00 31/07/2009 17:16


A parte che non siamo certi che l'autore di Ebrei sia Paolo, ma dova in Ebrei si usa la parola morphè in senso aristotelico o si fa riferiamento alla teoria teoria ileromorfica? Quali autori vedrebbero in Eb 1,3 un'influenza aristotelica?


Ebrei 1,3
"Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola"

Infatti non c’è, ma colui che sostiene tutto con la potenza della sua parola è padrone dell’esistenza, prerogativa esclusiva di Dio, se l’autore di Filippesi è lo stesso, ma non ha importanza, non poteva utilizzare morphè in maniera riduttiva rispetto a quanto attribuisce al Figlio in Ebrei. Aristotele rimane un’ipotesi che ci può aiutare dal punto di vista logico ma rimane ininfluente






Ripeto: da quali altri passi possiamo evincere un uso aristotelico di morphè o comunque un'adesione di Paolo alla teoria ileromorfica? Non è che sia proprio vicina all'antropologia giudaica...



Altri passi possono esere utilizzati nello stesso senso



La vera battuta è la tua, che inspiegabilmente cerchi di attribuire un significato inusuale a morphè ignorando quello più comune, ti chiedo: perché? Cosa ci sarebbe che non va nel significato più comune di morphè da scartarlo a priori?


Come puoi leggere sopra non scarto a priori cerco di dare a morphe quella consistenza derivata da altri significativi passi cristologici