La dottrina trinitaria, la quale vedrebbe il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo come tre entità distinte ma comprendenti il medesimo Dio, nella cristianità odierna viene considerata il fulcro stesso della fede cristiana. La sua totale accettazione vien considerata di un'importanza tale che, chi non accetta tale insegnamento non viene nemmeno considerato cristiano dai sostenitori della dottrina. Ad esempio i Testimoni di Geova, i quali è risaputo che considerano non scritturale questa dottina, spesso vengono accusati di non esser cristiani. Una prova la troviamo nell'introduzione del libro di Valerio Polidori
I Tetsimoni di Geova e la falsificazione della Bibbia, redatta da Tarcisio Stramare, il quale afferma: “[i Testimoni di Geova] Non sono neppure cristiani, tenuto conto del loro rifiuto della divinità di Cristo e conseguentemente della fede nella santissima Trinità”. Dichiarazioni simili a quella di Stramare si trovano frequentemente nella letteratura anti-TdG.
Ebbene, se quest'insegnamento ha un'importanza tanto rilevante, dovrebbe, come minimo, essere chiaramente espresso nelle Sacre Scritture. Invece è risaputo che le cose non stanno così. Oltre a non apparire completamente la parola "Trinità" nell'intera Bibbia, non vi è nemmeno traccia di un'esplicita o implicita dichiarazione che lasci intendere questo concetto. Secondo il teologo Mancuso "molte cose tra dogmi, liturgia, sacramenti, norme morali, struttura ecclesiale, oggi sono parte del patrimonio cattolico, ma nel Nuovo Tetsamento non figurano: ad esempio la Trinità." -
Focus n. 197, marzo 2009, pag 70. Quindi anche eminenti studiosi cattolici ammettono l'assenza del concetto trinitrio nelle Scritture. Un altro notevole esempio lo troviamo nel libro "All'alba del Cristianesimo" di Marie-Emile Boismard, domenicano e noto biblista a livello mondiale. Alla pag 134 del suo volume scrive: "Secondo il vangelo di Marco, che riflette la predicazione primitiva, Gesù non è Dio ma un uomo. Lui stesso rifiuta il titolo di Dio (10,17-18) e riconosce la limitatezza della sua conoscenza del progetto che Dio ha sul mondo (13,32)." Quindi è chiaro che nella Bibbia non vi è traccia di trinità. Ma allora da dove viene questa dottrina così nota e importante secondo il moderno cristianesimo?
Il sincretismo può essere considerata qualsiasi tendenza a conciliare elementi culturali, filosofici o religiosi eterogenei appartenenti a due o più culture o dottrine diverse. Il cristianesimo, sin dalle sue origini e durante il trascorrere dei secoli ha subito parecchi sincretismi derivanti dalla cultura pagana. E' proprio in questo fenomeno che vanno ricercate le origini della dottrina trinitaria. Secondo un noto archeologo, il Prof. David Rohl: “L’idea di una trinità, anche se comune a molte religioni del mondo antico, non faceva parte della teologia di Israele e divenne un concetto cristiano soltanto con la diffusione del vangelo in un mondo pagano in cui il principio di una sacra famiglia era diffuso e consolidato.” - La Genesi aveva ragione, Piemme, 2000, pag. 235.
Alla luce di quanto considerato, una riflessione che mi viene da fare è la seguente: I TdG non vengono considerati cristiani da molti esponenti religiosi per il loro rifiuto nell'accettare il dogma trinitario, ma in ultima analisi, considerando i fatti che ruotano intorno a questa dottina, si possono davvero considerare cristiani coloro che credono in questo insegnamento, del tutto antiscritturistico e con chiari riferimenti al paganesimo?
Lascio ai lettori le proprie conclusioni.
[Modificato da Roberto Carson 11/06/2009 20:16]
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