalità in cui c’è scritto, allora dovrei dire di non condividere al cento per cento la parola di Dio. [SM=g27990]

Ci ho messo tanto ma almeno qualche risposta te l’ho data!!!
Buona lettura!!!
Walter.Simoni
00domenica 24 gennaio 2010 19:56
E' un piacere leggerti, Fatina!
Personalmente posso solo incoraggiarti a riprendere lo studio con i Testimoni, conoscerli meglio, ma + di ogni altra cosa, voglio incoraggiarti ad accostarti a Geova, conoscendoLo personalmente, stabilendo con Lui una relazione personale, e scoprirai l'amore di Dio, quello che riempie ogni vuoto, che dà un vero senso all'esistenza.

Roberto Carson
00domenica 24 gennaio 2010 20:54
Cara Fatina,
ho letto con molto interesse le risposte che hai dato e devo dire di esser rimasto piacevolmente sorpreso. Ho parecchio apprezzato la tua umiltà. Da ciò che ho riscontrato, tu non tendi a svalorizzare gli insegnamenti della Bibbia professati dai TdG, invece focalizzi il problema altrove, ossia nell'accettazione o meno, da parte tua, di tale stile di vita.

Vedi, cara Fatina, sicuramente non è facile cambiare il proprio stile di vita dall'oggi al domani, armonizzandolo a determinati principi scritturali quando fino a poco tempo prima si era ben lontani dal seguirli. Tuttavia l'amore per Dio è quello che realmente ci spinge a servirlo, non tanto una dettagliata conoscenza scritturistica (per quanto comunque possa essere utile).

Mi associo all'esortazione che ti ha dato Walter, incoraggiandoti a riprendere al più presto lo studio della Bibbia. Non mancare di pregare assiduamente Geova, affinchè possa costantemente aprirti gli occhi e darti nuova luce spirituale, luce che ti allontanerà dalle tenebre di questo mondo.

Ti dedico questo cantico:

www.youtube.com/watch?v=ATGCgulK-AA

Con affetto fraterno.

Roberto
barnabino
00domenica 24 gennaio 2010 21:22
Beh... una fatina è sempre una fatina!

Shalom
(Oreste)
00lunedì 25 gennaio 2010 00:40
Gentile Fatina della luce,
innanzitutto ti ringrazio per avere risposto pazientemente alle mie domande. Quello che scrivi è molto interessante, ma se permetti desiderei andare un po più a fondo in alcuni punti prendendo in considerazione le tue risposte una alla volta.

Iniziamo con la prima risposta:


1 - Cosa ti ha indotto ad avvicinarti ai Testimoni di Geova?
Sinceramente parlando ho conosciuto una persona che lo era, e a cui “il mondo” dei testimoni manca molto. Conoscendo questa persona ho conosciuto la Bibbia come mai mi ero sognata di intenderla, e cioè dal punto di vista sentimentale. La Bibbia è per me una grande storia d’amore.
Ho cominciato leggendola per conto mio, e non quella dei TdG ma quella cattolica che avevo a casa, poi ho pensato di iniziare uno studio vero e proprio con un'altra amica mia testimone per avere sempre maggiori chiarimenti su ciò che io non capivo.



Un primo aspetto interessante della tua vicenda ritengo sia il primo approccio che hai avuto con la realtà dei testimoni di Geova.
Non è avvenuto tramite la classica predicazione di casa in casa, ossia il tradizionale metodo di evangelizzazione utilizzato dai testimoni, ma tramite quella che comunemente viene chiamata "testimonianza informale".
Cosa ancor più sorprendente è il fatto che ad indirizzarti verso questa fede sia stata "una persona che lo era", quindi presumo un ex-testimone di Geova. Da ciò si evince come in certi casi alcuni ex aderenti nutrano ancora un forte zelo di evangelizazione nei confronti del loro credo nonostante l'espulsione dal gruppo.

Adesso però permettimi una domanda: Il tuo avvicinamento ai testimoni di Geova e alla loro fede è stato dovuto al fatto che hai conosciuto questa persona che ha avuto questa influenza su di te. Ma se questo tale avesse professato un'altra fede, credi che ti avrebbe lo stesso "contagiato" alla sua religione? Se fosse stato un pentecostale, un avventista, un mormone o un aderente a qualsiasi altra religione, avrsti iniziato uno studio biblico con un esponente del suo movimento di appartenenza? In caso affermativo, credi che il riscontro che avresti avuto ti avrebbero indotto a credere che quella religione fosse quella vera?

Cambiando argomento, ma facendo sempre riferimento a quanto tu scrivi, dici:


Conoscendo questa persona ho conosciuto la Bibbia come mai mi ero sognata di intenderla, e cioè dal punto di vista sentimentale. La Bibbia è per me una grande storia d’amore.



Vorrei sapere in che senso vedi la Bibbia come una grande storia d'amore?

Sperando di non averti tediata sono in attesa delle tue ulteriori risposte. Ciao.
Methatron
00lunedì 25 gennaio 2010 13:37

Ci ho messo tanto ma almeno qualche risposta te l’ho data!!!



E che belle risposte!
Possa la tua anima innamorarsi del Creatore per un cammino d'illuminazione spirituale grondo di benedizioni!

Ciao!
(Gladio)
00lunedì 25 gennaio 2010 14:31
Ho letto con molto interesse ciò che hai scritto e mi sembra di capire che hai parlato con il cuore.

Vedi Cara Fatina,noi esponiamo nello studio ciò che pensiamo sia la corretta interpretazione che più si avvicina al senso di ciò che troviamo scritto.

L'assenza di pregiudizio e di pre concetto ti consente di valutare con serenità ciò che apprendi e sarà il il tuo cuore a darti l'imput di continuare ad approfondire.

Quando si cambia e magari si pensa di cambiare in meglio..........le sensazioni vanno di pari passo,anche tu come dici è come se ti si togliesse un velo dagli occhi.....adesso dai più significato alle cose e di contro ti senti..........diversa.

Questa piacevole sensazione che ti pervade ,questo senso di benessere è voce del fatto che stiamo sfamando il nostro ventre o bisogno spirituale con del cibo che ci provoca piacere,cioè quella sensazione di approvazione davanti agli occhi di Dio quella soddisfazione ci rende quasi sazi.

Le tue parle mi hanno molto colpito per la tua schiettezza e sincerità,senza il paravento di sovrastrutture che ci creiamo per difenderci da qualche cosa.........ciò che cominci a comprendere,a masticare,comincia a dare i suoi frutti,comincia cioè ad operare un cambiamento di volta in volta nel modo in cui consideriamo le cose,nel modo in cui valutiamo le cose nel modo ancora in cui giudichiamo le cose.

Fin qui tutto bene mia cara fatina ma c'è un problema........un problema che devi risolvere subito ed è quello di ricominciare lo studio........come un amore cresce frequentandosi,così muore se lontano e non espresso,non ti scoraggiare se pensi che con la persona con cui studiavi la parola di Dio non è più la stessa ,quella magari a cui hai fatto delle confidenze personali.......stai certa che Geova non ti abbandonerà e ti donerà un'altra sorella all'altezza delle tue aspettative e dei tuoi bisogni.

Studiare con tè per noi non è motivo di vanto.....studiare con tè è per noi motivo di allegrezza perchè quelle informazioni che per tè possono essere nuove quando le riesaminiamo anche noi rinnovano di volta in volta la conoscenza e l'apprezzamento per ciò che Geova ha fatto per noi.

Noi ti ringraziamo di studiare con noi.........perchè attraverso il tuo studio cresciamo in due nell'edeficazione reciproca perchè ciò che tu ci dici,ciò che tu ci chiedi ci costringe continuamente a dare e a darci la risposta giusta in base a ciò che Geova ci insegna........l'apprendimento è reciproco.

Contina a studiare con amore piccola fata lucente affinche anche tù un giorno e con gioia possa servire il nostro caro Padre insieme a una moltitudine di fratelli mondiali imperfetti, ma che come tè cercano con i loro limiti di piacere a Geova.

Con Stima sincera.
monseppe1
00martedì 26 gennaio 2010 18:04
Re:
Methatron, 25/01/2010 13.37:


Ci ho messo tanto ma almeno qualche risposta te l’ho data!!!



E che belle risposte!
Possa la tua anima innamorarsi del Creatore per un cammino d'illuminazione spirituale grondo di benedizioni!

Ciao!



Ciao Fatina... la luce ti sveli tutti i colori della vita.

Ho molto apprezzato il tuo semplice modo di esprimerti.
Non temere... La verità è una sola... anche se trovarla e capirla non è sempre facile.

Un figlio, come può riconoscere un padre mai visto prima? Ascoltando il suo amore verso di lui.

Tu, continua ad ascoltare... è come quando ti trovi di fonte ad una tela bianca... in quel momento tu ascolti il tuo cuore.. ma anche ti guardi intorno. Vedi ciò che non è tuo, che è lì, perché lo ha messo un altro. Se lo trovi buono, bello e giusto, lo prendi come spunto per riempire il vuoto della tela con tutto tuo apprezzamento per tutto ciò che vedi intorno a te.

Più cose belle vedi e apprezzi, migliore sarà il quadro che ne verrà fuori; qualcosa che anche altri potranno ammirare, imparando a loro volta ad apprezzare le cose belle che ci circondano, cose che il nostro Padre celeste, che ancora ogniuno di noi cerca di conoscere sempre meglio, ci mostra, per farci conoscere l'amore che ha verso di noi.

Continua a conoscerlo, continua a vedere il suo amore, e grandi saranno le tue opere, quali esse siano.

Un caro saluto, Giuseppe.

Telemaco77
00martedì 26 gennaio 2010 18:59
Cara Fatina, solo un'anima semplice e sincera poteva scrivere delle risposte come quelle che hai dato tu.

Mi piace che non dai per scontato di aver trovato la verità, ma che apprezzi quello che impari. Purtroppo, uno dei grossi difetti degli esseri umani è proprio quello di smettere di imparare.

Ognuno, dico sempre io, ha i suoi tempi, e solo Geova, l'Iddio che amo e servo, conosce i tuoi, come conosceva i miei.

Tu, lasciati trasportare dalla tua sincerità e candore, vedrai che tutto si schiarirà.
(SimonLeBon)
00martedì 26 gennaio 2010 23:17
Re: vediamo se ti posso accontentare....
fatina della luce, 1/24/2010 3:40 PM:

1 - Cosa ti ha indotto ad avvicinarti ai Testimoni di Geova?
Sinceramente parlando ho conosciuto una persona che lo era, e a cui “il mondo” dei testimoni manca molto. Conoscendo questa persona ho conosciuto la Bibbia come mai mi ero sognata di intenderla, e cioè dal punto di vista sentimentale. La Bibbia è per me una grande storia d’amore.

...



Cara fatina,
è bello leggerti e ti posso garantire che lo studio della parola di Dio ti potrà accompagnare per tutta la vita.
Ci sono sempre aspetti nuovi, e non solo teorici ma anche molto ma molto pratici.
Per questo fai proprio molto bene a parlare di "storia d'amore" e non solo di semplice "innamoramento" perchè questo dura... [SM=g27998]

Dacci dentro per quanto puoi. Un grande vantaggio di noi tdG è che ti portiamo uno studio biblico pratico per la vita dell'uomo moderno, non solo un pacco di nozioni astruse confezionate da teologi, a cui ti si chiede di credere.

Facciamo tutti il tifo per te e... torna presto! [SM=g28002]

Simon
fatina della luce
00martedì 26 gennaio 2010 23:24
Risposta: Assolutamente si. Se questa persona avesse professato una qualsiasi altra fede o credo religioso io mi sarei cmq avvicinata ad essa. Avrei provato a capirla, a comprendere il perché di certi stati d’animo e come certe persone possano mettere al centro della loro vita Dio fino a volte a morire per i loro principi religiosi, ma questo penso accada per ogni vero credente di una qualsiasi religione. E cmq io non parlerei di “contagio” ma più di empatia. [SM=g27985]
Penso, oltresì, che se tutti fossimo un po’ più tolleranti nei confronti del mondo che ci circonda e cercassimo di avere empatia l’uno per l’altro, allora vedremo le cose da più punti di vista e saremo disposti ad ascoltare e almeno se non a credere, a capire. Il fatto di essere indotto a credere penso sia una cosa relativa. Noi siamo continuamente influenzati e parzialmente “indotti” a fare e pensare cose che non ci verrebbero forse nemmeno spontaneamente in mente di fare o pensare, a desiderare ciò di cui non abbiamo nemmeno bisogno, attraverso la pubblicità, i media, la moda; ma se fosse al 100/100 così la nostra volontà non esisterebbe più e nemmeno il ragionamento e la personalità di ognuno. Io credo che sicuramente ogni religione cerca di mettere delle prove a suo vantaggio per farti capire che quella è quella “vera”( perché ogni religione ha delle basi storiche quindi esistenti), ma sta a noi capire davvero, ricercare la verità non basandosi solo su quello che i testimoni o altri possono dirti, ma guardando su testi di storia, di scienza, di lettere ….ricercando insomma qualsiasi cosa che parli di quell’argomento come quando si studia una materia all'università. Se poi le cose trovate coincidono, allora forse sei sulla giusta strada.
2) Vorrei sapere in che senso vedi la Bibbia come una grande storia d'amore?
Sapevo che questo avrebbe suscitato delle curiosità. So bene che la Bibbia oltre a dare buoni consigli, narra anche di guerre, di scontri, maledizioni, punizioni. Penso sia una storia d’amore in quanto racconta dell’amore di un Padre per dei figli “un po’” disobbedienti, se si pensa davvero di essere Suoi figli e di averlo sempre rinnegato allora credo che Lui abbia fatto abbastanza affinchè noi tutti lo possiamo conoscere. E’ una storia d’amore perché racchiude mille altre storie d’amore, di vite vissute tra pianti, dubbi, sospiri, sorrisi, di persone che hanno creduto, hanno visto, si sono innamorarate di Dio. Questa credo sia la versione sentimentale.
(Oreste)
00mercoledì 27 gennaio 2010 00:33
fatina della luce, 26/01/2010 23.24:

Risposta: Assolutamente si. Se questa persona avesse professato una qualsiasi altra fede o credo religioso io mi sarei cmq avvicinata ad essa. Avrei provato a capirla, a comprendere il perché di certi stati d’animo e come certe persone possano mettere al centro della loro vita Dio fino a volte a morire per i loro principi religiosi, ma questo penso accada per ogni vero credente di una qualsiasi religione. E cmq io non parlerei di “contagio” ma più di empatia. [SM=g27985]
Penso, oltresì, che se tutti fossimo un po’ più tolleranti nei confronti del mondo che ci circonda e cercassimo di avere empatia l’uno per l’altro, allora vedremo le cose da più punti di vista e saremo disposti ad ascoltare e almeno se non a credere, a capire. Il fatto di essere indotto a credere penso sia una cosa relativa. Noi siamo continuamente influenzati e parzialmente “indotti” a fare e pensare cose che non ci verrebbero forse nemmeno spontaneamente in mente di fare o pensare, a desiderare ciò di cui non abbiamo nemmeno bisogno, attraverso la pubblicità, i media, la moda; ma se fosse al 100/100 così la nostra volontà non esisterebbe più e nemmeno il ragionamento e la personalità di ognuno. Io credo che sicuramente ogni religione cerca di mettere delle prove a suo vantaggio per farti capire che quella è quella “vera”( perché ogni religione ha delle basi storiche quindi esistenti), ma sta a noi capire davvero, ricercare la verità non basandosi solo su quello che i testimoni o altri possono dirti, ma guardando su testi di storia, di scienza, di lettere ….ricercando insomma qualsiasi cosa che parli di quell’argomento come quando si studia una materia all'università. Se poi le cose trovate coincidono, allora forse sei sulla giusta strada.
2) Vorrei sapere in che senso vedi la Bibbia come una grande storia d'amore?
Sapevo che questo avrebbe suscitato delle curiosità. So bene che la Bibbia oltre a dare buoni consigli, narra anche di guerre, di scontri, maledizioni, punizioni. Penso sia una storia d’amore in quanto racconta dell’amore di un Padre per dei figli “un po’” disobbedienti, se si pensa davvero di essere Suoi figli e di averlo sempre rinnegato allora credo che Lui abbia fatto abbastanza affinchè noi tutti lo possiamo conoscere. E’ una storia d’amore perché racchiude mille altre storie d’amore, di vite vissute tra pianti, dubbi, sospiri, sorrisi, di persone che hanno creduto, hanno visto, si sono innamorarate di Dio. Questa credo sia la versione sentimentale.



Cara Fatina della luce,
ti ringrazio ancora una volta per le tue interessantissime risposte.
Ho apprezzato molto la tua schiettezza.
Da quel che comprendo il tuo avvicinamento alla realtà dei testimoni di Geova è stato del tutto casuale, esso poteva avvenire nei confronti di qualsiasi altro credo, purchè esso fosse parte della persona che reputi così tanto speciale. In raeltà allora, tu non ti sei avvicinata di per se ai testimoni, più che altro ti stai documentando su questa religione per conoscere meglio la persona che (presumo) ami, per cercare di capire in cosa crede, come la pensa in certe situazioni, ecc. Sicuramente è un'azione nobile la tua! Indubbiamente questa persona apprezzerà tantissimo quello che stai facendo per lui!!

Tornando alla tua risposta, tu dici che tutte le religioni forniscono prove del fatto che siano vere e in tutte si possono trovare prove storiche e scientifiche che ne attestino la veridicità, anche se in ultima analisi sta poi a noi scegliere.
Quindi, credi che tutte le religioni vadano osservate sullo stesso piano? Non credi che in ambito religioso vi sia un'unica verità che vada a sopraffare tutte le altre scuole di pensiero? Pensi che quella dei testimoni di Geova sia una verità come tante altre?

Tornando invece al tuo post precedente passo subito ad esaminare la tua seconda risposta. Tu scrivi:


2 - Svolgere lo studio biblico, credi ti stia dando qualcosa che ti mancava, di cui avevi bisogno?
Io ho sospeso lo studio da un mese circa solo e solamente perché mi sono trasferita a Roma e quindi non ho potuto dedicare del tempo allo studio, a cercare degli insegnanti….. anche se spero di rimettermi presto in carreggiata.
Ti dirò….lo studio a volte è come se mi avesse aperto gli occhi su tante cose, ho avuto l’impressione che poco a poco tutto mi fosse più chiaro, che tutti i tasselli che mancavano ai miei ragionamenti ora li tenevo in mano. E non senza confusione e a volte tristezza, non è per niente facile capire e ammettere a se stessi di avere sempre sbagliato tutto, di aver avuto tante piccole verità davanti agli occhi e non averle mai guardate. Io non sono sicura che questa sia la Verità assoluta, l’unica ineguagliabile……..però almeno è logica, ha un filo conduttore, e dà un senso e una speranza. Il problema sta nel “condividere” o no il tutto.



Tu dici che questo studio e come se ti avesse aperto gli occhi, grazie ad esso stai riuscendo a focalizzare cose che prima non intuivi. Quindi in esso stai riscontrando un grande beneficio!
Tuttavia ritieni che non sei "sicura che questa sia la Verità assoluta, l’unica ineguagliabile", ma allo stesso tempo ammetti la sua logicità. Alla fine concludi che il problema sta nel "condividere" o no il tutto!
Ma la verità è tale sia se la si condivide o no! Se è vero che esiste la forza di gravità, essa è reale per chiunque, anche se qualcuno sostiene di non credere che essa sia vera, una volta che si getta dalla finestra va a schiantarsi lo stesso!
Ma probabilmente tu ritieni che il termine "verità" in merito alle faccende religiose abbia un significato diverso? Pensi forse che la "verità" sia solo un qualcosa di astratto, di soggettivo, che va scelta in base al grado di condivisione che nutriamo con essa?
barnabino
00mercoledì 27 gennaio 2010 20:14

Da quel che comprendo il tuo avvicinamento alla realtà dei testimoni di Geova è stato del tutto casuale, esso poteva avvenire nei confronti di qualsiasi altro credo, purchè esso fosse parte della persona che reputi così tanto speciale



Beh... molto simile a quello che capitava ai discepoli di Gesù! Penso alla reazione di Pietro e di suo fratello oppure quella di Natanaele...

Shalom
(SimonLeBon)
00mercoledì 27 gennaio 2010 22:49
Re:
barnabino, 1/27/2010 8:14 PM:


Da quel che comprendo il tuo avvicinamento alla realtà dei testimoni di Geova è stato del tutto casuale, esso poteva avvenire nei confronti di qualsiasi altro credo, purchè esso fosse parte della persona che reputi così tanto speciale



Beh... molto simile a quello che capitava ai discepoli di Gesù! Penso alla reazione di Pietro e di suo fratello oppure quella di Natanaele...

Shalom



Anch'io mi sono casualmente avvicinato ad un sacco di cattolici, ma non mi ha fatto un grande effetto... [SM=g27989]

Simon
Roberto Carson
00mercoledì 27 gennaio 2010 23:19

Penso sia una storia d’amore in quanto racconta dell’amore di un Padre per dei figli “un po’” disobbedienti, se si pensa davvero di essere Suoi figli e di averlo sempre rinnegato allora credo che Lui abbia fatto abbastanza affinchè noi tutti lo possiamo conoscere. E’ una storia d’amore perché racchiude mille altre storie d’amore, di vite vissute tra pianti, dubbi, sospiri, sorrisi, di persone che hanno creduto, hanno visto, si sono innamorarate di Dio. Questa credo sia la versione sentimentale.



E' davvero una bellissima considerazione la tua. Leggere la Bibbia sotto questa ottica è proprio affascinante. Si, la Bibbia è proprio un gran bella storia d'amore, sicuramente la migliore che esiste, l'unica in cui si narra di un padre che offre la vita del proprio figlio prediletto per salvare quella degli altri figli disubbidienti.
Complimenti Fatina, sei molto riflessiva!
Roberto Carson
00mercoledì 27 gennaio 2010 23:29

Da quel che comprendo il tuo avvicinamento alla realtà dei testimoni di Geova è stato del tutto casuale, esso poteva avvenire nei confronti di qualsiasi altro credo, purchè esso fosse parte della persona che reputi così tanto speciale. In raeltà allora, tu non ti sei avvicinata di per se ai testimoni, più che altro ti stai documentando su questa religione per conoscere meglio la persona che (presumo) ami, per cercare di capire in cosa crede, come la pensa in certe situazioni, ecc. Sicuramente è un'azione nobile la tua! Indubbiamente questa persona apprezzerà tantissimo quello che stai facendo per lui!!



Caro Oreste, in attesa della risposta della nostra Fatina mi permetto di dire la mia.

Credo che sia del tutto normale avvicinarsi alla realtà dei TdG in modo "causale". Non credo che esistano testimoni che abbiano deciso di conoscere la loro attuale fede spinti da un'improvvisa folgorazione. Le motivaioni per cui ci si accosta inizialmente possono essere molteplici, anche il conoscere una persona che si reputa speciale (e quello della fatina non è l'unico caso, personalmente sono a conoscenza di decine di casi del genere).
Noi siamo convinti che l'opera di predicazione del Vangelo sia guidata da Geova Dio, il quale utilizza i suoi angeli per attirare le persone umili a se. E anche in questo caso Geova ha offerto l'opportunità di farsi conoscere utilizzando determinate circostanze.
Quello che è davvero importante non è la motivazione iniziale per cui si decide di iniziare a studiare la Bibbia, ma l'atteggiamento che vi si assume successivamente. Agli occhi di Dio è importante che noi decidiamo di accostarci alla sua volontà, indipendentemente da quali possano essere state le cause iniziali che ci inducano a fare questo passo.
(Oreste)
00domenica 7 febbraio 2010 15:26
Re: Re:
(SimonLeBon), 27/01/2010 22.49:



Anch'io mi sono casualmente avvicinato ad un sacco di cattolici, ma non mi ha fatto un grande effetto... [SM=g27989]

Simon



Credo che questo sia diverso. Tu ti sei avvicinato casualmente ad un sacco di cattolici, questo non motiverebbe assolutamente una conversione.

Nel caso di Fatina della luce invece si tratta di essersi avvicinata alla persona di cui è innamorata, persona per la quale si sarebbe disposti anche a cambiare religione! D'altronde è stata lei stessa a dire che si sarebbe avvicinata a qualsiasi fede professata dal suo ragazzo!


(Oreste)
00domenica 7 febbraio 2010 15:37
Re:
Roberto Carson, 27/01/2010 23.29:


Da quel che comprendo il tuo avvicinamento alla realtà dei testimoni di Geova è stato del tutto casuale, esso poteva avvenire nei confronti di qualsiasi altro credo, purchè esso fosse parte della persona che reputi così tanto speciale. In raeltà allora, tu non ti sei avvicinata di per se ai testimoni, più che altro ti stai documentando su questa religione per conoscere meglio la persona che (presumo) ami, per cercare di capire in cosa crede, come la pensa in certe situazioni, ecc. Sicuramente è un'azione nobile la tua! Indubbiamente questa persona apprezzerà tantissimo quello che stai facendo per lui!!



Caro Oreste, in attesa della risposta della nostra Fatina mi permetto di dire la mia.

Credo che sia del tutto normale avvicinarsi alla realtà dei TdG in modo "causale". Non credo che esistano testimoni che abbiano deciso di conoscere la loro attuale fede spinti da un'improvvisa folgorazione. Le motivaioni per cui ci si accosta inizialmente possono essere molteplici, anche il conoscere una persona che si reputa speciale (e quello della fatina non è l'unico caso, personalmente sono a conoscenza di decine di casi del genere).
Noi siamo convinti che l'opera di predicazione del Vangelo sia guidata da Geova Dio, il quale utilizza i suoi angeli per attirare le persone umili a se. E anche in questo caso Geova ha offerto l'opportunità di farsi conoscere utilizzando determinate circostanze.
Quello che è davvero importante non è la motivazione iniziale per cui si decide di iniziare a studiare la Bibbia, ma l'atteggiamento che vi si assume successivamente. Agli occhi di Dio è importante che noi decidiamo di accostarci alla sua volontà, indipendentemente da quali possano essere state le cause iniziali che ci inducano a fare questo passo.



Caro Roberto, le tue considerazioni sono di tipo teologico, non psico-sociologico. Del resto se Fatina della luce si fosse avvicinata ai pentecostali per le stesse motivazioni per cui si è avvicinata ai TdG, probabilmente un pentecostale avrebbe espresso le tue stesse considerazioni!


monseppe1
00domenica 7 febbraio 2010 17:56
Come si ricerca la "Verità"?

(Oreste), 07/02/2010 15.37:



Caro Roberto, le tue considerazioni sono di tipo teologico, non psico-sociologico. Del resto se Fatina della luce si fosse avvicinata ai pentecostali per le stesse motivazioni per cui si è avvicinata ai TdG, probabilmente un pentecostale avrebbe espresso le tue stesse considerazioni!






Perché ci si avvicina ai "testimoni di Geova"?

Io credo che sia perché uno sta cercando personalmente e veramente (in modo incondizionato, amando la giustizia, la bontà e il rispetto del prossimo, e per contro odiando la violenza, la falsità e l'egoismo).

Ovvimente, come ogni cercatore che cerchi qualcosa di prezioso ma che ovviamente ancora non conosca a fondo, cerca!

Trova un pezzo di vetro, lo vede brillante, ne è attratto, lo esamina. Ne parla ad altri, e scopre che è "vetro" cosa di scarso valore, non che non sia utile o cattivo, ma non ha un grande valore.

Quindi ancora cerca, e il suo primo contatto col "vetro", ovviamente passa in secondo piano.

Trova poi un Quarzo, lo attrae la sua forma geometrica e i suoi riflessi piacevoli a vedersi, lo fa conoscere ad altri, i quali sotto diveri aspetti lo apprezzano pure loro, ma ancora scopre che il suo vaolore non è molto elevato, lo tiene per buono, può servire per molte circostanze, "non è cattivo, da rigettare".

Continua la sua ricerca.

Trova un sasso, apparentemente privo di valore, ma piccoli luccichii gli fanno supporre che sia importante, lo analizza, lo pulisce, comincia a intravederne aspetti interessanti, ne parla ad altri. Trova una persona che è geologo e gli rivela che quello è un "diamante". E' Prezioso? E' fra i più preziosi minerali che esistano, eppure, come lo ha trovato, sembrava privo di valore, quasi da rigettare.

Su consiglio di un gemmologo, poi, lo fa lavorare, un bel taglio a brillante, scopre allora tutta la sua bellessa e la sue meravigliose sfaccettarure, la sua purezza, la sua durezza, il suo vero "valore".

Ha trovato la "Verità" e ad altri ricercatori spiega come si potrebbe distinguere un presioso diamante, di aspetto a prima vista da rigettare, da un semplice pezzo di vetro o da un attraente quarzo di scarso valore.

In questo modo, una sincera persona che realmente ricerchi la "verità" si avvicina ai "testimoni di Geova"

Almeno io credo che sià così.

(Oreste)
00mercoledì 10 febbraio 2010 23:42
Re: Come si ricerca la "Verità"?
monseppe1, 07/02/2010 17.56:





Perché ci si avvicina ai "testimoni di Geova"?

Io credo che sia perché uno sta cercando personalmente e veramente (in modo incondizionato, amando la giustizia, la bontà e il rispetto del prossimo, e per contro odiando la violenza, la falsità e l'egoismo).

Ovvimente, come ogni cercatore che cerchi qualcosa di prezioso ma che ovviamente ancora non conosca a fondo, cerca!

Trova un pezzo di vetro, lo vede brillante, ne è attratto, lo esamina. Ne parla ad altri, e scopre che è "vetro" cosa di scarso valore, non che non sia utile o cattivo, ma non ha un grande valore.

Quindi ancora cerca, e il suo primo contatto col "vetro", ovviamente passa in secondo piano.

Trova poi un Quarzo, lo attrae la sua forma geometrica e i suoi riflessi piacevoli a vedersi, lo fa conoscere ad altri, i quali sotto diveri aspetti lo apprezzano pure loro, ma ancora scopre che il suo vaolore non è molto elevato, lo tiene per buono, può servire per molte circostanze, "non è cattivo, da rigettare".

Continua la sua ricerca.

Trova un sasso, apparentemente privo di valore, ma piccoli luccichii gli fanno supporre che sia importante, lo analizza, lo pulisce, comincia a intravederne aspetti interessanti, ne parla ad altri. Trova una persona che è geologo e gli rivela che quello è un "diamante". E' Prezioso? E' fra i più preziosi minerali che esistano, eppure, come lo ha trovato, sembrava privo di valore, quasi da rigettare.

Su consiglio di un gemmologo, poi, lo fa lavorare, un bel taglio a brillante, scopre allora tutta la sua bellessa e la sue meravigliose sfaccettarure, la sua purezza, la sua durezza, il suo vero "valore".

Ha trovato la "Verità" e ad altri ricercatori spiega come si potrebbe distinguere un presioso diamante, di aspetto a prima vista da rigettare, da un semplice pezzo di vetro o da un attraente quarzo di scarso valore.

In questo modo, una sincera persona che realmente ricerchi la "verità" si avvicina ai "testimoni di Geova"

Almeno io credo che sià così.




Caro monseppe1,
non credi che il discorso sia di parte?
Non credi che la tua illustrazione sia applicabile a qualsiasi religione una persona si accosti e crede sinceramente di aver trovato quella vera?
Non credi che anche un cattolico che vive la propria fede sinceramente sia convinto di aver trovato la gemma di cui parli?
E così anche un ortodosso, o una avventista, o un pentecostale, o un mormone, o un bhuddista?


monseppe1
00giovedì 11 febbraio 2010 06:03
Re: Re: Come si ricerca la "Verità"?

(Oreste), 10/02/2010 23.42:



Caro monseppe1,
non credi che il discorso sia di parte?
Non credi che la tua illustrazione sia applicabile a qualsiasi religione una persona si accosti e crede sinceramente di aver trovato quella vera?
Non credi che anche un cattolico che vive la propria fede sinceramente sia convinto di aver trovato la gemma di cui parli?
E così anche un ortodosso, o una avventista, o un pentecostale, o un mormone, o un bhuddista?






Esatto; infatti, io non critico un musulmano nelle sue credenze (se non recano danno al prossimo); né a un Buddista o Induista o a qualsiasi altro ramo della cristianità.

L'illustrazione voleva solo spiegarti ciò che era stato chiesto: "perché alcuni si avvicinano a noi"; forse, ascoltando il nostro messaggio, vedono qualcosa che ai loro occhi è buono, giusto, vero, prezioso. Se non lo vedono, non credi che farebbero bene a tenersi la pietra che già hanno, se per loro ha maggiore valore?

Solo questo volevo illustrare, e non credo di essere stato di parte. Questo ce lo hai visto solo tu.

con rispetto..

fatina della luce
00giovedì 11 febbraio 2010 21:37
scusate il ritardo!!!
Risposta: Io penso che inizialmente si ci dovrebbe informare di tutte le religioni che forniscono delle basi e dei principi forti e non di filosofie. Credo oltretutto che non possiamo scegliere una religione in base alla convenienza, a come essa si possa o no adattare a noi, una religione non si sceglie: è quella e basta e una volta che lo hai capito sta a te seguirla o meno. Diverso per le filosofie, che altro non sono che l’evoluzione del pensiero umano e quelle possono essere miliardi di milioni, diverse e vere tutte perché appartengono ad un singolo individuo esistente, ma nella religione solo una, per forza di cose, deve essere quella vera. Ripeto che ancora caro Oreste non ho le basi per considerare quella dei testimoni la Vera religione. Lo studio certamente mi obbliga a farmi delle domande e a darmi delle risposte e davvero ho provato soddisfazione quando le cose studiate le ho messe in pratica o ho capito a cosa si riferiva. Però è normale avere dubbi, è anche normale arrivare “ a capire” la verità e comunque fare una scelta diversa. Non c’è da meravigliarsi in questo, tutti credo in cuor nostro sappiamo cosa è giusto fare in certe situazioni, nella vita di tutti i giorni però comunque ci ritroviamo a volte a fare il contrario, perché abbiamo caratteri non facili, perché certe situazioni hanno influenzato i nostri comportamenti,per la cultura, la tradizione, la moda , perché siamo semplicemente esseri umani inperfetti. La vita è una scelta. Se tutti facessero il bene solo perché hanno capito il beneficio di fare il bene non esisterebbe il male!

fatina della luce
00giovedì 11 febbraio 2010 21:48
Ps: Caro Oreste capisco la tua deduzione ma LA PERSONA di cui parlavo che mi ha fatto conoscere la realtà dei testimoni non è il mio ragazzo. E sinceramente trovo ingiusto la giustificazione che usi per identificare il "motivo" per cui mi sono avvicinata ai testimoni. Innamorata o no l'importante dovrebbe essere avvicinarsi. Ti ricordo che faccio lo studio solo per capire( che tralaltro consiglierei a tutti per uscire fuori dal bigottismo). E se un giorno mi dovessi accorgere che questa è la Verità, sono certa che andrei contro tutti e tutto pur di seguirla.
Caro Oreste ma perchè non lo inizi pure tu uno studio? :)
mica ti farebbe male........:)
Roberto Carson
00giovedì 11 febbraio 2010 21:51
Ciao Fatina, ben tornata!
E' sempre un piacere leggere le tue interessanti riflessioni. Soprattutto noto con piacere che le tue considerazioni vanno sempre più maturando positivamente...


Diverso per le filosofie, che altro non sono che l’evoluzione del pensiero umano e quelle possono essere miliardi di milioni, diverse e vere tutte perché appartengono ad un singolo individuo esistente, ma nella religione solo una, per forza di cose, deve essere quella vera.



Lasciati dire, mia cara, che sei nella direzione giusta!!!

Un abbraccio fraterno [SM=g27988]
(Oreste)
00venerdì 12 febbraio 2010 01:02
Re: scusate il ritardo!!!
fatina della luce, 11/02/2010 21.37:

Risposta: Io penso che inizialmente si ci dovrebbe informare di tutte le religioni che forniscono delle basi e dei principi forti e non di filosofie. Credo oltretutto che non possiamo scegliere una religione in base alla convenienza, a come essa si possa o no adattare a noi, una religione non si sceglie: è quella e basta e una volta che lo hai capito sta a te seguirla o meno. Diverso per le filosofie, che altro non sono che l’evoluzione del pensiero umano e quelle possono essere miliardi di milioni, diverse e vere tutte perché appartengono ad un singolo individuo esistente, ma nella religione solo una, per forza di cose, deve essere quella vera. Ripeto che ancora caro Oreste non ho le basi per considerare quella dei testimoni la Vera religione. Lo studio certamente mi obbliga a farmi delle domande e a darmi delle risposte e davvero ho provato soddisfazione quando le cose studiate le ho messe in pratica o ho capito a cosa si riferiva. Però è normale avere dubbi, è anche normale arrivare “ a capire” la verità e comunque fare una scelta diversa. Non c’è da meravigliarsi in questo, tutti credo in cuor nostro sappiamo cosa è giusto fare in certe situazioni, nella vita di tutti i giorni però comunque ci ritroviamo a volte a fare il contrario, perché abbiamo caratteri non facili, perché certe situazioni hanno influenzato i nostri comportamenti,per la cultura, la tradizione, la moda , perché siamo semplicemente esseri umani inperfetti. La vita è una scelta. Se tutti facessero il bene solo perché hanno capito il beneficio di fare il bene non esisterebbe il male!




Cara Fatina, innanzitutto ben tornata!!! Mi fa davvero piacere rileggerti!!!

Mi piacciono le tue considerazioni, tuttavia non mi sento di darti ragione nella totalità delle cose che dici.

Tu scrivi:


Io penso che inizialmente si ci dovrebbe informare di tutte le religioni che forniscono delle basi e dei principi forti e non di filosofie.



Fai una distinzione tra religione e filosofia! Ma credi davvero che si possa fare una distinzione in tal senso? Credi davvero che vi sia differenza tra il pensiero religioso è quello filosofico?

Continuando scrivi:


Credo oltretutto che non possiamo scegliere una religione in base alla convenienza, a come essa si possa o no adattare a noi, una religione non si sceglie: è quella e basta e una volta che lo hai capito sta a te seguirla o meno.



Consentimi di dirti che trovo una certa ingenuità in quello che dici: tu dici che la religione non si sceglie in base alla convenienza! E in base a cosa allora? Che lo si ammetta o meno, chiunque decide di cambiare relione lo fa per convenienza, altrimenti non esisterebbe più il fenomeno della conversione, ognuno rimarebbe nella religione d'appartenenza.
A proposio di convenienza, facciamo un esempio sul caso dei testimoni di Geova: Ad essi viene offerta una visione escatologica utopistica, la possibilità di vivere in un mondo trasformato in un enorme parco nazionale, in cui uomini e animali convivono amorevolmente, dove non ci sono più malvagi, ne malattie ne morte! Dimmi una cosa, chi non desidererebbe vivere in un mondo del genere? Tu credi che molti che decidono di diventare testimoni lo facciano perchè hanno a loro disposizione delle prove inconfutabili che un giorno davvero ci sarà questo "nuovo mondo" oppure semplicemente perchè in cuor loro, in maniera sub-cosciente, desiderano ardentemente di credere che le cose saranno così?
Con tutto il rispetto che io posso avere per i testimoni di Geova, non posso escludere l'idea che molti lo diventino per una sorta di comodità ideologica!

Tornando al discorso sulla filosofia scrivi:


Diverso per le filosofie, che altro non sono che l’evoluzione del pensiero umano e quelle possono essere miliardi di milioni, diverse e vere tutte perché appartengono ad un singolo individuo esistente, ma nella religione solo una, per forza di cose, deve essere quella vera.



Tu dici che le filosofie sono l'evoluzione del pensiero umano, ma dimmi, la religione che cos'è allora? La religione si evolve di continuo o credi che le religioni che esistevano 5000 anni fa siano le stesse che ci sono oggi?
Se prendi il Cattolicesimo nei suoi 2000 anni di storia, quanti cambiamenti ha subito nel corso dei secoli sotto un profilo organizzativo, teologico e dottrinale? Non è stata una evoluzione questa? Ma senza andare troppo lontani, che dire dei testimoni di Geova e di tutti i cambiamenti che hanno subito nei loro 140 anni di storia? Tu lo sai che i primi testimoni avevano credenze molto diverse rispetto alle loro idee odierne? Non è un'evoluzione anche questa?

Mia cara Fatina, la religione durante il corso della storia non è mai stata statica, è sempre stata mutevole, oggi come 1000 anni fa! Quindi non abbiamo affatto le basi per fare una distinzione tra religione e filosofia!

Scrivi ancora:


Ripeto che ancora caro Oreste non ho le basi per considerare quella dei testimoni la Vera religione. Lo studio certamente mi obbliga a farmi delle domande e a darmi delle risposte e davvero ho provato soddisfazione quando le cose studiate le ho messe in pratica o ho capito a cosa si riferiva. Però è normale avere dubbi, è anche normale arrivare “ a capire” la verità e comunque fare una scelta diversa. Non c’è da meravigliarsi in questo, tutti credo in cuor nostro sappiamo cosa è giusto fare in certe situazioni, nella vita di tutti i giorni però comunque ci ritroviamo a volte a fare il contrario, perché abbiamo caratteri non facili, perché certe situazioni hanno influenzato i nostri comportamenti,per la cultura, la tradizione, la moda , perché siamo semplicemente esseri umani inperfetti. La vita è una scelta. Se tutti facessero il bene solo perché hanno capito il beneficio di fare il bene non esisterebbe il male!



Su questa tua ultima riflessione mi trovi pienamente d'accordo, sul fatto che le influenze esterne ci condizionano al tl punto da soffocare la nostra coscienza. Però ti pongo ancora una domanda: Per addestrare le nostre coscenze credi sia davvero necessario affiancarsi ad una determinata religione, come potrebbero essere i testimoni di Geova? Oppure la nostra esperienza potrebbe essere addestrata dalla nostra esperienza, dalla nostra maturità, man mano che percorriamo il sentiero della nostra vita?
(Oreste)
00venerdì 12 febbraio 2010 01:07
Re:
fatina della luce, 11/02/2010 21.48:

Ps: Caro Oreste capisco la tua deduzione ma LA PERSONA di cui parlavo che mi ha fatto conoscere la realtà dei testimoni non è il mio ragazzo. E sinceramente trovo ingiusto la giustificazione che usi per identificare il "motivo" per cui mi sono avvicinata ai testimoni. Innamorata o no l'importante dovrebbe essere avvicinarsi. Ti ricordo che faccio lo studio solo per capire( che tralaltro consiglierei a tutti per uscire fuori dal bigottismo). E se un giorno mi dovessi accorgere che questa è la Verità, sono certa che andrei contro tutti e tutto pur di seguirla.
Caro Oreste ma perchè non lo inizi pure tu uno studio? :)
mica ti farebbe male........:)



Cara Fatina,
mi scuso per avere equivocato le cose!

Comunque innamorata o no, l'affetto e l'importanza che dai a questa persona (da quanto ho compreso dai tuoi post precedenti) ti hanno indotta ad avvicinarti hai testimoni di Geova! La mia non vuol essere affatto una critica, però mi lascia dedurre che spesso l'avvicinamento ad un movimento religioso alternativo non è dovuto alla sincera ricerca di Dio, ma semplicemente al desiderio di voler capire una persona a cui si è particolarmente attaccati!
monseppe1
00venerdì 12 febbraio 2010 02:06
Re: Re: scusate il ritardo!!!

(Oreste), 12/02/2010 1.02:



Cara Fatina, innanzitutto ben tornata!!! Mi fa davvero piacere rileggerti!!!

Mi piacciono le tue considerazioni, tuttavia non mi sento di darti ragione nella totalità delle cose che dici.

Tu scrivi:


Io penso che inizialmente si ci dovrebbe informare di tutte le religioni che forniscono delle basi e dei principi forti e non di filosofie.



Fai una distinzione tra religione e filosofia! Ma credi davvero che si possa fare una distinzione in tal senso? Credi davvero che vi sia differenza tra il pensiero religioso è quello filosofico?

Continuando scrivi:


Credo oltretutto che non possiamo scegliere una religione in base alla convenienza, a come essa si possa o no adattare a noi, una religione non si sceglie: è quella e basta e una volta che lo hai capito sta a te seguirla o meno.



Consentimi di dirti che trovo una certa ingenuità in quello che dici: tu dici che la religione non si sceglie in base alla convenienza! E in base a cosa allora? Che lo si ammetta o meno, chiunque decide di cambiare relione lo fa per convenienza, altrimenti non esisterebbe più il fenomeno della conversione, ognuno rimarebbe nella religione d'appartenenza.
A proposio di convenienza, facciamo un esempio sul caso dei testimoni di Geova: Ad essi viene offerta una visione escatologica utopistica, la possibilità di vivere in un mondo trasformato in un enorme parco nazionale, in cui uomini e animali convivono amorevolmente, dove non ci sono più malvagi, ne malattie ne morte! Dimmi una cosa, chi non desidererebbe vivere in un mondo del genere? Tu credi che molti che decidono di diventare testimoni lo facciano perchè hanno a loro disposizione delle prove inconfutabili che un giorno davvero ci sarà questo "nuovo mondo" oppure semplicemente perchè in cuor loro, in maniera sub-cosciente, desiderano ardentemente di credere che le cose saranno così?
Con tutto il rispetto che io posso avere per i testimoni di Geova, non posso escludere l'idea che molti lo diventino per una sorta di comodità ideologica!

Tornando al discorso sulla filosofia scrivi:


Diverso per le filosofie, che altro non sono che l’evoluzione del pensiero umano e quelle possono essere miliardi di milioni, diverse e vere tutte perché appartengono ad un singolo individuo esistente, ma nella religione solo una, per forza di cose, deve essere quella vera.



Tu dici che le filosofie sono l'evoluzione del pensiero umano, ma dimmi, la religione che cos'è allora? La religione si evolve di continuo o credi che le religioni che esistevano 5000 anni fa siano le stesse che ci sono oggi?
Se prendi il Cattolicesimo nei suoi 2000 anni di storia, quanti cambiamenti ha subito nel corso dei secoli sotto un profilo organizzativo, teologico e dottrinale? Non è stata una evoluzione questa? Ma senza andare troppo lontani, che dire dei testimoni di Geova e di tutti i cambiamenti che hanno subito nei loro 140 anni di storia? Tu lo sai che i primi testimoni avevano credenze molto diverse rispetto alle loro idee odierne? Non è un'evoluzione anche questa?

Mia cara Fatina, la religione durante il corso della storia non è mai stata statica, è sempre stata mutevole, oggi come 1000 anni fa! Quindi non abbiamo affatto le basi per fare una distinzione tra religione e filosofia!

Scrivi ancora:


Ripeto che ancora caro Oreste non ho le basi per considerare quella dei testimoni la Vera religione. Lo studio certamente mi obbliga a farmi delle domande e a darmi delle risposte e davvero ho provato soddisfazione quando le cose studiate le ho messe in pratica o ho capito a cosa si riferiva. Però è normale avere dubbi, è anche normale arrivare “ a capire” la verità e comunque fare una scelta diversa. Non c’è da meravigliarsi in questo, tutti credo in cuor nostro sappiamo cosa è giusto fare in certe situazioni, nella vita di tutti i giorni però comunque ci ritroviamo a volte a fare il contrario, perché abbiamo caratteri non facili, perché certe situazioni hanno influenzato i nostri comportamenti,per la cultura, la tradizione, la moda , perché siamo semplicemente esseri umani inperfetti. La vita è una scelta. Se tutti facessero il bene solo perché hanno capito il beneficio di fare il bene non esisterebbe il male!



Su questa tua ultima riflessione mi trovi pienamente d'accordo, sul fatto che le influenze esterne ci condizionano al tl punto da soffocare la nostra coscienza. Però ti pongo ancora una domanda: Per addestrare le nostre coscenze credi sia davvero necessario affiancarsi ad una determinata religione, come potrebbero essere i testimoni di Geova? Oppure la nostra esperienza potrebbe essere addestrata dalla nostra esperienza, dalla nostra maturità, man mano che percorriamo il sentiero della nostra vita?


-------------------------------------------

Mi permetto di rispondere ad alcune domande che reputo strane, spero che non se ne abbia oreste, dal momento che le aveva poste a "fatina".
hai controbattuto:

Fai una distinzione tra religione e filosofia! Ma credi davvero che si possa fare una distinzione in tal senso? Credi davvero che vi sia differenza tra il pensiero religioso è quello filosofico?

Ti rispondo:
Sì si può fare.
Ciò che è "religioso" (intendo che viene da Dio) dice: "Ama il prossimo tuo come te stesso"

Ciò che è "filosofico" (ovvero che viene dall'uomo) dice:
"Non fare agli altri ciò che non vorresti che fosse fatto a te"

Sì, si può fare "distinzione, appunto ascoltando il proprio cuore.
------------------------------------

A questa altra sua affermazione, invece, ho diritto di darti una risposta in quanto ci hai coinvolti nominandoci...


Credo oltretutto che non possiamo scegliere una religione in base alla convenienza, a come essa si possa o no adattare a noi, una religione non si sceglie: è quella e basta e una volta che lo hai capito sta a te seguirla o meno.



Tu hai messo in dubbio la dichiarazione di "convenienza," non solo di "fatina", ma pure nostra.
Così ti rispondo:

Lo dici tu.
Un sincero cristiano, è già soddisfatto anche solo di vivere la propria vita al servizio di Dio, e poi morire, anche senza nessuna resurrezione. La resurezione, il "mondo migliore", ce lo hanno posto davanti Geova stesso e suo figlio, "come un dono", non come una "paga".
Perché desideriamo una "vita eterna"? Non ci arrivi?
Non vuoi servire in eterno Geova, tuo Dio, facendogli piacere e apprezzando le cose meravigliose che egli stesso ha fatto, fa, e farà? Io Sì! Lo voglio!.
Chi serve Geova solo per "convenienza", come dici tu, è destinato a non restare fedele al Vero Dio nel momento della prova. NON GLI CONVERRA'!
----------------------------

Sei convinto di cosa dici? Mi preoccupano le domande che fai, Oreste: ancora metti in dubbio l'intelligente risposta di Fatina che ha detto:


Diverso per le filosofie, che altro non sono che l’evoluzione del pensiero umano e quelle possono essere miliardi di milioni, diverse e vere tutte perché appartengono ad un singolo individuo esistente, ma nella religione solo una, per forza di cose, deve essere quella vera.



Confondi le religioni con la "verità", le confondi ponendole sul piano "filosofico" assime alla "verità" e ciò non lo vedo corretto da parte tua.

La verità è progressiva, la si conosce nel tempo e la si impara solo vivendola nella propria vita, non sudiandola come fosse un libro scolastico. La bibbia ci fornisce le basi per comprendere cosa sia "verità", ma non sapremo che tali cose sono "verità" fintanto che non le mettiamo in pratica, vivendole personalmente.
Non basta dire: "credo in Dio padre ecc..". La "Verità" diventa solo "TUA" perché la vivi "TU". E' una cosa unica. Tu la puoi rendere bella, o brutta, a secondo di come la vivrai, ma in tal caso sarai TU a cambiarla, perché la verità resta la stessa:
"Ama il prossimo tuo come te stesso", è una "Verità"; Saprai "viverla"?
------------------------------

Per ultimo, suggerisci a "fatina" di fare da sola.

Non lo sta già facendo e direi in modo eccellente? Ho trovato le sue espressioni molto ponderate e pure sincere. E di solito non faccio complimenti.
Io, da solo, ho fatto una ricerca che implica astonomi, storici, archeologi, e biblisti ecc.. "eppure" ho dovuto leggere ciò che "astronomi", "storici" "archeologi" e Bibbia dicevano sull'argomento che stavo studiando.
Ho dovevo inventarmi tutto io da solo?

Cosa ci trovi di stano se uno apprende mediante esperienze già provate da altri? Se è sbagliato camminare sul fuoco, e me lo dice chi, avendoci provato, si è briciato irrimediabilmente le gambe, io faccio tesoro della "sua" esperienza negativa e la "evito per me steso", in questo, non mi sono io lasciato ammaestrare da un altro? Sì, ma in modo buono per me!

Fatina è intelligente, sa come evitare danni per se stessa. Mi trovo a chiedermi però se tu sapresti fare altrettanto.

con rispetto...

Giuseppe.

Roberto Carson
00venerdì 12 febbraio 2010 17:54

Consentimi di dirti che trovo una certa ingenuità in quello che dici: tu dici che la religione non si sceglie in base alla convenienza! E in base a cosa allora? Che lo si ammetta o meno, chiunque decide di cambiare relione lo fa per convenienza, altrimenti non esisterebbe più il fenomeno della conversione, ognuno rimarebbe nella religione d'appartenenza.
A proposio di convenienza, facciamo un esempio sul caso dei testimoni di Geova: Ad essi viene offerta una visione escatologica utopistica, la possibilità di vivere in un mondo trasformato in un enorme parco nazionale, in cui uomini e animali convivono amorevolmente, dove non ci sono più malvagi, ne malattie ne morte! Dimmi una cosa, chi non desidererebbe vivere in un mondo del genere? Tu credi che molti che decidono di diventare testimoni lo facciano perchè hanno a loro disposizione delle prove inconfutabili che un giorno davvero ci sarà questo "nuovo mondo" oppure semplicemente perchè in cuor loro, in maniera sub-cosciente, desiderano ardentemente di credere che le cose saranno così?
Con tutto il rispetto che io posso avere per i testimoni di Geova, non posso escludere l'idea che molti lo diventino per una sorta di comodità ideologica!



Caro Oreste,
tu giuduchi ingenua Fatina della luce in base alle sue asserzioni, ma permettimi di evidenziare la tua di ingenuità in quello che scrivi:

Tu parli di conversione per convenienza ideologica (?!), ma hai davvero riflettuto su quello che dici? La speranza del nuovo mondo promesso da Geova Dio è senz'altro davvero qualsosa di attraente, ma basta davvero l'attrazione ideologica per convincere una persona della realtà della cosa?

La Bibbia parla chiaramente di questo nuovo mondo in cui non ci sarà più morte, ne malattie e nessun tipo di sofferenza (Apocalisse 21:4), dove le persone giuste vivranno per sempre (Salmo 37:29). Chi ha fede nella Bibbia e crede che essa sia davvero la Parola di Dio non crede che quello che c'è scritto in essa sia semplice utopia! Chi decide di diventare TdG lo fa perchè si è personalmente accertato di quanto dice la Bibbia e ripone fiducia nelle promesse in essa contenuta. Infatti non si diventa TdG dall'oggi al domani, solo perchè si è attratti dalle belle prospettive escatologiche! La conversione scaturisce dopo un attento e approfondito studio delle Sacre Scritture, dopo che la persona ha acquisito una buona conoscenza della volontà di Dio. Proprio come fecere gli antichi bereani che accettarono il messaggio di Cristo!

Quindi, caro Oreste, ti esorto a riflettere prima di sparare certe illazioni!
fatina della luce
00venerdì 12 febbraio 2010 22:20
Vedo che ti hanno già risposto a puntino…! Cmq personalmente penso che si: tutti vorrebbero vivere ( tranne quelli masochisti) in un mondo beato, felice senza traccia alcuna di malessere, però penso anche che seppure la Bibbia lo garantisce, come ha garantito tante altre cose che magari nel tempo si sono pure avverate, il “Nuovo Mondo” sia una grande bella speranza.
Questa domanda me la sono posta anch’io un bel po’ di volte quando vedevo negli occhi di chi mi parlava del Nuovo mondo una specie di brilluccichio, come se stesse già assaporando il suo nuovo corpo fermo a 30 anni magari, con la sua nuova pelle candida e gli occhi più celesti, convincendo me e ancor più se stessa che quello potesse essere il “luogo” in cui essere finalmente felici, come se la felicità in questa vita, brutto e credo vero a dirsi, sia solo un utopia.
Cerca di vederla sotto un altro punto di vista magari non cosi critico. Io ancora non sono convinta che questa sia o no la Verità assoluta e quindi non so nemmeno se il Nuovo Mondo possa esserci di conseguenza alla mia posizione, ma posso sperarlo….come si spera che si avverino i sogni. Posso sperare che non esistano più le malattie, che i miei figli o i figli degli stessi vivino in un mondo più pulito con dei principi più puliti e che magari non passino delle sofferenze come le ho potute vivere io. Nel momento in cui si smette di sperare a parer mio si potrebbe anche rischiare di morire. Né più né meno.
E poi scusa, va bene la garanzia di un mondo migliore, della vita eterna….che è un premio allettante, però “ Dio vede i cuori”, dovrebbe conoscere me e te da prima che noi siamo stati partoriti….dovrebbe saper riconoscere chi lo ha seguito per un motivo o per un altro, non tocca a noi di certo giudicarlo. Alla fin fine i Suoi consigli non sono sbagliati, la Bibbia non dice “ammazzati o uccidi chi vuoi”, se solo tutti cercassimo un po’ di somigliare a Gesù Cristo (sia che ci credi alla sua esistenza o no) il mondo sarebbe già migliore. Non credo che si cambi religione perché una conviene piuttosto che un'altra….penso che ci si riflette su quale tra tutte potrebbe “raccontare” la versione giusta.
E poi quale sarebbe la comodità ideologica?


Per addestrare le nostre coscienze credi sia davvero necessario affiancarsi ad una determinata religione, come potrebbero essere i testimoni di Geova? Oppure la nostra esperienza potrebbe essere addestrata dalla nostra esperienza, dalla nostra maturità, man mano che percorriamo il sentiero della nostra vita?



Si credo che la nostra coscienza possa essere “ammaestrata” dalla nostra esperienza, però abbiamo profondamente bisogno, indipendentemente dalle esperienze che ciascuno fa testimone e non, di qualcuno o qualcosa che ci indichi la via. Come noi anche i nostri genitori, e i loro e gli altri ancora come Dio all’inizio educò i Suoi di figli mostrandogli cosa era giusto e cosa sbagliato. Non dico che il testimone sia un cavaliere senza macchia, dico solo che almeno loro ci provano a cancellare qualche macchia e a non macchiarsi di nuovo, perché parliamone Oreste: cosa pensi che si perdino i testimoni di Geova? Cosa pensi realmente che possa mancare loro?
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