Turbe aggrediscono impunemente Testimoni di Geova in India

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Roberto Carson
00giovedì 9 giugno 2011 12:38
Per l’immediata diffusione
7 giugno 2011

BANGALORE, India – Sono stati riferiti incidenti sempre più frequenti di aggressioni da parte di turbe inferocite contro i Testimoni di Geova in alcuni stati dell’India. Gli aggressori si raccolgono in bande formate da 20 a 50 individui per intimidire piccoli gruppi di Testimoni impegnati nel pacifico ministero cristiano per il quale sono ben noti. Alcune turbe hanno minacciato i Testimoni di stupro e omicidio.

Il 26 marzo 2011, nello stato meridionale del Karnataka, un gruppo di quattro Testimoni (tre donne e un uomo adulti) aveva appena terminato di intrattenere diverse conversazioni amichevoli con persone di un villaggio vicino la cittadina di Madikeri, quando sono stati avvicinati da un uomo che si voleva informare sullo scopo della loro visita. L’uomo ha poi fatto una serie di chiamate col cellulare ad individui appartenenti ai gruppi Bajrang Dal (un’organizzazione militante indù) e Jagran Vedike. Si è presto formata una turba di 50 persone che ha circondato i Testimoni, minacciando le donne di stupro e tentando di legare l’uomo ad un albero, cospargerlo di kerosene e bruciarlo vivo. Dopo diversi minuti di abusi, è arrivata la polizia e ha portato i Testimoni alla stazione per interrogarli. Tutti e quattro i Testimoni sono stati arrestati e obbligati a trascorrere quattro giorni in prigione prima di essere rilasciati su cauzione.

Il 1° aprile 2011, un membro dello staff legale per i diritti umani dei Testimoni, insieme a tre dei suoi collaboratori (uno di loro non è Testimone), si è recato al villaggio dove c’era stato l’incidente con la turba per ottenere informazioni di prima mano. Tuttavia, i quattro sono caduti in un’imboscata tesa dalla turba stessa sulla via del ritorno. I Testimoni del gruppo sono stati insultati pesantemente, picchiati con cinghie e bastoni, spogliati dei loro vestiti e poi obbligati a percorrere seminudi una strada pubblica. Il non-Testimone non è stato aggredito. Successivamente la turba ha chiamato alcune stazioni televisive locali per venire a filmare l’accaduto. I Testimoni sono stati portati alla stazione di polizia dove sono stati denunciati penalmente basandosi sulle false dichiarazioni della turba. Sono stati rilasciati dalla prigione sei giorni dopo.

Un incidente simile è accaduto lo stesso giorno a Bangalore, capitale dello stato. Due Testimoni di Geova stavano parlando con un uomo sul soggetto del crescere i figli nella difficile società di oggi. Sebbene l’uomo fosse inizialmente amichevole con i Testimoni, questi lo hanno visto fare una telefonata per sollecitare un amico a venire nel suo appartamento mentre i Testimoni erano ancora lì. I Testimoni hanno pure notato che l’amico, appena giunto nell’appartamento, ha iniziato a chiamare diversi altri. Intuendo cosa stava per accadere, i due Testimoni hanno tentato di andarsene pacificamente, ma è stato loro impedito da una crescente turba, che ha iniziato a picchiare sia i due Testimoni che altri due Testimoni che erano pure presenti in zona. Alla fine gli aggressori hanno trascinato i quattro Testimoni alla stazione di polizia e hanno contattato una locale emittente d’informazione. All’interno della stazione di polizia uno degli aggressori si è strappato la propria camicia, e poi è uscito fuori sostenendo che i Testimoni lo avevano assalito strappandogli la camicia perché si era rifiutato di convertirsi. L’uomo è stato intervistato da un giornalista e le sue dichiarazioni inventate sono state poi rese pubbliche più tardi in un notiziario che parlava dell’incidente. Tutti e quattro i Testimoni hanno trascorso una notte in carcere e sono stati rilasciati il giorno seguente dietro pagamento di una cauzione di 10.000 rupie indiane (154 euro) ciascuno.

Sono state presentate denunce penali per tutti e tre gli incidenti, con richiesta alla polizia di indagare e perseguire le azioni violente di coloro che si sono resi responsabili delle aggressioni da parte di turbe. Queste aggressioni sono un’evidente violazione dei diritti costituzionali che tutelano la libertà di religione in India.

Contatti:
Belgio: Associazione Europea dei Cristiani Testimoni di Geova, tel. +32 2 782 0015; cell. +32 475 58 10 36
Gran Bretagna: Associazione Europea dei Cristiani Testimoni di Geova, tel. +44 208 906 2211
Stati Uniti: J. R. Brown, tel. +1 718 560 5600

Traduzione a cura della Redazione di TdG News del comunicato di JW Media

Fonte: www.tdgnews.it/portal/?p=3933
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