(Oreste)
00mercoledì 28 ottobre 2009 23:52
Se un testimone viene disassociato, quanto dura l'esplulsione prime che possa essere nuovamente riassociato?
La durata veria a seconda del peccato?
Esistono dei peccati per i quali non si può più essere riammessi in congregazione? Se si quali?
Se un testimone è inattivo da tantissimi anni, al punto tale che molti nuovi confratelli nemmeno sanno della sua esistenza, e dopo tutto questo tempo commette un peccato per il quale sarebbe passibile di disassociazione, vine disassociato lo stesso?
(SimonLeBon)
00giovedì 29 ottobre 2009 21:51
Re:
(Oreste), 10/28/2009 11:52 PM:
Se un testimone viene disassociato, quanto dura l'esplulsione prime che possa essere nuovamente riassociato?
La durata veria a seconda del peccato?
Esistono dei peccati per i quali non si può più essere riammessi in congregazione? Se si quali?
Se un testimone è inattivo da tantissimi anni, al punto tale che molti nuovi confratelli nemmeno sanno della sua esistenza, e dopo tutto questo tempo commette un peccato per il quale sarebbe passibile di disassociazione, vine disassociato lo stesso?
Sono tutte domande interessanti, che pero' risultano generiche. La disassociazione è un provvedimento grave, che spesso ha conseguenze serie non solo per il disassociato ma anche per tutti i suoi amici e/o parenti. Per questo sono tutti casi singoli e solitamente viene lasciata molta discrezione a chi tratta il caso.
Uno dei tanti fattori in gioco, sicuramente molto importante, è il pentimento mostrato. Normalmente il disassociato è impenitente, nel senso che non intende ammettere la colpa e qualche volta nega che essa esista. Senza il passo del pentimento è difficile che abbia luogo una riassociazione, al di là del tempo trascorso. Qualche volta il disassociato non è nemmeno interessato a farsi riammettere.
Simon
(Oreste)
00giovedì 29 ottobre 2009 21:55
Grazie SimonLeBon per la tua risposta.
Ma prendendo per ipotesi il caso di un disassociato che si è pentito del suo peccato, c'è un tempo prestabilito prima della sua riassociazione? O può essere riassociato subito dopo il suo pentimento, ad esempio anche dopo una settimana?
(SimonLeBon)
00giovedì 29 ottobre 2009 22:02
Re:
(Oreste), 10/29/2009 9:55 PM:
Grazie SimonLeBon per la tua risposta.
Ma prendendo per ipotesi il caso di un disassociato che si è pentito del suo peccato, c'è un tempo prestabilito prima della sua riassociazione? O può essere riassociato subito dopo il suo pentimento, ad esempio anche dopo una settimana?
Normalmente il disassociato pentito ha una certa fretta di farsi riammetere, mentre il "comitato" che valuta la sua posizione deve considerare anche le altre persone in causa o gli altri fattori.
Se prendi il caso di una disassociazione per adulterio o per uso di droghe leggere, solo per fare due esempi pratici, è possibile che il pentimento della persona si abbia già dopo una sola settimana. E' anche possibile che l'intento sia davvero sincero, ma come lo si potrebbe giudicare dall'esterno? Si puo' rispondere in una sola settimana a tutti i dubbi suscitati con quei comportamenti?
Simon
(Oreste)
00giovedì 29 ottobre 2009 22:10
Quindi quanto tempo aspetterà il disassociato prima della sua riammissione?
barnabino
00giovedì 29 ottobre 2009 22:26
Caro Oreste,
Quindi quanto tempo aspetterà il disassociato prima della sua riammissione?
Non è possibile stabilire delle regole, certo il
percorso sprituale che porta al pentimento non è istantaneo, non si tratta di una scelta emotiva, ma di un vero cambiamento a livello mentale e soprattutti spirituale. Un peccatore impenitente, anche dopo l'aiuto che viene impartito, ha una malattia spirituale grave che non "guarisce" da un giorno all'altro.
Shalom
(Gladio)
00venerdì 30 ottobre 2009 01:24
Aggiungo......se si pecca gravemente è chiaro che ciò che ha prodotto il peccato ha impiegato tempo per crescere ,e ci vuole tempo affinchè si sviluppi quell'intolleranza al medesimo gesto che è necessaria per la riassociazione........ci si ammala progressivamente si guarisce progressivamente.
puoi restare disassociato per anni perchè magari hai bisogno di più tempo........come lo studio che ti conduce al battesimo.....c'è chi in sei msi è in grado di affrontare la cosa.......c'è chi ci stà 6 anni........
è chiaro che in entrambi i casi ci vuole tempo.
(Oreste)
00venerdì 30 ottobre 2009 13:34
Grazie Barnabino e Gladio.
Quindi non esiste un tempo specifico prestabilito per la durata di una disassociazione, varia a seconda dei casi e dell'atteggiamento del trasgressore!
La mia seconda domanda era:
Esistono dei peccati per i quali non si può più essere riammessi in congregazione? Se si quali?
EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 13:51
Re:
(Oreste), 30/10/2009 13.34:
Esistono dei peccati per i quali non si può più essere riammessi in congregazione? Se si quali?
Nessun peccato rientra in questa categoria. Se c'è vero pentimento, si può essere riassociati dopo aver commesso qualsiasi tipo di peccato.
ELL
(Oreste)
00venerdì 30 ottobre 2009 17:20
Re: Re:
EverLastingLife, 30/10/2009 13.51:
Nessun peccato rientra in questa categoria. Se c'è vero pentimento, si può essere riassociati dopo aver commesso qualsiasi tipo di peccato.
ELL
Grazie EverLastingLife, questa cosa mi consola. Ritengo che sia amorevole lasciare le porte aperte al trasgressore pentito, indipendentemente dal peccato commesso.
Passo alla domanda successiva:
Se un testimone è inattivo da tantissimi anni, al punto tale che molti nuovi confratelli nemmeno sanno della sua esistenza, e dopo tutto questo tempo commette un peccato per il quale sarebbe passibile di disassociazione, vine disassociato lo stesso?
EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 18:10
Re: Re: Re:
(Oreste), 30/10/2009 17.20:
Grazie EverLastingLife, questa cosa mi consola. Ritengo che sia amorevole lasciare le porte aperte al trasgressore pentito, indipendentemente dal peccato commesso.
Passo alla domanda successiva:
Se un testimone è inattivo da tantissimi anni, al punto tale che molti nuovi confratelli nemmeno sanno della sua esistenza, e dopo tutto questo tempo commette un peccato per il quale sarebbe passibile di disassociazione, vine disassociato lo stesso?
Generalmente in questo caso non si fa nemmeno il comitato giudiziario.
ELL
(Oreste)
00venerdì 30 ottobre 2009 19:31
Re: Re: Re: Re:
EverLastingLife, 30/10/2009 18.10:
Generalmente in questo caso non si fa nemmeno il comitato giudiziario.
ELL
Perchè il peccato cade in prescrizione?
Quanto tempo deve passare per la prescrizione del peccato?
EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 21:34
Re: Re: Re: Re: Re:
(Oreste), 30/10/2009 19.31:
Perchè il peccato cade in prescrizione?
Quanto tempo deve passare per la prescrizione del peccato?
Non esiste alcuna 'prescrizione' né, logicamente, un tempo minimo per la medesima: semplicemente non ha senso trattare come tutti gli altri un testimone di Geova che magari è inattivo da 25 anni, specialmente se nessuno nella comunità e a conoscenza della sua appartenenza religiosa (ormai solo nominale).
E' il buon senso a suggerirlo.
ELL
(Oreste)
00venerdì 30 ottobre 2009 22:15
Ma nel caso in cui un TdG inattivo da 25 anni, commette un peccato grave e poi dopo 2 anni decide di tornare in congregazione, in questo modo tornerà ad essere un TdG senza essere stato disciplinato per la sua trasgressione, giusto?
(SimonLeBon)
00venerdì 30 ottobre 2009 22:18
Re:
(Oreste), 10/30/2009 7:31 PM:
Perchè il peccato cade in prescrizione?
Quanto tempo deve passare per la prescrizione del peccato?
Aggiungo che quando passano molti anni la congregazione puo' cambiare, fondersi con altre o dividersi in piu' gruppi indipendenti. Spetta agli anziani locali andare a chiedere all'interessato di assumersi le sue responsabilità e prendere posizione.
Considera pero' che i TdG tendono a non accettare la fede a livello solo nominale, il cosiddetto "non praticante". Dopotutto la religione dovrebbe essere una scelta, non un'imposizione e sarebbe poco serio scegliere poi di non praticare.
Simon
(Oreste)
00venerdì 30 ottobre 2009 22:23
Aggiungo che quando passano molti anni la congregazione puo' cambiare, fondersi con altre o dividersi in piu' gruppi indipendenti. Spetta agli anziani locali andare a chiedere all'interessato di assumersi le sue responsabilità e prendere posizione.
Vuoi dire che gli anziani prendono contatti con i disassociati per chiedergli se hanno intenzione di ritornare in congregazione?
(SimonLeBon)
00venerdì 30 ottobre 2009 22:33
Re:
(Oreste), 10/30/2009 10:23 PM:
Aggiungo che quando passano molti anni la congregazione puo' cambiare, fondersi con altre o dividersi in piu' gruppi indipendenti. Spetta agli anziani locali andare a chiedere all'interessato di assumersi le sue responsabilità e prendere posizione.
Vuoi dire che gli anziani prendono contatti con i disassociati per chiedergli se hanno intenzione di ritornare in congregazione?
Veramente non stavamo parlando di "disassociati" ma di TdG battezzati che non frequentano da molti anni...
Hai perso il filo?
Simon
(Oreste)
00venerdì 30 ottobre 2009 22:53
Re: Re:
(SimonLeBon), 30/10/2009 22.33:
Veramente non stavamo parlando di "disassociati" ma di TdG battezzati che non frequentano da molti anni...
Hai perso il filo?
Simon
Si, scusami SimonLeBon, avevo effettivamente perso il filo del discorso!
EverLastingLife
00sabato 31 ottobre 2009 12:50
Re:
(Oreste), 30/10/2009 22.15:
Ma nel caso in cui un TdG inattivo da 25 anni, commette un peccato grave e poi dopo 2 anni decide di tornare in congregazione, in questo modo tornerà ad essere un TdG senza essere stato disciplinato per la sua trasgressione, giusto?
No, perché in tal caso gli anziani tratteranno con lui le trasgressioni commesse nel periodo di inattività. Se è sinceramente intenzionato a riattivarsi, non gli mancherà certo l'umiltà di riconoscere le proprie colpe e fare i passi necessari per pervenire ad un pieno ristabilimento spirituale.
ELL