di TIZIANA CAPOCASA
E’ un marocchino di 25 anni, H.S. clandestino senza fissa dimora, l’uomo che ha tentato di violentare con una ferocia inaudita provocando lesioni multiple al collo e all’addome, una donna di 42 anni mentre passeggiava con un’altra signora di mezza età, entrambe Testimoni di Geova, sul lungomare di Cupra Marittima, a circa 100 metri dell’hotel Cristal.
Il tentato stupro è avvenuto alle 10,30 davanti agli occhi esterrefatti di diversi passanti. L’uomo, senza precedenti, è spuntato alle spalle delle due donne scagliandosi contro la più giovane, strappandole l’abito di dosso. Alla resistenza della donna, l’ha colpita più volte al collo, all’addome e al braccio con una bottiglia di birra, precedentemente frantumata. Aggredita anche l’altra Testimone di Geova, anch’essa residente a Grottammare, che ha tentato di difendere l’amica. Le urla delle due donne hanno richiamato l’attenzione di un passante con il figlio piccolo tra le braccia. Davanti a lui uno spettacolo raccapricciante, la donna più giovane stesa a terra, ricoperta di sangue, ed il giovane marocchino, in preda ad un raptus, che infieriva su di lei. Attimi di grande concitazione, l’uomo ha cercato di immobilizzare l’aggressore mentre la sirena di una volante della Polizia ha messo in fuga il marocchino che è scappato verso la spiaggia. Gli agenti lo hanno inseguito parando i colpi dell’extracomunitario che ha iniziato a lanciare sassi. La fuga è poi terminata sulla Statale 16, l’uomo accerchiato è stato arrestato.
La donna, trasportata d’urgenza all’Ospedale di San Benedetto, è viva per miracolo. Tra le profonde lesioni riscontrate dai sanitari sotto l’ascella, all’addome e al fianco destro, quella al collo, in prossimità della vena giugulare, è apparsa la più critica. Tanto da richiedere un lungo e delicato intervento di sutura. La donna, sotto shock, resterà sfigurata. Il marocchino è stato denunciato per tentata violenza sessuale, lesioni personali resistenza e violazione della legge sull’immigrazione. E’ stato rinchiuso al supercarcere di Marino del Tronto.
Da una prima sommaria ricostruzione, condotta dal Pm.Luigi Ortenzi della Procura di Fermo, indagini del dirigente di Polizia, dr Fischetto, le due donne non conoscevano il marocchino. Al momento dell’arresto non è parso ubriaco nè in preda a sostanze allucinogene. Quindi un raptus sessuale, accompagnato da furia omicida.
Fonte: sfoglia.ilmessaggero.it/sfoglia.php?data=20091009&pag=44&dorso=MARCHE&pagina=VARIE&ediz=07_MARCHE&...