00 01/11/2009 19:46
Re:
(Oreste), 01/11/2009 19.29:

Ti ringrazio EverLastingLife, davvero una bella risposta completa ed esaudiente. Mi piace molto il tuo modo di esporti, complimenti!

Passo alla terza domanda:

l'ostracismo che viene applicato nei confronti dei disassociati non è in netta contraddizione con il puro amore insegnato dall'autentico e genuino Cristianesimo?




Anzitutto non troverai mai il termine 'ostracismo', amatissimo dai nostri oppositori, nella letteratura dei testimoni di Geova; e anche nella Bibbia non viene mai usato in relazione alla pratica della disassociazione. Questo perché lo spirito di questo provvedimento, indubbiamente spiacevole, va esattamente nella direzione dell'amore che proclami.

La disassociazione non è altro che una forma di disciplina, e come tale è parte integrante del vero cristianesimo. Non è in contraddizione con esso, così come una pena detentiva (carcere) o una multa per eccesso di velocità non sono in contraddizione con i principi di uno stato di diritto, e anzi contribuiscono a regolarlo in maniera efficace. Se la direzione di una scuola espellesse un alunno perché violento, sarebbe corretto parlare di 'ostracismo' o di 'violazione dei diritti umani'? Se un adolescente che non ha voglia di studiare venisse per questo disciplinato dai genitori, ad esempio con la sospensione della 'paghetta' o impedendogli di uscire a giocare a pallone con gli amici, potremmo forse dire che tale punizione sia crudele e contraria all'amore?

L'espulsione dei peccatori impenitenti promuove l'amore verso le giuste leggi di Geova, verso la congregazione che ha il diritto di essere spiritualmente protetta dai chiunque si mostri intenzionato a corromperla, e verso il peccatore stesso, che potrebbe esserne indotto a ravvedersi e a tornare nella medesima.

ELL
[Modificato da EverLastingLife 01/11/2009 19:54]