00 30/07/2009 01:51
Re:
Cari amici (posso permettermi il termine?)

dice Barnabino

In alcuni casi, dipende dalla costruzione del periodo greco, un verbo presente può indicare un'azione iniziata nel passato e continuata nel presente

ovvero ciò che avevo già detto l'aspetto durativo dell'azione.

L'indicare un'azione iniziata nel passato non fornisce all'azione espressa uno status temporale di passato, ma indica solo che l'azione presente ha avuto inizio prima;
capisco che è difficile comprendere il concetto, specialmente la differenza aspetto/tempo, per i parlanti di una lingua come l'italiano in cui questa distinzione si è conformata all'interno di una classificazione verbale che presuppone, ovviamente l'aspettualità, ma la imbraca all'interno di una consecutio temporum rigida, per cui ad essere importante è la categoria del tempo. In greco la categoria aspettuale è, invece, molto importante e determina l'uso di tempi e modi in una maniera del tutto peculiare (tant' è che per i ginnasiali è problematico entrare nell'ottica del greco e crea non pochi problemi per lo studio della lingua): in greco tempo e modo si intersecano. Tale è il senso della pagine linkate da Barnabino e amedeo.modigliani. Wallace con "improbabile ma non impossibile" si riferisce, come ha detto Barnabino, alla possibilità di considerare EIMI come presente storico, il che è, in questo passo, appunto "improbabile".

Posto questo, ritengo che quanto detto fino ad adesso possa non avere niente a che vedere con il passo di cui stiamo parlando, dal momento che il discorso di Gesù ( e la suo espressione linguistica) è volto a richiamare, in chi lo ascoltava, Esodo 3, 14: la grammatica viene quindi forzata per creare l'aggancio con una espressione linguistica evocativa per gli ascoltatori. E' ovvio che una traduzione letterale suona del tutto sgrammaticata in italiano e che, per qto ricordato sopra sul sistema verbale italiano e dato che l'evocazione puntulale di Esodo in traduzione non si può rendere, si è portati a scegliere una traduzione più grammaticale ma più traditrice del testo tradotto.

Keres Arentika