00 24/07/2009 16:38
Se vi interessa il tema suggerisco questo libro molto interessante e direi abbastanza obiettivo:



Paul Veyne, Quando l'Europa è diventata cristiana (312-394), Garzanti

"Ci vorrà un secolo e mezzo perché la conversione di OCstantino porti la maggioranza degli abitanti dell'impero a diventare cristiani. L'impero si riempie di chiese cristiane e le gerarchie cristiane assumono un grande potere nella gestione della società. Ma più che di una cristianizzazione dell'impero, a Veyne appare più come una trasformazione della cristianità. L'aristocrazia si fa progressivamente cristiana, così come il popolo: se in passato era normale essere pagani, nel tempo diventa normale essere cristiani. Le convenzioni contano più delle conversioni. E il cristianesimo assume alcuni dei connotati del paganesimo, come il culto dei santi le cui effigi prendono il posto di quelle degli dèi nel territorio, o come la relazione con la divinità che diventa un essere al quale chiedere protezioni e favori per quanto attiene ai problemi della vita quotidiana.

Ma questa nuova divinità resta più esigente di quelle leggere e olimpiche del paganesimo. La Chiesta diventa un protagonista attivo della storia e delle scelte collettive. Ci vorranno secoli perché la dinamica storica porti le gerarchie della chiesa ad assumere più importanza nella gestione del potere temporale. E questo andrà di pari passo con la trasformazione della relazione con l'impero che si trasformerà: da separazione strutturale a confronto sistematico.

Con la sua scelta, Costantino ha cambiato l'impero. Ma ha cambiato, forse soprattutto, il cristianesimo"

Shalom
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