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Il movimento dell’Intelligent Design è tre cose: un programma di ricerca scientifica per indagare gli effetti di cause intelligenti, un movimento intellettuale che mette in dubbio le teorie naturaliste sull’evoluzione, e un modo per comprendere l’operato divino. Sebbene il movimento, ormai in rapida evoluzione, stia ottenendo un notevole sostegno popolare, molti scienziati e teologi rimangono scettici riguardo ai suoi meriti. Gli scienziati si preoccupano del fatto che possa trattarsi solo di cattiva scienza (solo un creazionismo camuffato), e i teologi si preoccupano del fatto che possa trattarsi solo di cattiva teologia (che fraintenda l’operato divino). In questo libro William Dembski si occupa proprio di questi dubbi, e dimostra in maniera brillante che l’Intelligent Design è in grado di rappresentare un importante punto di collegamento fra scienza e teologia.
Nei vari capitoli vengono trattati in maniera inovativa e convincente questioni come l'individuazione dell'azione dvina nella natura, la necessità di riconsiderare l'importanza dei miracoli, e il tramonto della teologia naturale britannica, con le sue questioni ancora irrisolte. William Dembski riesce a mettere in dubbio l'egemonia del naturalismo, e a reintegrare il progetto all'interno della scienza, domostrando come l'Intelligent Design possa essere sviluppato come teoria dell'informazione.

“Dembski ha le carte in regola per introdurci all’Intelligent Design. Quella che avete tra le mani è una piccola summula, una perla preziosa che finalmente arriva anche in lingua italiana. Nessuno potrà più sbagliare obiettivo, nessuno, se non con poca dose di buona fede, potrà più fingere di sapere cosa l’Intelligent Design sia”
(dall’introduzione all’edizione italiana, Marco Respinti)



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