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Scoperti nel 1947 nelle grotte di cui sono costellate le rive del Mar Morto, a Qumran, e raccolti poi sistematica­mente a partire dal 1949, questi celebri manoscritti non hanno mai cessato di suscitare dibattiti e sollevare interroga­tivi. Chi è il loro autore? Qual è il loro vero significato? Perché furono scritti? Che importanza hanno dal punto di vista religioso? Fanno parte dell' ebrai­smo ortodosso o forniscono una chiave per capire le origini del cristianesimo? Stephen Hodge, autore di questo volu­me, riesce a districarsi nel groviglio delle opinioni discordanti per darci fi­nalmente la prima opera, chiara e com­pleta, che consente di capire fino in fondo questa straordinaria scoperta ar­cheologica.
Hodge analizza le teorie dei maggiori esperti dei manoscritti, mettendone in rilievo gli aspetti più convincenti e gli eventuali punti deboli. Esamina il la­voro dei maggiori studiosi dell' argo­mento, cristiani ed ebrei, come Geza Vermes, Robert Eisenmann, Lawrence Schiffrnan e Norman Golb, sofferman­dosi sulle loro ricerche più recenti. Ne risulta un libro di grande valore, scrit­to con un linguaggio chiaro ed esau­riente, indispensabile per capire il si­gnificato e l'importanza di questa sconcertante scoperta archeologica.



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