00 05/07/2009 18:23
Gentil Professore,
innanzitutto mi permetta di ringraziarla per il suo significativo intervento.
Vorrei fare alcune precisazioni. Lei scrive:


L’intervento del dr. Polizzi riprende una serie di ben note argomentazioni apologetiche del passato, sulle quali i cristiani di ogni confessione si sono in qualche modo adagiati per molti decenni, soprattutto nella prima metà del Novecento. In pratica, ad un certo punto, essi hanno accettato (dovuto accettare!) molti elementi della immagine della natura costruita dalla scienza ‘atea’ e li hanno adattati al racconto biblico, con la pretesa che questo ne risultasse confermato nelle linee generali. Con evidente opportunismo, hanno lasciato perdere le precedenti argomentazioni a sostegno del creazionismo letterale, oramai indifendibili, e si sono lanciati ad attaccare i punti ‘deboli’ dell’evoluzionismo, ovvero si sono messi a speculare sulla presunta insufficienza delle spiegazioni ‘mterialistiche’.



Questo non è il caso dei Testimoni di Geova.
E' vero che nella cristianità odierna, in primis nel cattolicesimo, si è cercato di adattare le teorie evoluzioniste al concetto creazionista, creando una dottrina che propone una simbiosi delle due ideologie. Una sorta di sincretismo tra ateismo evoluzionista e cristianesimo creazionista in cui si è cercato di spiegere che Dio avrebbe si creato la vita, ma guidando il processo evolutivo.
I TdG prendono completamente le distanze da tale tesi e si attengono alla descrizione creazionista contenuta in quella che essi considerano la pura rivelazione divina, ossia la Bibbia.
I TdG si discostano ideologicamente anche dai creazionisti fondamentalisti che interpretano la Genesi con una sorta di letterarietà forzata, cercano invece di dare il giusto intendimento alla narrazione biblica non sottovalutando nemmeno l'osservazione scientifica obiettiva.



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