Uno stadio pieno di fedelissimi: sono i testimoni di Geova

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Roberto Carson
00venerdì 21 agosto 2009 01:17
In 30 mila per l'assemblea internazionale

Impossibile non notare il tipico dress code di un fedele di Geova. Gli uomini (anche giovanissimi) indossano cappello panama, pantalone aderente e ben stirato, camicia e cravatta, con diverse tonalità: chi sta su un classico bianco e nero e chi osa con una cravatta arancione flash su camicia marrone. Le donne se la cavano con un cappello di paglia e un vestito lungo o, in alternativa, una semplice gonna. E migliaia di ombrelli di tutte le grandezze e di mille colori per ripararsi dal sole e altrettanti ventagli in movimento. Appariva così ieri il Dall’Ara, con i gradoni cocenti e colmi di 30 mila Testimoni di Geova, arrivati a Bologna per partecipare all’Assemblea internazionale: insomma dove solitamente stanno i tifosi rossoblù, ieri svettavano bibbie aperte, capi chini e un’attenzione religiosa alle letture dei passi evangelici. Tra un intervento e l’altro, pochi e compostissimi applausi e molti quaderni aperti, per prendere appunti e non perdere nemmeno una parola: migliaia di fedeli provenienti da Emilia-Romagna e dal centro Italia, a cui si sono aggiunti gli spagnoli residenti in Italia e 2.500 delegati giunti in pullman dalla Spagna. Fin dal primo mattino, davanti ai cancelli dello stadio c’è stato un gran via vai di autobus (in tutto ne sono arrivati 250) e persone, guidate da capigruppo con tanto di bandierina con numero. Poi tutti dentro, con le accortezze tipiche dei raduni di massa: «Segnati bene il nostro numero — diceva Maria Criachi di Lucca rivolta al marito — sai mai che con questo delirio di gente ci si perda». Ma Elio, il marito, la rassicurava: «Non ti agitare, abbiamo l’indirizzo dell’albergo, male che vada si prende un taxi».

L'ORGANIZZAZIONE - Niente paura, il servizio d’assistenza era davvero imponente: con gli uscieri ad accogliere i fedeli, scortandoli sin dentro lo stadio. Che per l’occasione era stato diviso in due: la parte riservata ai fedeli italiani, con un palco e un maxischermo e quella per gli spagnoli, con palco ed oratori che parlavano in castigliano. Gli ospiti iberici sono stati sistemati all’ombra della tribuna, «per educazione — spiegava il volontario Francesco Lorusso — arrivano da lontano». Per organizzare l’Assemblea, che ha preso il via ieri e chiuderà i battenti domenica, ci è voluto più di un anno. Il tempo per mobilitare le congregazioni, chiedere l’autorizzazione per il Dall’Ara e pulirlo tutto, da cima a fondo. E allestire due piscine artificiali sul prato dello stadio: serviranno per 170 nuovi fedeli (80 italiani e 90 spagnoli) che domani, muniti di costume, saranno immersi nell’acqua e battezzati. «I volontari hanno tinteggiato i muri, per togliere scritte oscene — sottolineava Carmelo Dipietro, uno degli organizzatori — hanno sostituito i seggiolini rotti e allestito tutto, comprese le fontane per bere e le toilette chimiche». Per sconfiggere l’afa c’era chi s’era portato un ventilatore a pile e chi sfoggiava l’ultimo ritrovato del condizionamento ecologico: un cappellino con la visiera con sopra un piccolo pannello solare, che fa muovere un ventilatore davanti alla faccia. Per mamme e bimbi (numerosissimi) c’era lo spazio infanzia: un’area riservata con scalda-biberon e fasciatoio, e un enorme parcheggio all’ombra (9 file di 6 metri l’una) riservato ai passeggini, insomma un asilo dentro al Dall’Ara. E ancora, lo spazio anziani e disabili. Gruppi di volontari distribuivano acqua gratuitamente, mentre altri passavano con scopa e paletta per pulire tutto. «Quando andremo via lo stadio sarà meglio di prima» diceva orgoglioso Dipietro. E se i 1.143 fedeli bolognesi presenti al termine della prima giornata di Assemblea sono tornati a casa, gli altri si sono trovati albergo prenotato e pagato in anticipo dagli organizzatori. E con il tempo di assaggiare le specialità gastronomiche locali. «Ci hanno suggerito un paio di ristoranti tipici — diceva Luca Baconi, toscano — così assaggerò i veri tortellini».

Tratto da: corrieredibologna.corriere.it/notizie/cronaca/2009/6-agosto-2009/testimoni-geova-oltre-30-mila-dall-ara-16016424024...
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