00 18/09/2009 00:16

Quello che segue mi sembra una valida base scritturale

Filippesi 2,8
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.

considerata al tempo la più ignominiosa fra le morti

Galati 6,14
Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo



Caro Pavel,
il sacrificio di Gesù era qualcosa di necessario per la salvezza dell'umanità ubbidiente, egli assolse tale incarico in quanto si sentì in dovere di farlo per amore verso gli uomini e verso Dio.
Ma quello che conta è che tale sacrificio aveva uno scopo, era necessario. Gesù soffrì e morì non per eseguire una qualche forma di penitenza, ma per riscattare gli esseri umani.

Invece la pratica dell'abiezione non ha uno scopo pratico, si mortifica il proprio corpo, la propria dignità senza nessun beneficio per nessuno.
Lo scopo dovrebbe essere unicamente devozionale. Ma dove, nelle Scritture, Dio richiede una cosa del genere?



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