00 30/07/2009 17:25
morf» (morfê)
forse dalla radice di mšroj (tramite l'idea di adattamento di parti)
TDNT - 4: 742,607
Numero Strong: G3444
sostantivo femminile
1) la forma con cui una persona o cosa colpisce la vista
2) aspetto esteriore

morfÍ: dat. sing.
morf¾n: acc. sing.
formare: 2
modo: 1
Totale: 3

3444
μορφή (morphḗ)
+ Etymology:
- Definition: shape; figuratively, nature

Nel Nuovo Testamento il termine μορφή è usato solo due volte (Filippesi 2,6 e Marco 16,12), mentre nell'Antico Testamento compare varie volte nella Settanta (ad esempio: Giudici 8,18; Giobbe 4,16; Isaia 44,13; Daniele 3,19). Il senso è "aspetto, portamento, aspetto esteriore, espressione, apparenza, forma, forma visibile".

Si noti che Filippesi 2,6 usa μορφή in senso di natura, anche se per natura o essenza ci si sarebbero aspettati i termini greci ουσια (ousia) o φυσισ (fusis). Il fatto che μορφή non indichi solo la forma esteriore ma anche la sostanza è comunque confermato da Colossesi 2,9 (in lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità). In alcuni classici greci il termine μορφή è poi talvolta usato anche nel senso di "natura o essenza" e può talora significare anche "bellezza, splendore e leggiadria".

Hanno interpretato il termine "morfé" come "sostanza o natura" anche alcuni Padri greci come Basilio, Gregorio di Nissa, Cirillo Alessandrino, Giovanni Crisostomo e Giovanni Damasceno.

Nel Nuovo Testamento ισον θεω si trova poi in Giovanni 5,18 dove è detto che "Gesù chiamava Dio suo Padre facendosi uguale a Dio": il termine ισον indica infatti inequivocabilmente uguaglianza ed equivalenza. La traduzione letterale di ισα potrebbe essere "ugualmente". Viene infatti qui usata la costruzione avverbiale neutra ισα invece di ισον per dare maggiore enfasi alla frase e per sottolineare l’uguaglianza del Figlio con Padre (per natura, rango, trattamento ed attributi). Come in Luca 6,34 e in Apocalisse 21,16 ισα non ha alcuna valenza riduttiva e può legittimamente tradursi con “uguale”. [1]
Può esserci d’aiuto
Ebrei 1,3
Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli,

Non solo il Figlio riproduce nella sua persona l'essenza del Padre, ma egli dopo essere stato l'Agente di lui nella creazione, lo è ancora nella conservazione; sostenere tutte le cose significa il mantenerle in esistenza, quindi essere padroni dell’esistenza , proprietà riferibile solo a Dio.