Caro Pavel,
Altri passi fra cui l’Ebrei 1,3 mi porta a pensare che quel morphè abbia una consistenza assimilabile alla concezione di Aristotele, è ininfluente se Paolo non lo conosce direttmente, anche se l’ipotesi non è peregrina
A parte che non siamo certi che l'autore di Ebrei sia Paolo, ma dova in Ebrei si usa la parola
morphè in senso aristotelico o si fa riferiamento alla teoria teoria ileromorfica? Quali autori vedrebbero in Eb 1,3 un'influenza aristotelica?
ma ritengo che il passaggio in un contesto di altri simili dia consistenza al termine in questione
Ripeto: da quali altri passi possiamo evincere un uso aristotelico di morphè o comunque un'adesione di Paolo alla teoria ileromorfica? Non è che sia proprio vicina all'antropologia giudaica...
Niente male come battuta
La vera battuta è la tua, che inspiegabilmente cerchi di attribuire un significato inusuale a morphè ignorando quello più comune, ti chiedo: perché?
Cosa ci sarebbe che non va nel significato più comune di morphè da scartarlo a priori?
Shalom
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