00 31/07/2009 00:50
Caro Pavel,


Altri passi fra cui l’Ebrei 1,3 mi porta a pensare che quel morphè abbia una consistenza assimilabile alla concezione di Aristotele, è ininfluente se Paolo non lo conosce direttmente, anche se l’ipotesi non è peregrina



A parte che non siamo certi che l'autore di Ebrei sia Paolo, ma dova in Ebrei si usa la parola morphè in senso aristotelico o si fa riferiamento alla teoria teoria ileromorfica? Quali autori vedrebbero in Eb 1,3 un'influenza aristotelica? [SM=g27994]


ma ritengo che il passaggio in un contesto di altri simili dia consistenza al termine in questione



Ripeto: da quali altri passi possiamo evincere un uso aristotelico di morphè o comunque un'adesione di Paolo alla teoria ileromorfica? Non è che sia proprio vicina all'antropologia giudaica...


Niente male come battuta



La vera battuta è la tua, che inspiegabilmente cerchi di attribuire un significato inusuale a morphè ignorando quello più comune, ti chiedo: perché? Cosa ci sarebbe che non va nel significato più comune di morphè da scartarlo a priori?

Shalom


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