00 02/12/2009 11:35
Leggendo i vari post (specie quelli di Oreste) mi viene una domanda/riflessione:

E' indice di più amore cristiano dire che una persona è stata "consegnata a Satana"? (espressione biblica che si potrebbe ritenere riferita a quella che oggi noi TdG chiamiamo disassociazione)? E chiamare persone ancora suscettibili di pentimento "Progenie di vipere"?

Il punto sta nel fatto che spesso si confonde l'atteggiamento cristiano con un generico irenismo che di biblico non ha proprio nulla (l'atteggiamento, in definitiva, molto New Age che molte confessioni cristiane hanno oggi...).

Io parlo per esperienza personale: sono stato disassociato (ormai sono due anni dalla mia riassociazione) e se parlassi di "ostracismo" nei miei confronti sarei un bell'ipocrita.

Poi, c'è anche da considerare l'atteggiamento del disassociato: io con uno che magari mi calunnia o mi osteggia ossessivamente non è che mi venga così voglia di intrattenere rapporti nè amichevoli, nè di altro genere (credimi, oreste, non vuole essere un riferimento a tuo padre, dato che è mancato e non potrebbe difendersi, e dato che non lo conoscevo e dunque non mi permetto di giudicarne i motivi...)