Predestinazione e profezie

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(Oreste)
00lunedì 15 febbraio 2010 23:28
Voi testimoni non credete nella predestinazione, cioè al fatto che Geova avrebbe prestabilito sin dall'inizio dei tempi tutta la storia umana (e non ci credo neanch'io, perchè una cosa del genere andrebbe ad annullare completamente il libro arbitrio che Dio ci avrebbe garantito).

Però mi chiedo: se Dio non ha precostituito tutti gli avvenimenti, come si giustificano le profezie tanto accurate contenute nella Bibbia?
In altre parole, se Dio lascia il genere umano libero di farsi la propria storia, come farebbe a conoscere in anticipo ciò che sarebbe accaduto con millenni di anticipo?

Le profezie non potrebbero essere una traccia velata di un qualche tipo di destino precostituito, magari a grandi linee, per il genere umano?
Methatron
00martedì 16 febbraio 2010 00:40

Le profezie non potrebbero essere una traccia velata di un qualche tipo di destino precostituito, magari a grandi linee, per il genere umano?



E' così. A parte il precostituito. Geova non precostituisce il destino di nessuno anche se, volendolo, può "vedere" quello che sceglierai.
Non a caso le profezie sono sempre in relazione al proposito di Geova e mai con il destino ultimo di un'individuo.

Poniamo il caso che tu debba scegliere di bere tra due boccali. Avendo la capacità di vedere nel futuro io so già da quale berrai. Ciononostante questo non influisce sulla tua libera scelta perché tu ancora non sai cosa sceglierai. Se invece io ti dichiaassi in anticipo la tua scelta, solo allora, saresti predestinato poiché il tuo libero arbitrio è stato messo fuori gioco da questa nuova informazione che non potrai usare per determinare una volontà contraria al destino proferitoti in quanto già preconosciuto.
pavel43
00martedì 16 febbraio 2010 11:20
Crea sempre difficoltà conciliare la sicura onniscienza di Dio con il pur altrettanto sicuro libero arbitrio dell'uomo. Ma se l'uomo non fosse libero Dio non sarebbe buono anzi infinitamente buono anche se giusto. La libertà gli è propria in sommo grado e non potrebbe creare in contraddizione con se stesso.Ricordiamo inoltre che noi viviamo nel "tempo" e che Dio vive al di fuori di tale dimensione che fa parte della sua creazione, che quindi tutto il tempo, ogni tempo gli è presente.
I profeti più che leggere il futuro sapevano leggere il presente più di ogni altro e sotto ispirazione divina. Chi conosce meglio il presente meglio sa cosa il presente prospetta in futuro.
(Oreste)
00martedì 16 febbraio 2010 23:20
Un amico mi ha gentilmente fornito questa risposta tramite ffz-mail:

Fino a poco tempo fa anche io credevo come te che la preconoscenza implicava responsabilità, poi ripensandoci bene ho trovato altre risposte.
Dio è eterno, ed ha creato lui lo spazio ed il tempo, il suo nome è appunto "io sono" e noi lo chiamiamo "egli è" indicando con questo l'eterno presente nel quale egli vive.
Riflettendo su questo, si capisce che tutta la creazione è "davanti" a lui, compreso il tempo nel quale essa è immersa, l'onniscenza è parte della sua natura eterna è una sua caratteristica connaturata al suo essere, esattamente come l'onnipotenza, l'onnisapienza, l'ubiquità ecc...
Detto questo, quando ha dato inizio all'atto creativo, se avesse interferito con la creazione facendo in modo di far passare solo il bene e non il male, avrebbe davvero interferito col libero arbitrio, il fatto che sia stato lui a dare inizio alla creazione, non significa che sia responsabile di quello che hanno scelto liberamente le sue creature, il preconoscere non è un predeterminare, siamo noi a scegliere di fare il bene o il male non certo lui.
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