Studi universatari

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(Oreste)
00lunedì 2 novembre 2009 22:04
Gerrit Lösch, membro del Corpo Direttivo, il 22 maggio 2005 a Monza durante un'assemblea distrettuale pronunciò un discorso in cui demonizzava gli studi universitari.

Essendo menbro del CD, egli è parte integrante della classe dello "Schiavo Fedele e Discreto", il canale che Geova utilizza per dare istruzioni al suo popolo. Quindi, alla luce di quanto detto in questo discorso, i TdG non dovrebbero frequentare l'università e chi lo sta facendo dovrebbe smettere.

Correggetemi se sbaglio!

barnabino
00lunedì 2 novembre 2009 22:09
Caro Oreste,


Quindi, alla luce di quanto detto in questo discorso, i TdG non dovrebbero frequentare l'università e chi lo sta facendo dovrebbe smettere



Si, io ritengo che sia giusto che se un TdG frequentasse l'Università e questo gli causasse i problemi prospettati da Losch, in coscienza sarebbe bene che abbandonasse l'università come qualunque altra attività.

Il problema non è l'Università in sé, ma lo spirito con cui si affronta e i problemi spirituali che potrebbero derivarne, uno spirito materialistico, egocentrico e concentrato sulla carriera mondana non è semplicemente in armonia con l'uomo spirituale.

Shalom


Walter.Simoni
00lunedì 2 novembre 2009 22:34
Credo che Losch avesse in mente l'università americana, quella dei campus, che ti costringono a stare necessariamente fuori città, lontano dalla famiglia, costretto alla convivenza costante con le altre matricole, 24 ore su 24, impossibilitato magari a frequentare le adunanze cristiane e le attività teocratiche, sperando alla fine di poter contare su un futuro più certo e una carriera più ricca.

Quando un giovane cristiano decide di continuare gli studi per avere una laurea, senza sacrificare la relazione spirituale, l'associazione regolare insieme agli altri conservi e alla famiglia; quando insomma l'università, come ogni altra cosa o attività, sarà considerata con l'equilibrio che si richiede ad un cristiano,... in tal caso non sarà affatto un problema.

barnabino
00lunedì 2 novembre 2009 22:48
Infatti, il problema evidenziato da Losch è il rischio della secolarizzazione, del perseguimento di una carriera mondana, del desiderio di arricchire come unica e principale meta della vita. Se questi sono i motivi che spingono a frequentare l'Università allora W Losch, perché l'essere (non solo chiamarsi o dichiararsi) cristiano è molto distante da quei valori.

Shalom
(SimonLeBon)
00lunedì 2 novembre 2009 23:47
Re:
Di fatto la scelta degli studi è di competenza prevalente dei genitori e sono loro che decidono, assieme ai loro figli, se è il caso di impegnare vari anni della propria vita in corsi universitari.

Sotto certi aspetti il caso italiano è forse peggiore di quello americano: molti studenti sono iscritti perennemente e non concludono mai gli studi, cosa che negli USA costerebbe moltissimi soldi alla famiglia e per questo succede davvero raramente. [SM=g27986]

Simon
Walter.Simoni
00martedì 3 novembre 2009 00:15
Re: Re:
(SimonLeBon), 02/11/2009 23.47:


Sotto certi aspetti il caso italiano è forse peggiore di quello americano: molti studenti sono iscritti perennemente e non concludono mai gli studi, cosa che negli USA costerebbe moltissimi soldi alla famiglia e per questo succede davvero raramente. [SM=g27986]

Simon



Credo che questo dipenda dal reale problema della disoccupazione.
Pensa che nelle città italiane dove la disoccupazione è maggiore, il numero degli iscritti all'università è superiore.
Se dopo la maturità i giovani riuscissero a trovare un lavoro dignitoso, credo che farebbero anche a meno dell'università... a meno che, si ambisca davvero ad una carriera professionale.

In Italia, molti giovani vanno all'università, perchè cercano di sfruttare al meglio il tempo, in attesa di trovare un'occupazione. Per lo meno, "in attesa"... avranno anche ottenuto un diploma di laurea!


barnabino
00martedì 3 novembre 2009 09:51
Caro Walter,


Credo che questo dipenda dal reale problema della disoccupazione



Si, in effetti in Europa, dove gli studi sono aperti anche a fesce economiche più modeste (non è necessario farsi debiti) l'università diventa anche un parcheggio in attesa di tempi migliori, o comunque in mancanza di un qualsiasi altro sbocco.

Ma ripeto, non capisco tutto lo scandalo per le parole di Losch, quello che ha detto è il nostro pensiero: come cristiani non facciamo parte del mondo, non ambiamo a diventare qualcuno in questo sistema di cose, i nostri obiettivi non sono la carriera, il denaro, ecc... ma altri, e per questo agiamo in modo coerente con questa scelta, evitando ogni distrazione non necessaria da questo obiettivo. Questo è quello che ha fatto Gesù, il nostro modello.

Poi, sul modo, ovviamente è la coscienza di ciascuno a decidere, in base alle proprie circostanze. Ma non mi pare che Losch volessere mettere in dubbio questo, tanto è vero che ci sono TdG che fanno tranquillamente l'Università senza che questo sia visto in modo negativo in congregazione.

Shalom

Walter.Simoni
00martedì 3 novembre 2009 11:04
Re:
barnabino, 03/11/2009 9.51:

Caro Walter,


Credo che questo dipenda dal reale problema della disoccupazione



... Ma ripeto, non capisco tutto lo scandalo per le parole di Losch, quello che ha detto è il nostro pensiero: come cristiani non facciamo parte del mondo, non ambiamo a diventare qualcuno in questo sistema di cose, i nostri obiettivi non sono la carriera, il denaro, ecc... ma altri, e per questo agiamo in modo coerente con questa scelta, evitando ogni distrazione non necessaria da questo obiettivo. Questo è quello che ha fatto Gesù, il nostro modello.

Poi, sul modo, ovviamente è la coscienza di ciascuno a decidere, in base alle proprie circostanze. Ma non mi pare che Losch volessere mettere in dubbio questo, tanto è vero che ci sono TdG che fanno tranquillamente l'Università senza che questo sia visto in modo negativo in congregazione.
Shalom




Mi trovi perfettamente in linea col tuo pensiero! Non credo, infatti, di aver detto qualcosa di diverso.
Il principio cristiano è "vivere nel mondo...pur non facendone parte!"
Questo è ciò che disse Gesù. Questo è ciò che intendeva Losch!

Nelle parole di Losch, lo "scandalo" lo trovano solo i maliziosi, coloro che vanno alla ricerca del 'pelo nell'uovo', quelli che cercano ogni pretesto per giudicare negativamente i tdG.

Per noi che viviamo la Verità cristiana, questi loro discorsi non ci sfiorano neanche, anzi: attestano ancor di più il ns vivere cristiano.

Shalom

amedeo.modigliani
00martedì 3 novembre 2009 11:10
La vostra chiave di lettura è legittima ma secondo me anche estremamente bonaria, per il ruolo che ricopre mi aspetterei un più meditato uso di parole e per me in questo caso l'oratore non si è comportato da persona seria. [SM=g27985]
amedeo.modigliani
00martedì 3 novembre 2009 11:13
Re:
(Oreste), 02/11/2009 22.04:

Gerrit Lösch, membro del Corpo Direttivo, il 22 maggio 2005 a Monza durante un'assemblea distrettuale pronunciò un discorso in cui demonizzava gli studi universitari.

Essendo menbro del CD, egli è parte integrante della classe dello "Schiavo Fedele e Discreto", il canale che Geova utilizza per dare istruzioni al suo popolo. Quindi, alla luce di quanto detto in questo discorso, i TdG non dovrebbero frequentare l'università e chi lo sta facendo dovrebbe smettere.

Correggetemi se sbaglio!




Non è che dovrebbero smettere, il messaggio precisamente è "se lasciate io sono contento e vi lodo", ma ovviamente non c'è alcuna imposizione bensì solo consigli che si possono seguire o meno.
Spener
00martedì 3 novembre 2009 13:57
Allora, se posso dire la mia ragazzi, non nascondiamoci dietro un dito.

Questi consigli sono assolutamente giusti, che l'accedemia costituisca un grosso pericolo ne sono assolutamente convinto, sono convinto di tutto ciò che volete ... ma PURTROPPO sappiamo bene che questi "inviti" risultano traformarsi spesso in REGOLE.

La colpa non è certo di chi "invita" ma di chi riceve l'invito e lo trasforma in regola. Allora, se veramente siamo convinti si debba seguire un'altra strada, basta semplicemente non accogliere l'invito e iscriversi a qualche facoltà unviersitaria, facendosi carico di tutti i pro e i contro che ne potrebbe conseguire (e che spesso sono in linea con l'invito iniziale).

... o no?
(SimonLeBon)
00martedì 3 novembre 2009 23:29
Re:
Spener, 11/3/2009 1:57 PM:

Allora, se posso dire la mia ragazzi, non nascondiamoci dietro un dito.

Questi consigli sono assolutamente giusti, che l'accedemia costituisca un grosso pericolo ne sono assolutamente convinto, sono convinto di tutto ciò che volete ... ma PURTROPPO sappiamo bene che questi "inviti" risultano traformarsi spesso in REGOLE.

...

... o no?



Bah, sinceramente per dove ho bazzicato io non c'erano pericoli particolari, anzi non c'era nemmeno il tempo di mettersi nei guai.

Diverso invece per le scuole superiori, con frequenza obbligatoria, giovani in pieno sviluppo fisico, con emozioni forti e a contatto sempre con gli stessi compagni e compagne, settimana dopo settimana.

Se dovessi scegliere l'ambiente meno pericoloso, direi che l'università è ancora preferibile. Se mi è consentito citare Paolo, dovrei dire che allora dovremmo "uscire dal mondo".

Simon
Spener
00mercoledì 4 novembre 2009 08:49
Simon...siamo su due lunghezza d'onda diverse. Io non parlo dei problemi "esterni" ma di quelli "interni". Sono d'accordo con te che l'AMBIENTE delle superiori sia molto peggio, ma non parlavo di questo.

Non ho mai sentito nessuno mio fratello che ha perso la fede a causa di ciò che ha studiato alle superiori, mentre mi è capitato il contrario. A questo tipo di "pericoli" mi riferivo io.

bye
(Oreste)
00mercoledì 4 novembre 2009 11:09
Re:
barnabino, 02/11/2009 22.09:

Caro Oreste,


Quindi, alla luce di quanto detto in questo discorso, i TdG non dovrebbero frequentare l'università e chi lo sta facendo dovrebbe smettere



Si, io ritengo che sia giusto che se un TdG frequentasse l'Università e questo gli causasse i problemi prospettati da Losch, in coscienza sarebbe bene che abbandonasse l'università come qualunque altra attività.

Il problema non è l'Università in sé, ma lo spirito con cui si affronta e i problemi spirituali che potrebbero derivarne, uno spirito materialistico, egocentrico e concentrato sulla carriera mondana non è semplicemente in armonia con l'uomo spirituale.

Shalom





Caro Barnabino,
da quello che ho compreso dal sermone, l'esortazione ad abbandonare gli studi è stata fatta a tutti, non solo a chi è stato coinvolto nei problemi prospettati!


(Oreste)
00mercoledì 4 novembre 2009 11:10
Re:
Walter.Simoni, 02/11/2009 22.34:

Credo che Losch avesse in mente l'università americana, quella dei campus, che ti costringono a stare necessariamente fuori città, lontano dalla famiglia, costretto alla convivenza costante con le altre matricole, 24 ore su 24, impossibilitato magari a frequentare le adunanze cristiane e le attività teocratiche, sperando alla fine di poter contare su un futuro più certo e una carriera più ricca.

Quando un giovane cristiano decide di continuare gli studi per avere una laurea, senza sacrificare la relazione spirituale, l'associazione regolare insieme agli altri conservi e alla famiglia; quando insomma l'università, come ogni altra cosa o attività, sarà considerata con l'equilibrio che si richiede ad un cristiano,... in tal caso non sarà affatto un problema.




Scusami Walter, ma se Losch avesse in mente l'America che senso ha pronunciare tale discorso in un'assemblea distrettuale italiana? Non mi trovi d'accordo su questo, mi sembra una conclusione illogica la tua.


(Oreste)
00mercoledì 4 novembre 2009 11:14
Re:
Spener, 04/11/2009 8.49:

Simon...siamo su due lunghezza d'onda diverse. Io non parlo dei problemi "esterni" ma di quelli "interni". Sono d'accordo con te che l'AMBIENTE delle superiori sia molto peggio, ma non parlavo di questo.

Non ho mai sentito nessuno mio fratello che ha perso la fede a causa di ciò che ha studiato alle superiori, mentre mi è capitato il contrario. A questo tipo di "pericoli" mi riferivo io.

bye



Seguendo la tua logica, caro Spener, i testimoni dovrebbero avere paura di prosegiure gli studi poichè rischierebbero di imparare qualcosa che gli farebbe perdere la fede! Ma se quella che voi applicate è la verità, non dovrebbe esserci nulla che potrebbe contrariarla, o sbaglio?


(Oreste)
00mercoledì 4 novembre 2009 11:18
Rispetto i punti di vista da tutti voi esposti, ma personalmente rimango dell'idea che la vera motivazione per la quale viene così tanto enfaticamente sconsigliata l'università, sia per l'allarme escatologico così tanto evidenziato nella teologia dei testimoni di Geova.

In altre parola l'esortazione è questa: andate a predicare e non all'università, perchè il mondo sta finendo!
barnabino
00mercoledì 4 novembre 2009 14:18
Caro Oreste,


da quello che ho compreso dal sermone, l'esortazione ad abbandonare gli studi è stata fatta a tutti, non solo a chi è stato coinvolto nei problemi prospettati!



Perché nessuno è esente da questi problemi, il pericolo dell'accademia per la fede riguarda tutti, ed è giusto mettere in guardia tutti. E la decisione che è personale e ciascuno deve prenderla in piena coscienza.


In altre parola l'esortazione è questa: andate a predicare e non all'università, perchè il mondo sta finendo!



Lo escuderei, quersta è una lettura he può dare solo chi non fa parte dei TdG, se così fosse si dovrebbe suggerire anche di vendere tutti i propri beni, abbandonare il lavoro, ecc... scelte che restano personali e da non prendere sull'onda di un "entusiasmo escatologico". Io direi piuttosto che tutto questo fa parte dell'esortazione cristiana di "non far parte del mondo".

Shalom


barnabino
00mercoledì 4 novembre 2009 14:20
Caro Oreste,


Ma se quella che voi applicate è la verità, non dovrebbe esserci nulla che potrebbe contrariarla, o sbaglio?



Mai letto nulla di simile nelle Scritture, anzi, Paolo mette in guardia dalle filosofie di questo mondo. Il problema è che l'accademia e Gesù hanno due concetti diversi di "verità", per quanto ne dica il Ratzinger, spesso incompatibili.

shalom
(Oreste)
00mercoledì 4 novembre 2009 19:23

Lo escuderei, quersta è una lettura he può dare solo chi non fa parte dei TdG, se così fosse si dovrebbe suggerire anche di vendere tutti i propri beni, abbandonare il lavoro, ecc... scelte che restano personali e da non prendere sull'onda di un "entusiasmo escatologico". Io direi piuttosto che tutto questo fa parte dell'esortazione cristiana di "non far parte del mondo".



Scusa Barnabino, ma quanto dici mi sembra un pò contradittorio!

Tu dici che "tutto questo fa parte dell'esortazione cristiana di "non far parte del mondo" ' ". Seguendo la tua logica allora anche andare alle scuole superiori, andare a lavorare, essere iscritti a determinati circoli e tanto altro dovrebbe essere implicato nell'esortazione di "non far parte del mondo"! Tutto ciò che è esterno alle attività congregazionali dovrebbe "far parte del mondo", come puoi isolare solo gli studi universitari e tralasciare tutto il resto?
barnabino
00mercoledì 4 novembre 2009 23:23
Caro Oreste,


Seguendo la tua logica allora anche andare alle scuole superiori, andare a lavorare, essere iscritti a determinati circoli e tanto altro dovrebbe essere implicato nell'esortazione di "non far parte del mondo"!



Infatti lo è, non ho mai sentito esortazioni a lavorare di più, a far carriere, a diventare ricchi, a iscriversi a circoli mondani, sostanzialmente usare il tempo per attività "vane" di questo mondo. L'esortazione è di seguire il modello di Cristo mettendo al primo posto mete spirituali.


Tutto ciò che è esterno alle attività congregazionali dovrebbe "far parte del mondo", come puoi isolare solo gli studi universitari e tralasciare tutto il resto?



Sei tu che l'hai isolati, questo discorso era focalizzato sul quel tipo di "distrazione", ma periodicamente ve ne sono altri su altri temi: sul laccio del materialismo, delle scuole superiori se non sono necessarie, del lavorare più del necessario, del divertimento non sano ed eccessivo, ecc... ma non vedo in questo urgenze da "fine del mondo" ma solo la necessità di restare separati dal mondo, imitando Cristo.

Shalom
(SimonLeBon)
00giovedì 5 novembre 2009 00:02
Re:
(Oreste), 11/4/2009 11:18 AM:

Rispetto i punti di vista da tutti voi esposti, ma personalmente rimango dell'idea che la vera motivazione per la quale viene così tanto enfaticamente sconsigliata l'università, sia per l'allarme escatologico così tanto evidenziato nella teologia dei testimoni di Geova.

In altre parola l'esortazione è questa: andate a predicare e non all'università, perchè il mondo sta finendo!



Il "mito" della "fine del mondo" è duro a morire...
Cosa diresti allora di uno che invita a, cito dalle sue testuali parole "il tempo rimasto è ridotto. Da ora in poi quelli che hanno moglie siano come se non l'avessero...".
Ti sembra una persona normale?

Simon
barnabino
00venerdì 6 novembre 2009 12:48
Origene lo prese molto sul serio!

[SM=g27990]
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