Testimoni protestanti?

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Onesimo
00mercoledì 9 settembre 2009 15:48
Sociologicamente e storicamente, si può dire che noi Testimoni di Geova siamo protestanti?
Methatron
00mercoledì 9 settembre 2009 20:01
Io direi proprio di sì.
Le nostre origini sono in seno al protestantesimo e al clima religioso che si viveva nel protestantesimo dell'america di fine '800.
christofer2006
00mercoledì 9 settembre 2009 20:51
Sono d'accordo...
Roberto Carson
00mercoledì 9 settembre 2009 21:00
Io direi di no...

Il sistema dottrinale e organizzativo si discostano notevolmente dall'abnorme mosaico protestante, inoltre, pur riconoscendo che Russell collaborò per lungo tempo con esponenti protestanti ed assorbì anche diversi concetti teologici, il nostro movimento non nasce come scissione da un gruppo (protestante) già esistente, ma da una classe di studio biblico che è partita quasi da zero.

Personalmente credo che il nostro sia un movimento assestante non identificambile in nessuna insieme religioso (così come anche i mormoni del resto, anche se nel loro caso il discorso è un pò diverso).
amedeo.modigliani
00mercoledì 9 settembre 2009 21:03
Direi che "restaurazionisti" potrebbe essere una buona classificazione, no? [SM=g27989]

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Per "corrente restaurazionista" (o "restituzionista") gli storici delle religioni, particolarmente di lingua inglese, intendono un complesso di Chiese e comunità che nascono dal desiderio di tornare alla Chiesa cristiana primitiva che si manifesta in varie forme nel secolo XIX. Questa tendenza "primitivista" (un'espressione talora rifiutata dalle comunità cui è applicata per un suo possibile significato peggiorativo, anche se in realtà si riferisce appunto alla Chiesa cristiana primitiva, cioè dei primi secoli) si manifesta anche nelle Chiese cristiane maggioritarie, dando vita a fenomeni di rinnovamento in campo teologico, liturgico e missionario.

In due correnti – i mormoni e il movimento neo-apostolico (da non confondere con il movimento apostolico pentecostale del Galles, né con le nuove Chiese "apostoliche" dell'ultima ondata carismatica, né ancora con le Chiese pure dette "apostoliche" del pentecostalismo modalista) – i risultati del "restaurazionismo" assumono però un profilo particolare, dando vita a realtà che non possono essere considerate tecnicamente protestanti.

B.: Sul fenomeno "primitivista" in genere, cfr. Richard T. Hughes, The American Quest for the Primitive Church, University of Illinois Press, Urbana - Chicago 1988; Idem, The Primitive Church in the Modern World, University of Illinois Press, Urbana - Chicago 1995.


www.cesnur.org/religioni_italia/m/mormoni_01.htm
Roberto Carson
00mercoledì 9 settembre 2009 21:09
Re:
Onesimo, 09/09/2009 15.48:

Sociologicamente e storicamente, si può dire che noi Testimoni di Geova siamo protestanti?



Sarebbe interessante esporre questa domanda al Prof. Introvigne.


Esperidia
00mercoledì 9 settembre 2009 21:21
Lo studioso di scienze religiose Philippe Barbey, definisce i TdG, nel suo libro "Les Temoins de Jehovah", come appartenenti ad una corrente protestante minoritaria; l'Enciclopedia delle religioni in Italia (CESNUR) c'inserisce come movimento cristiano a parte, distinto dal protestantesimo e dal cattolicesimo.

Personalmente ritengo che la nostra ecclesiologia sia attualmente molto più simile a quella cattolica (struttura verticale con presenza di uno pseudo magistero versus una struttura orizzontale e il sola scriptura).

Penso però anche che il movimento sia storicamente nato in seno al protestantesimo e almeno inizialmente, poteva essere definito come "una corrente minoritaria del protestantesimo".
Esperidia
00mercoledì 9 settembre 2009 21:25
In poche parole per me Russell era molto più vicino ai protestanti, Rutherford (solo per certi aspetti naturalmente) molto più vicino ai cattolici.
Asgardiano
00mercoledì 9 settembre 2009 21:28

l'Enciclopedia delle religioni in Italia (CESNUR) c'inserisce come movimento cristiano a parte, distinto dal protestantesimo e dal cattolicesimo.



Credo che sia la classificazione più corretta.
amedeo.modigliani
00mercoledì 9 settembre 2009 21:36
che dite? secondo me ci siamo...

it.wikipedia.org/wiki/Ristorazionismo

Roberto Carson
00mercoledì 9 settembre 2009 21:38

Personalmente ritengo che la nostra ecclesiologia sia attualmente molto più simile a quella cattolica (struttura verticale con presenza di uno pseudo magistero versus una struttura orizzontale e il sola scriptura).



Personalmente questa somiglianza con le gerarchie cattoliche non la vedo affatto. La chiesa cattolica è una struttura piramidale con un "Santo Padre" in cima, figura fondamentalmente carismatica più che un leader organizzativo.
I TdG hanno invece in cima un corpo direttivo (anche se la nostra organizzazione non può defirsi propriamente piramidale) che non ha nulla di carismatico, ma funge un ruolo prettamente organizzativo.
Inoltre nel cattolicesimo, pur essendoci un catechismo ufficiale, esistono una miriade di pensatori che, all'atto prtico, rendono la teologia una sorta di supermercato dottrinale in cui ogni fedele sceglie ciò che credere.
Mentre i TdG hanno delle credenze ufficili ben definite rispettate dall'unanimità dei fedeli (fatta eccezione per qualche sporadio punto di vista differente di qualche singolo).
Roberto Carson
00mercoledì 9 settembre 2009 21:40

Penso però anche che il movimento sia storicamente nato in seno al protestantesimo e almeno inizialmente, poteva essere definito come "una corrente minoritaria del protestantesimo".



Nulla da contestare in merito alle origini storiche, ma torno a ripetere che a mio avviso le caratteristiche del movimento di discostano notevolmente dal protestantesimo.
Esperidia
00mercoledì 9 settembre 2009 21:47
Re:

Personalmente questa somiglianza con le gerarchie cattoliche non la vedo affatto. La chiesa cattolica è una struttura piramidale con un "Santo Padre" in cima, figura fondamentalmente carismatica più che un leader organizzativo.


Non sto dicendo che siano sovrapponibili, ma non credo che il corpo direttivo abbia solo una funzione organizzativa visto che di fatto è il "dispensatore" di cibo spirituale e quindi anche e soprattutto di dottrine, il che è molto più simile al magistero cattolico che al sola scriptura protestante (poi di fatto sono pochissime le chiese evangeliche che riescono a mettere in pratica il sola scriptura e anche loro hanno il loro "schiavo" che dispensa il cibo spirituale).


Inoltre nel cattolicesimo, pur essendoci un catechismo ufficiale, esistono una miriade di pensatori che, all'atto prtico, rendono la teologia una sorta di supermercato dottrinale in cui ogni fedele sceglie ciò che credere.



Concordo pienamente ...............

amedeo.modigliani
00mercoledì 9 settembre 2009 22:27
christofer2006
00giovedì 10 settembre 2009 11:12
Non confondiamo le 2 cose.

Le nostre origini avvengono in ambito protestante, e questo è indiscutibile.
Se parliamo di oggi, lo sviluppo avvenuto ci ha portanti ad avere un'identità ben distinta, per cui non possiamo più essere classificati in seno alle varie correnti della cristianità.
Direi che la categoria che più si avvicina è in effetti quella restaurazionista, come suggerito da Amedeo.
Onesimo
00giovedì 10 settembre 2009 12:32
Secondo Introvigne (vedi il libro "I Testimoni di Geova), sarebbe interessante indagare identità e differenze fra le Chiese di Cristo (dette impropriamente Campbellite) e gli Studeti Biblici delle origini...
christofer2006
00giovedì 10 settembre 2009 17:34
Entrambe, possono rientrare attualmente nella corrente restaurazionista
(SimonLeBon)
00giovedì 10 settembre 2009 21:42
Re:
amedeo.modigliani, 9/9/2009 10:27 PM:




Anche per Wikipedia lo siamo. I nostri modi sono pero' chiaramente "protestanti". Parliamo direttamente alla gente, stampiamo Bibbie e pubblicazioni bibliche. Pubblichiamo la "scrittura del giorno", ci riuniamo in chiese di piccola dimensione, cantiamo e ascoltiamo musica teocratica...

Secondo Introvigne la nostra organizzazione è decentrale, non Brooklyn-centrica, perchè ogni congregazione ha un corpo degli anziani locale.
E' vero che il 'cibo a suo tempo' è una delle responsabilità dello 'schiavo' ma è anche vero che lo 'schiavo ciba se stesso', almeno primariamente.
Il passo di organizzare la lettura pubblica della Bibbia, l'apertura ai commenti personali e alla serata di studio biblico famigliare mi sembra proprio abbiamo aumentato l'aderenza al modello biblico ma anche alle abitudini di stampo "protestante".

Simon
Esperidia
00giovedì 10 settembre 2009 22:01
Re: Re:

Anche per Wikipedia lo siamo. I nostri modi sono pero' chiaramente "protestanti". Parliamo direttamente alla gente, stampiamo Bibbie e pubblicazioni bibliche. Pubblichiamo la "scrittura del giorno", ci riuniamo in chiese di piccola dimensione, cantiamo e ascoltiamo musica teocratica...


Effettivamente questi sono aspetti in comune con i protestanti ............. che storicamente abbiamo in comune con i protestanti!


Secondo Introvigne la nostra organizzazione è decentrale, non Brooklyn-centrica, perchè ogni congregazione ha un corpo degli anziani locale.


Faccio molta fatica a vederci come decentrali [SM=g27987]!

E' vero che il 'cibo a suo tempo' è una delle responsabilità dello 'schiavo' ma è anche vero che lo 'schiavo ciba se stesso', almeno primariamente.


Certo, è per questo che siamo Brooklincentrici, d'altra parte è mica un difetto.


Il passo di organizzare la lettura pubblica della Bibbia, l'apertura ai commenti personali e alla serata di studio biblico famigliare mi sembra proprio abbiamo aumentato l'aderenza al modello biblico ma anche alle abitudini di stampo "protestante".


Vero, questo perchè il protestantesimo ha segnato un ritorno alla Bibbia ed un discostamento dalla tradizione e in questo senso siamo pienamente protestanti!


(SimonLeBon)
00sabato 12 settembre 2009 22:33
Re:
Per il Brooklyn-centrismo, Introvigne faceva notare l'autorità locale degli anziani. Considerando che il "sorvegliante" è un "pari grado", l'autorità decentrale finisce spesso per essere piu' importante di quella centrale. Questo nel bene, e purtroppo anche nel male!

Per fortuna noi non abbiamo 'pastori' famosi che pubblicano i propri discorsi, nè telepredicatori che scappano regolarmente con la loro segretaria bionda e coi soldi dei fedeli entusiasti...

Direi che siamo anche piu' valdesi dei valdesi, che nel frattempo hanno smesso la loro opera piu' tipica.

Simon
Spener
00domenica 13 settembre 2009 11:10
La mia modesta opinione, è che abbiate ragione un po' tutti [SM=g27993]

Teniamo presente che Russell visse al tempo dei Revivals e degli Awakening anglo-americani (provate un po' a studiare i famosi camp-meeting: cosa vi viene in mente?)

Le nostre origine (ideologiche) sono da far risalire al pietismo, che era una realtà restarurazionista intraecclesiale del protestantesimo. Il pietismo influenzò il puritanesimo anglicano, il quale diede origine al presbiterianesimo (al quale apparteneva la famiglia di Russell), e al congregazionalismo (abbracciato in tempi successivi da Russell stesso).

bye
Spener



Esperidia
00domenica 13 settembre 2009 12:31

La mia modesta opinione, è che abbiate ragione un po' tutti


Mmmmmmmmmmmmmm ................... come mai in questi giorni così teologically correct? [SM=g27987]
amedeo.modigliani
00domenica 13 settembre 2009 14:13
Anche nel testo scolastico World religions siamo elencati tra i "restorationist movements"

books.google.it/books?id=6sn1da05GB8C&pg=PA103#v=onepage&q=...
christofer2006
00domenica 13 settembre 2009 22:15
E' vero, veniamo oggi classificati dalla maggior parte dei sociologi della religione come corrente restaurazionista.

Con il termine ristorazionismo o "corrente restaurazionista" i sociologi delle religioni intendono un complesso di Chiese e comunità che nascono dal desiderio di tornare alla Chiesa cristiana primitiva e che si manifesta in varie forme nel XIX secolo.

I principali gruppi compresi nel ristorazionismo sono:

Testimoni di Geova
Avventisti
Mormoni
Unitarianismo

Questi movimenti religiosi credono che essi stiano ripristinando, come i primi cristiani, l'originale Cristianesimo. Secondo i restaurazionisti questo è necessario perché le Chiese cristiane cattoliche, ortodosse e protestanti hanno inserito errori nel cristianesimo detto la grande apostasia. In particolare tali movimenti sono attivi nella critica alle posizioni ufficiali e teologiche delle Chiesa cattolica, della Chiesa ortodossa e delle comunità protestanti. it.wikipedia.org/wiki/Ristorazionismo

Va però sottolineato, come ha già spiegato Spener, che la corrente restaurazionista è sorta comunque in ambito protestante, prendendo da esso però le distanze successivamente!

Quindi possiamo dire che siamo una Congregazione restaurazionista sorta in ambito protestante.
monseppe
00martedì 15 settembre 2009 09:54

Gesù fu un "restoriatorista" (mi si inceppano le dita a scriverlo) o un "innoverantista" (parola inventata)?

Forse si sta perdendo di vista la base.

La base, per me, è la sacra Bibba. Tutte le confessioni regliose, compresi i testimoni di Geova se facessero questo, sono delle "deviazioniste", ovvero che non si attengono a ciò che è il messaggio della Bibbia e al pensiero e volontà di Dio in essa espresso. Lo dimostra il loro differente modo di concepire Dio e di servirlo.

Io conierei quindi l'espressione "rettista" per coloro che continuano ad attenersi agli insegnamenti delle scritture.

Certo disquisire è facile, ma in un altro post (non rcordo più dove) io feci una illustrazione di 10 cuochi che preparano il minestrone che uno deve poi mangiare. Solo uno di questi cuochi prepara un minestrone che, pur essendo sotto diversi aspetti simile a quello preparato dagli altri, si risalta per non avere fra i suoi ingredianti nessun componente nocivo per colui che lo mangia. Non è difficile capire in quale pentolone andare a "mangiare".

La storia religiosa ha mostrato molto spesso che dopo un centinaio di anni se non prima, una confessione religiosa tende a deviare dalle basi sulle quali aveva posto il fondamento che la generava.
E' accaduto infatti anche ai primi cristiani.

Per "deviazione" non intendo la differenza che nel tempo si manifesta a seguito di una più approfondita conoscenza delle scritture, ma il diniego o l'inserimento di credi o dogmi che con le scritture nulla hanno a che fare.
Se Dio non "sorvegliasse" la sua congregazione in questo tempo della fine, lo confesso, facilmente anche noi saremmo stati inghiottiti in tale vortice.
La stessa presenza di dissenso da parte di alcuni che continuando a mantenere denominazioni che ricordino i "Testimoni di Geova" sono un allarmante sintomo che tale pericolo esiste realmente e non va sottovalutato.

Il mio consiglio è quindi:

(Isaia 8:19-20) 19 E nel caso che vi dicano: “Rivolgetevi ai medium spiritici o a quelli che hanno uno spirito di predizione, i quali bisbigliano e si esprimono con tono sommesso”, non deve un popolo rivolgersi al suo Dio? [Ci si deve rivolgere] a persone morte a favore di persone vive? 20 Alla legge e all’attestazione!...

Ovvero:

(Isaia 8:16-17) 16 Avvolgi l’attestazione, metti un sigillo alla legge fra i miei discepoli! 17...

monseppe.
Onesimo
00martedì 15 settembre 2009 13:11
Re:
monseppe, 15/09/2009 9.54:


Gesù fu un "restoriatorista" (mi si inceppano le dita a scriverlo) o un "innoverantista" (parola inventata)?

Forse si sta perdendo di vista la base.

La base, per me, è la sacra Bibba. Tutte le confessioni regliose, compresi i testimoni di Geova se facessero questo, sono delle "deviazioniste", ovvero che non si attengono a ciò che è il messaggio della Bibbia e al pensiero e volontà di Dio in essa espresso. Lo dimostra il loro differente modo di concepire Dio e di servirlo.

monseppe.



D'accordo, però questa è una discussione a carattere sociologico, e non esiste un criterio scientifico per dimostrare la verità di una dottrina religiosa. E' il "principio" dell'avalutatività.
Se sposti il baricentro della discussione su cosa dicono le scritture, diventa una discussione teologica, non più sociologica.
Roberto Carson
00martedì 15 settembre 2009 20:17
Re: Re:
Onesimo, 15/09/2009 13.11:



D'accordo, però questa è una discussione a carattere sociologico, e non esiste un criterio scientifico per dimostrare la verità di una dottrina religiosa. E' il "principio" dell'avalutatività.
Se sposti il baricentro della discussione su cosa dicono le scritture, diventa una discussione teologica, non più sociologica.



Concordo con Onesimo. La sociologia delle religioni non serve a decretare quanto una religione sia giusta o meno, quello è un aspetto che riguarda la fede del credente. Discutere in ambito sociologico su come classificare i TdG va esentato dagli aspetti teologici.

Credo che la "corrente restaurazionista" ben si addica per classifare i TdG.

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