La distruzione degli ebrei dell'Europa è un evento storico sul quale l'attenzione collettiva è andata soffermandosi e affermandosi, soprattutto in questi ultimi vent'anni.
Non senza difficoltà la coscienza della catastrofe delle deportazioni e dei campi di concentramento tedeschi è divenuta patrimonio del nostro continente. Ma nei lager confluirono, concentrati e internati per i più svariati motivi, persone e categorie di individui deportatevi non solo per ragioni razziali ma anche politiche, religiose, etniche e cosìvia.
Una umanità varia, a tratti disperata, unita dal comune denominatore della violenza subita ma anche delle strategie di sopravvivenza quotidiana che, individualmente e collettivamente, pose in essere dentro i recinti della morte. Chi erano, da dove provenivano, quale fu il destino degli internati? Come funzionava il lager, in quanto istituzione criminale ma anche microuniverso sociale del Novecento?
Quali furono gli elementi di analogia e quelli di differenza tra l'internamento ebraico e quello dei non ebrei? Quali sono le parole chiave dell'esperienza della deportazione nazista? E quali i precedenti storici? Su queste ed altre domande Vercelli dipana con il rigore del saggio storico ma anche con la passione del narratore una riflessione ad ampio raggio, intesa a ricostruire origini, vicende, pratiche e destini dellager e di chi vi fu imprigionato.
Per contatti: roberto.carson@tiscali.it