(Oreste), 30/10/2009 20.16:
Oltre a queste motivazioni, non esiste alcuna prova biblica che attesti che i primi cristiani usassero festeggiare il proprio genetliaco, e le uniche occasioni in cui se ne parla nella Bibbia, ne parla in tono negativo.
Viceversa, non esistono prove bibliche che condannino esplicitamente le feste di compleanno. O mi sbaglio?
No, non sbagli. Almeno non ne ho lette
nella bibbia.
Esistono però dei "principi", che talvolta
sono superiori alle leggi stesse, mediante i quali un cristiano può comprendere quale sia la condotta da tenere in queste circostanze. Il punto di vista di Dio riguardo a una persona, lo esprime bene L'Ecclesiaste.
(Ecclesiaste 7:1-2) 7 Un nome è meglio che il buon olio, e il giorno della morte che il giorno della nascita. 2 È meglio andare alla casa del lutto che andare alla casa del banchetto, perché quella è la fine di tutto il genere umano; e chi è in vita [lo] dovrebbe prendere a cuore...
Chi non si cura del punto di vista di Dio riguardo alla sua persona, dà maggiore risalto al fatto che essa "
E'" e non a cosa essa "
E' stata".
Certo, la nascita di un figlio è occasione di grande gioia! Questa occasione, è sempre poi "gioisa"?
Un uomo come Hitler (faccio un esempio) fu certamente gioioso per i suo genitori il giorno che egli nacque. Con la stessa gioia ne festeggerebbero un suo compleanno, mentre emana l'ordine di sterminare milioni di vite innocenti, solo perché di religione o di diversa nazionalità?
Io non lo farei certamente con "gioia"!
Ok, prendiamo un uomo giusto, come appunto Giuseppe, che seppe pure perdonare i suoi fratelli. In tale occasione, non sarebbe "gioso" festeggiarne il suo compleanno?
Forse, sì; quanto meno sarebbe più gioioso.
Ma "
Giuseppe" lo avrebbe gradito?
Una sua prima esperienza con questa carnale usanza non mi pare che fu piacevole...
(Genesi 40:20-23) 20 Ora avvenne che il terzo giorno era il compleanno di Faraone, ed egli faceva un banchetto per tutti i suoi servitori e alzava la testa del capo dei coppieri e la testa del capo dei panettieri in mezzo ai suoi servitori. 21 Pertanto ristabilì il capo dei coppieri nel suo ufficio di coppiere, ed egli continuò a porgere il calice in mano a Faraone. 22 Ma appese il capo dei panettieri, proprio come Giuseppe ne aveva loro dato l’interpretazione. 23 Comunque, il capo dei coppieri non si ricordò di Giuseppe e continuò a dimenticarlo.
Mentre si onora una persona attribuendole pregi che non ha realmente maturati, ad esempio, anche se ne incoraggia l'avido desiderio di "compensi" che spesso
non rispecchiano una condotta critiana o amorevole.
(Matteo 14:6-11) ...Ma quando si celebrava il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade ballò alla [festa] e piacque tanto a Erode 7 che egli promise con un giuramento di darle qualunque cosa avesse chiesto. 8 Quindi essa, dietro istigazione di sua madre, disse: “Dammi qui su un piatto la testa di Giovanni il Battista”. 9 Benché se ne rattristasse, il re, per riguardo verso i suoi giuramenti e verso quelli che giacevano con lui, comandò che [le] fosse data; 10 e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. 11 E la sua testa fu portata su un piatto e data alla fanciulla, ed essa la portò a sua madre...
Che occasione gioiosa! Non trovi?
Non confondiamo una "ricorrenza", come il ricordare quando ci si è sposati, quando ci si è dedicati, quando si è generato un figlio (la ricorrenza la ricorda il genitore, non il figlio che verebbe in tal caso, forse indebitamente, "onorato"). In tali occasioni si possono rafforzare quei vincoli che magari già sono stati piacevoli durante un intero anno, o migliorarli se non lo fossero stati. Tale azione riguarderebbe l'anno che si sta vivendo, non il fatto che "Esso, la persona" nacque! (come è stato ricordato: "non nacque un dio").
Il "principio", pertanto, è che come cristiani preferiamo gioire per la buona condotta di un nostro figlio, ricordarlo come una brava persona che sappia amare il prossimo come se stesso, che ami Geova come pure noi lo amiamo. Questo lo possiamo fare in ogni momento della notra vita e in quella di notro figlio. Sono sempre occasioni gioiose!
Non festeggiamo quindi chi "compie gli anni" (la persona), ma ricordiamo sempre con piacere tutti coloro che servono Geova con cuore completo e sincero. Questo è il punto.
Questo punto non serve che sia scritto perché sia osservato.
con rispetto, Giuseppe.