Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Testimoni di Geova: Storia, Sociologia, Teologia

Canone Ebraico delle Scritture

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Topsy
    Post: 200
    Sesso: Femminile
    00 17/07/2009 02:30
    Come promesso inoltro alcune riferimenti al canone ebraico delle Scritture che vengono tradizionalmente suddivise in tre blocchi: Legge-Profeti-Scritti. Presso l'ebraismo, i profeti si differenziano gli uni dagli altri a seconda della prossimità a Dio e del loro rango nell'ambito della profezia. Ciò spiega perchè Torah, Nevim e Ketuvim, costituiscono tre blocchi di libri con tre livelli livelli profetici diversi che li ispirano: un livello profetico superiore - un livello profetico inferiore - un livello di spirito Santità; tripartizione da cui dipendederà la maggiore o minore autorità/autorevolezzaa dello scritto.


    I tre gruppi delle Scritture Ebraiche non sono dotate tutte della medesima autorità poiché si ritiene (e riteneva) che la Legge di Mosè scaturisse dal livello più alto di profezia, rispetto ai Profeti e agli Scritti. In parole povere, Mosè sul Monte Sinai profetò in uno stato cosciente e consapevole.

    La Tradizione, sottolinea costantemente che, la percezione di Mosè non fu come quella dei Patriarchi che lo hanno preceduto, ne come quella dei Profeti che lo hanno seguito, ma ben maggiore rispetto a tutti loro. Il livello profetico raggiunto da Mosè non ebbe eguali: “Non sorse più profeta in Israele come Mosè, che conobbe il Signore faccia a faccia” (Deut. 34,10), e la sua autorità è posta molto al di sopra della normale profezia.


    "Ascoltate con attenzione le mie parole: se tra voi c'è un mio profeta,io mi faccio conoscere a lui in visioni, gli parlo per mezzo di sogni.Ma è diverso per Mosè, mio servo. Egli ha autorità su tutta la mia casa. Io gli parlo direttamente in un linguaggio chiaro,senza enigmi.Egli mi vede apparire davanti a sé". (Numeri 12, 6-8)


    Il secondo blocco della Bibbia Ebraica è composta appunto dai Nevim( Profeti). Il loro contenuto è stato trasmesso da Dio attraverso "sogni o visioni", ed è per questo motivo che la profezia di solito è espresso simbolicamente. Il messaggio viene trascritto dai profeti(o dalla loro scuola) attraverso lo stile e la formulazione che caretterizza ciascuno di essi. A volte essi profetizzano mediante metafore, o vedono raffigurazioni allegoriche che vanno interpretate. Di alcune, essi riescono a dare una spiegazione, di altre è un angelo che soccorre il profeta facendogli conoscere l'interpretazione. Non è raro che le visioni profetiche appaiono nebulose, problematiche o addirittura oscure nella loro formulazione.
    Ciò era accettato sulla base di una credenza largamente diffusa all'epoca del II Tempio, ovvero quella secondo cui lo spirito di profezia fosse andato scemando sino a cessare definitivamente,a differenza del "ruach ha kodesh", letteralmente "spirito di santità", che caratterizza il terzo blocco della Bibbia Ebraica, ovvero gli Scritti.

    Il "ruach ha kodesh" è un livello al di sotto della profezia, e da questa influenzata, hanno continuato comporre le loro opere i rabbini dopo la distruzione del Tempio nel 70. d.C. Potremo considerlarla una sorta di "intuizione" che guida l'autore nella composizione del suo scritto( così i Salmi, Lamentazioni, ect...). Non gli viene comunicato un messaggio attraverso "sogni o visioni", tuttavia la sua saggezza lo rende idoneo a ricevere una sorta di "illuminazione" su questioni di Torah e della vita in generale.


    [Modificato da Topsy 17/07/2009 02:47]
  • OFFLINE
    (SimonLeBon)
    Post: 861
    Città: PINEROLO
    Età: 53
    Sesso: Maschile
    00 21/07/2009 05:55
    Re:
    Topsy, 7/17/2009 2:30 AM:



    ...

    Il "ruach ha kodesh" è un livello al di sotto della profezia, e da questa influenzata, hanno continuato comporre le loro opere i rabbini dopo la distruzione del Tempio nel 70. d.C. Potremo considerlarla una sorta di "intuizione" che guida l'autore nella composizione del suo scritto( così i Salmi, Lamentazioni, ect...). Non gli viene comunicato un messaggio attraverso "sogni o visioni", tuttavia la sua saggezza lo rende idoneo a ricevere una sorta di "illuminazione" su questioni di Torah e della vita in generale.



    Di quale "spirito" si parla in Numeri 11,25?
    Di quale invece in Giudici 14,19 e in 1. Sam. 10,10?

    Ci sono differenze?

    Simon
    [Modificato da Roberto Carson 03/10/2009 11:18]