Sangue e ... vampiri

Chiede un utente:

La Bibbia, come mettete ben in risalto voi testimoni di Geova, dice chiaramente che non si deve assolutamente mangiare sangue.
Secondo voi, questa non è una prova implicita, una testimoninza storica, come ve ne sono tante altre sin dai tempi delle più antiche civiltà, dell'esistenza dei vampiri?
Se la Bibbia dice che il sangue non va mangiato, questo avvertimento a chi altri poteva essere diretto se non hai mangiasangue per eccellenza, i vampiri?

Atti capitoli 15 e 21 ribadiscono il divieto apostolico in merito all'uso del sangue, tale divieto è evidentemente valido per i cristiani ma nulla si dice in merito ai vampiri e nulla fa pensare che un vampiro possa diventare cristiano, sempre che i vampiri esistano, ovviamente.

In ogni caso, se un cristiano dovesse diventare un vampiro verrebbe prontamente disassociato

Decliniamo gentilmente l'invito di assecondare le conclusioni a cui è pervenuto.

Se avesse la compiacenza di leggere il contesto del divieto comprenderebbe con estrema naturalezza e senza alcuna fantasia accessoria il messaggio e il referente.

Cordialità.

I vampiri sono una figura mitologica nata nel tardo medioevo e sviluppatasi soprattutto nel folklore est europeo. Questa figura fiabesca è divenuta famosa grazie alla letteratura horror inglese ottocentesca, soprattutto grazie al famoso "Dracula" di Bram Stoker.
Anche se alcune scuole di pensiero esoteriche insistono che i vampiri esistano davvero, in realtà non vi sono prove scientifiche e tanto meno storiche che ne attestino la loro esistenza.
La Bibbia non parla di vampiri e per quel che mi risulta nessuna fonte antica.
I passi biblici che vietano espressamente di mangiare sangue, vertono più che altro a valorizzare la sacralità del sangue come fonte della vita, dono di Dio. Mangiare sangue è un sacrilegio, una mancanza di rispetto nei confronti del nostro datore di vita.

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