00 30/06/2009 11:38
Carissimo ortodox, abbiamo così stabilito una cosa fondamentale: il nostro è e resterà solo un ragionamento sulla base degli elementi a nostra disposizione, per tracciare l'identità dell'Iddio della Bibbia, quanto più verosimile alle indicazioni da Lui stesso trasmesseci. Resta cmq il fatto che alla fine, Dio è Dio per la sua trascendenza, e ne io ne te ne chiunque altri potrà mai svelarLo interamente.

Ma, cominciamo con l'analisi di alcuni dei passi biblici ai quali abbiamo già fatto riferimento.

Nel tuo ultimo post, menzioni due bellissime scritture legate al prologo giovanneo:

"E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre." (Giov 1,14)
"Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere." (Giov 1,18)



Con riferimento a queste scritture, sostieni poi quanto segue:


Del resto l'Incarnazione di Gesù servì anche a questo: essendo egli contemporaneamente vero Dio e vero Uomo realizzò il tramite perfetto fra umano e divino.



Sulla base delle scritture da te citate, da dove evinci che il Cristo incarnato era contemporaneamente vero Dio e vero Uomo?

[Modificato da Walter.Simoni 05/07/2009 14:16]
Walter Simoni

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