“IL PENSIERO SBAGLIATO AL MOMENTO GIUSTO”
Questo era stato per tutto il tempo l’esatto punto di vista di C. T. Russell. Egli aveva osservato con notevole disgusto le fantastiche predizione di alcuni estremisti fra i Secondi Avventisti, che recarono su di loro e su tutti gli altri sinceri studenti della Bibbia, un inutile biasimo da parte di coloro che non sufficientemente informati non vedevano la differenza. Le loro predizioni si rivelarono false una volta dopo l’altra, ed alcuni gruppi iniziarono a sfaldarsi a causa del ripetuto disappunto.
All’avvicinarsi del 1914 anche noi aspettavamo la fine, ma quando arrivò quella data e non andammo in cielo, cambiarono le cose per noi? Perdemmo di vista la nostra speranza? No! Perché? Bene, questo è il modo in cui C. T. Russell presentò le cose anche se il 1914 stava solo iniziando.
Se in seguito si dovesse dimostrare che la ‘chiesa’ non doveva essere glorificata nell’Ottobre del 1914, ci sentiremo soddisfatti di qualunque cosa possa fare il Signore....
Noi crediamo che la cronologia è una benedizione. Se essa dovesse svegliarci ... all’inizio del mattino più di quanto ci sveglieremmo da soli, esse è un bene ed una cosa buona!. Sono coloro che sono svegli che ricevono le benedizioni.... Se nella Provvidenza del Signore il tempo dovesse venire 25 anni più tardi, allora quella sarebbe la nostra volontà. Ciò non cambierebbe il fatto che il figlio di Dio fu mandato dal Padre e che il Figlio è il salvatore della nostra razza; che Egli morì per i nostri peccati; che Egli sta selezionando la Sua Chiesa alla Sua gloria; e che nell’ordine, la cosa successiva sarà stabilire il Suo glorioso nelle mani di questo Grande Mediatore che...benedirà tutte le famiglie della terra...Se l’Ottobre 1915 dovesse trascorrere e noi ci trovassimo ancora qui e le cose non andassero in modo diverso dal presente, ... dovremmo allora pensare che abbiamo atteso la cosa sbagliata al momento giusto? Il Signore permetterà che questo accada.
Russell non si era sbagliato sui più grandi avvenimenti che dovevano accadere. Egli si accorse che, sia che i singoli membri del ‘piccolo gregge spirituale’ venissero lasciati sulla terra o no, ciò non avrebbe alterato il tempo stabilito per portare la fine dell’ininterrotto dominio delle nazioni. Ecco perché egli enfatizzò, “ora, la cosa successiva secondo l’ordine degli eventi, è stabilire il glorioso Regno nelle mani del glorioso grande Mediatore, il Figlio di Dio, Gesù Cristo”. Egli sapeva che questo sarebbe avvenuto, quando i ‘Tempi dei Gentili’ sarebbero finiti, e questo è ciò che desiderava rimarcare.
Russell non disse senza un buon motivo, nell’Ottobre 1914, “I Tempi dei Gentili sono finiti.” Molti anni prima egli aveva pubblicato delle informazioni che commentavano chiaramente la dichiarazione di Gesù: “Gerusalemme sarà calpestata dai Gentili, fino a quando i Tempi dei Gentili non siano compiuti.” Egli indicò che questo termine, “Tempi dei Gentili”, si applicava al periodo che iniziò quando il Re avrebbe cessato di governare su Israele, tipica nazione Teocratica di Dio e sarebbero finiti con l’instaurazione di Gesù Cristo, il Re di Giustizia, su tutto il mondo.
Egli disse che questo periodo iniziava, l’anno 607 a E.V. e doveva terminare il 1914 E.V. Ecco il modo in cui fu stabilita la cronologia:
Il re Davide primo Re dei giudei d’Israele, si diceva che sedesse “sul trono di Geova". La sua dinastia continuò il regno teocratico fino a quando fu sconfitto, ai giorni di Sedechia, causando la distruzione di Gerusalemme. Questa data sia nella storia secolare che biblica, è calcolata essere il 607 a. E.V. In quel tempo era stato profetizzato che la discendenza teocratica dei re d’Israele si sarebbe interrotta fino a quando sarebbe venuto “colui che ne aveva il diritto”. Visto che Gerusalemme fu conquistata dai re pagani, ciò avrebbe implicato un periodo di dominazione gentile, fino al momento in cui Dio avrebbe instaurato il suo Regno.
Durante la sua prima venuta, Gesù parlò di questi “tempi dei Gentili” , ed indicò che sarebbero terminati al suo ritorno o seconda venuta. Se si fosse potuto stabilire quanto a lungo dovevano durare i “tempi dei Gentili”, allora sarebbe stato possibile sapere con certezza il tempo del ritorno di Cristo e dell’instaurazione del Suo Regno.
Ora, la data del 1914 non è indicata espressamente nella Bibbia. Ma in fatto di date, non lo era nemmeno la data della prima venuta di Cristo, ma ecco che i Giudei lo aspettavano. La durata del periodo riferito come “I Tempi dei Gentili” è indicato solo così nella Bibbia, ma è riferito con un linguaggio simbolico. Predicendo un temporaneo periodo di insanità del conquistatore di Gerusalemme, Nabucodonosor, a causa della sua grande noncuranza del ruolo di Geova, il profeta dice: “Ti daranno da mangiare l’erba come ai tori e su di te passeranno 7 tempi, affinché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano ed Egli lo da a chi vuole.”
Questa profezia si adempì letteralmente su Nabucodonosor, quale simbolo del dominio sulle nazioni. Quando il periodo terminò, gli fu restituito il regno ed egli riconobbe la supremazia di Geova. Questo è il motivo per cui la restaurazione del Regno teocratico nelle mani di Gesù Cristo doveva avvenire alla fine dei “tempi dei Gentili” che terminarono dopo 7 tempi.
La chiave per scoprire la durata di questo periodo è data in Rivelazione 12:6-14, in relazione ad un’altra profezia, sebbene non collegata a questa prima. In quella sono mostrati 1260 giorni, uguali a ‘un tempo, dei tempi e mezzo tempo’. Ciò deve essere visto come ‘un tempo + due tempi + mezzo tempo’, o tre tempi e mezzo, perché un’altra profezia non collegata a questa in Riv. 11:2-3, mostra che 1260 giorni sono 42 mesi che ovviamente sono 3 anni e mezzo di 360 giorni ciascuno. Su questa base, ‘sette tempi’ sarebbero due volte 1260 giorni o 2520 giorni.
Se la profezia di Daniele applicata ai tempi dei Gentili fosse stata letterale, allora 7 tempi sarebbero durati solo 7 anni e sarebbero terminati molto prima del primo avvento di Gesù, ma ecco che come abbiamo visto egli disse che i tempi dei Gentili ancora continuavano. Come si deve allora considerare questo periodo?
In almeno due differenti occasioni, in questioni di giudizio, Geova usò un giorno per rappresentare un anno. Seguendo questa idea 2520 giorni nella profezia diventano 2520 anni nell’adempimento. Se la lunghezza di dominio ininterrotto dei Gentili sulle nazioni della terra doveva essere 2520 anni, allora il periodo sarebbe andato dal 607 a.E.V. al 1914 E.V. Sulla base di questa cronologia, il tempo della seconda presenza di Cristo e l’inizio dell’opera del suo Regno sarebbe stato segretamente atteso al termine del 1914 E.V., e Russell fu pronto ad annunciare confidenzialmente, nell’Ottobre 1914, ‘i tempi dei Gentili sono finiti; i loro re hanno avuto il loro tempo.’