00 31/07/2009 18:05
Caro Pavel,


Ebrei 1,3
"Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola"

Infatti non c’è, ma colui che sostiene tutto con la potenza della sua parola è padrone dell’esistenza, prerogativa esclusiva di Dio, se l’autore di Filippesi è lo stesso, ma non ha importanza, non poteva utilizzare morphè in maniera riduttiva rispetto a quanto attribuisce al Figlio in Ebrei. Aristotele rimane un’ipotesi che ci può aiutare dal punto di vista logico ma rimane ininfluente



Si, ma non capisco dove Ebrei usi la parola morphè nel senso di natura. Anche ammesso questo passo poi sostenga che Gesù possiede una prerogativa divina (e la cosa è alquanto controversa) questo non giustifica che possiamo usare una parola, in un altro testo, con un significato che non ha mai posseduto!

Non è che in Filippesi morphè è usata in modo "riduttivo" è che morphè ha proprio quel significato, non possiamo ampliarlo a piacimento in base all'esegesi (discutibile) di un altro passo.

Shalom

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