sacrificio corrisponente o sovrabbondanza della grazia

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pavel43
00lunedì 5 luglio 2010 11:30
Relativamente all'espressione qui riportata dalla TNM

1 Timoteo 2:6
“riscatto corrispondente per tutti”

La Torre di guardia 1-03-08 pag 6 commenta
La vita che Gesù diede in sacrificio fu l’esatto EQUIVALENTE di quello che Adamo perse quando peccò.

Paolo scrive

Romani 5,15
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini.

Romani 5,17
Perchè, se per il fallo di quell'uno la morte ha regnato mediante quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo.




ancora in Romani 5 scrive

[20] La legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma laddove è abbondato il peccato, ha SOVRABBONDATO la grazia,

[21] perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.[]

Non significa che Cristo ci abbia procurato molto di più dei danni fatti da Adamo e che quindi sia riduttivo parlare di compensazione in termini di equivalenza?
barnabino
00lunedì 5 luglio 2010 13:36
Fare un parallelo perfetto tra i due passi non è possibile, perché l'equivalenza è riferita al concetto di sacrificio mentre la sovrabbondanza al concetto di immeritata benignità da parte di Dio, che ha fornito il sacrificio.

Shalom
pavel43
00lunedì 5 luglio 2010 19:12
TNM 14 E la Parola è divenuta carne e ha risieduto fra noi, e abbiamo visto la sua gloria, una gloria tale che appartiene a un figlio unigenito da parte di un padre; ed era pieno di immeritata benignità e verità
…………………………………………..
16 Poiché tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza, sì, immeritata benignità su immeritata benignità. 17 Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, l’immeritata benignità e la verità son venute per mezzo di Gesù Cristo.


Chiamiamola “immeritata benignità su immeritata benignità” ma il concetto non cambia e rimane sempre sovrabbondante per tua stessa ammissione e il mediatore è sempre Gesù Cristo.
barnabino
00lunedì 5 luglio 2010 19:20
Caro Pavel,

Infatti, quando Paolo parla di "sacrificio" parla di equivalenza, mentre quando parla di "grazia" o "immeritata benignità" di sovrabbondanza. Il concetto di grazie e quello di sacrificio riscattatorio, benché collegati, non sono la stessa cosa.

Shalom
pavel43
00mercoledì 7 luglio 2010 13:42

Infatti, quando Paolo parla di "sacrificio" parla di equivalenza, mentre quando parla di "grazia" o "immeritata benignità" di sovrabbondanza. Il concetto di grazie e quello di sacrificio riscattatorio, benché collegati, non sono la stessa cosa.

Shalom


A parte che il termine “equivalenza” sa tanto di contabilità a “partita doppia” ,benché l’etimologia di “riscatto” permetta di intenderlo nell’accezione “riscattare uno schiavo” , accezione comunque non espressa, “riscatto” può essere moralmente “espiazione” che si oppone ad una colpa dove l’uso della bilancia non mi pare appropriato. Che grazia e riscatto siano collegati è vero , meglio dire sono conseguenti come da Romani 5


[1] Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo;

[2] per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.

Una scaturisce dall’altro , entrambe dal medesimo evento
barnabino
00giovedì 8 luglio 2010 00:38
Caro Pavel,


A parte che il termine “equivalenza” sa tanto di contabilità a “partita doppia” ,benché l’etimologia di “riscatto” permetta di intenderlo nell’accezione “riscattare uno schiavo” , accezione comunque non espressa, “riscatto” può essere moralmente “espiazione” che si oppone ad una colpa dove l’uso della bilancia non mi pare appropriato



Tieni conto che l'orizzonte a cui fa riferimento Paolo è quello giuridico, la Legge con i suoi sacrifici di "riscatto" era un documento legale in tutto e per tutto, con valenza giuridica. E in questo ambito che devi leggere le espressioni di Paolo. Il sacrificio che era richiesto per un peccato era "equivalente" alla colpa che doveva coprire.


Che grazia e riscatto siano collegati è vero , meglio dire sono conseguenti come da Romani 5



Questo lo abbiamo già detto, il sacrificio che riscatta il peccato è una provo dell'abbondanza dell'immeritata beninignità di Dio, poiché l'uomo non ha fatto nulla per meritarsi tale sacrificio... anzi: "quando eravamo nemici, fummo riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo" (Romani 5,10).

Ma questo non ha nulla a che vedere con l'equivalenza del sacrificio.

Shalom
@Titti
00lunedì 12 luglio 2010 19:50
Io non vedo differenza tra grazia e prezzo corrispondente. Ma visto discorso, se mi permettete, vorrei chiedere, a cosa secondo voi corrispondeva prezzo legale, quale a pagato Signore? Se era pagato per la vita di Adamo (e tutta discendenza) come ci dicono chiaramente le scritture, perche dite che ne Adamo ne 99 percento di sua discendenza non potranno mai assaggiare un minimo dei benefici che vita di Cristo dovrebbe offrire proprio per Adamo, e suoi figli inocenti nati nel peccato?
barnabino
00lunedì 12 luglio 2010 21:46
Cara Titti,


Io non vedo differenza tra grazia e prezzo corrispondente



Beh, le espressioni sono diverse, quando si parla di "prezzo corrispondente" si fa riferimento alla Legge e alle sue esigenze legali, invece la Grazia è l'effetto di tale sacrificio.


perche dite che ne Adamo ne 99 percento di sua discendenza non potranno mai assaggiare un minimo dei benefici che vita di Cristo dovrebbe offrire proprio per Adamo



I benefici del sacrificio di Cristo sono per il 100% degli esseri umani, ma per "assaggiare" bisogna volerlo, Dio non ci obbliga a beneficiare della sua grazia ma ci lascia esercitare il nostro libero arbitrio, né più né meno che come Adamo.

Shalom

@Titti
00martedì 13 luglio 2010 08:37
Secondo esigenze legali riscatto e stato pagato per Adamo. Perche lui ha sbagliato e noi paghiamo le conseguenze. Ora che e stato ricomprato, noi dovremo ricevere i benefici. Come nessuno ci chiedeva se vogliamo nascere nel peccato, sofrire, morire, cosi nello stesso modo una volta sorgente di umanita, Adamo, e stato, riaquistato da Signore tutti suoi dischendenti devono ricevere quel che ci era tolto prima di nascita, e almeno la possibilita di fare nostra scelta equivalente a quella che aveva Adamo. E cioe in pace e liberi da influenza di peccato e da dittatura del principe di questo mondo.
" Paolo parlava di giustizia, di autocontrollo e del giudizio FUTURO,
( ...)
"avendo in Dio la speranza, che anch' essi condividono, che vi sarà una risurrezione dei morti, tanto dei giusti che degli ingiusti."" (Atti 24:25, 15).
barnabino
00martedì 13 luglio 2010 16:48
Cara Titty,


Adamo, e stato, riaquistato da Signore tutti suoi dischendenti devono ricevere quel che ci era tolto prima di nascita, e almeno la possibilita di fare nostra scelta equivalente a quella che aveva Adamo



Infatti, Dio ci lascia fare quella scelta. Ma sempre di una scelta si tratta: possiamo decidere di sottometterci a Dio o fare di noi stessi Dio, proprio come Adamo. La prima scelta corrisponde alla vita, la seconda alla morte e al peccato.

Dio ci mette la strada della vite e della morte e noi dobbiamo scegliere la vita... ma non è scontato che lo facciamo, poiché gli uomini hanno amato più le tenebre della luce.


E cioe in pace e liberi da influenza di peccato e da dittatura del principe di questo mondo. Paolo parlava di giustizia, di autocontrollo e del giudizio FUTURO



Non abbiamo alcuna ragione di essere perfetti per sottometterci a Dio, né abbiamo bisogno che Satana non esista più per diventare suoi amici. Già ora possiamo rallegrare il cuore di Dio scegliendo la "strada stretta"!

Shalom
(SimonLeBon)
00martedì 13 luglio 2010 23:03
Re:
pavel43, 7/7/2010 1:42 PM:

Infatti,

...


[1] Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo;

[2] per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.

Una scaturisce dall’altro , entrambe dal medesimo evento



In realtà la fede puo' solo giustificare se a priori c'è già stato il sacrificio del Cristo, non puo' succedere il contrario.
Quando Gesu' non aveva ancora offerto il suo sacrificio, infatti, esistevano già uomini di grande fede, ma non vennero salvati nè giustificati per essa, senza il Cristo.

Simon
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