00 18/09/2009 11:29
DHE DIRE?

Sono amareggiato e fortemente preoccupato per i discorsi che sono fatti in questo argomento del forum.

Datemi del bigotto, datemi di mente chiusa, datemi pure dell'imbecille, ma continuo ad essere preoccupato per voi (mi riferisco ai fratelli attualmente attivi che eventualemnte partecipassero con tali idee a questo argomento.

L'argomento è:
Commemorazione: chi dovrebbe prendere gli emblemi?

discussioni come queste, però, non sono discussioni, ma sono solo dei pericolosi input a far fare ad altri ciò che è il desiderio o il punto di vita di un altro. un esempio:

Geova e Gesù non si offenderebbero io credo se, spinto dall'amore e dall'apprezzamento, un discepolo volesse partecipare agli emblemi pur non avendo la chiamata celeste..

"spinto dall'amore e dall'apprezzamento" un discepolo non pensa a prendere gli "emblemi" ma a "servire" Geova suo Dio con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima, con tutta la sua mente e con tutte le sue forze. Impegnandosi nella misura che le circostanze glielo consentano di "Annunciare il regno" e "Insegnare tutte le cose che Gesù ci ha comandate".

E' anche stato detto.
me lo sento ripetere quasi quotidianamente da mio cognato che è un fervente cattolico

Ebbene, per me, se qualcuno sente una nostalgica mancanza di usanze una volta genuinamente eseguite con fervore, sia libero di continuare a farlo, ma nel giusto ambiente, quello cattolico o di altre fedi che siano.

Di questa affermazione invece sarei preoccupato, per quanto mi sforzi di cercare di capirla.

Complimenti Esperidia, la tua è davvero un'ottima riflessione.

Poi come risposta ad una mia iniziale preoccupazione, senza minimamente aver preso in considerazione della scralità dell'argomento del quale stavano parlando è stato commentato (nel post):

Come dicevo rispondendo a Monseppe penso che prima o poi verrà il giorno in cui l'assunzione di pane e vino durante la commemorazione non sarà necessariamente interpretata come sintomo di chiamata celeste. A mio modesto parere gli emblemi potrebbero senza problemi essere consumati da tutti i battezzati.

Affermazioni fatte gratuitamente, senza il minimo sostegno né delle scritture, né del punto di vista teocratico o senza l aminima preoccupazione di quanto ciò potrebbe recare causa di inciampo a fratelli forse spiritualmente meno forti di altri.

Infine, per colmare la misura e denotare una pericolosa tendenza innescata da come viene svolta questa discussione, è anche stato detto:

Visto che queste paranoie non si riesce proprio a risolverle io gradirei che si introducesse il libero accesso agli emblemi per tutti (almeno al pane come in Chiesa ) perché tutti beneficiamo del sacrificio di Cristo in qualche modo e gli unti in modo completo. Penso che la cosa non cozzi con nessun principio biblico e verrebbe accolta con uno scroscio di applausi.

gli applausi ci sarebbero certamente, ma non sarebbero dei fratelli, ma di demoni che gioiscono di fronte a tanta mancanza di maturità o di conoscenza riguardo a cosa significhino Unzione e Commemorazione.

Sono tremendamente amareggiato. Troppo tremendamente amareggiato.

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Il patto che Geova fece con Abraamo (il patto della circoncisione) fu tra Geova e i discendenti di Abraamo, il popolo Ebraico.

E' stato detto che Geova non si offenderebbe se fossero introdotte le altre pecore (i non unti) alla partecipazione degli emblemi. Lascio a Geova stesso la risposta.

(Ezechiele 44:6-8) ...E devi dire a Ribellione, alla casa d’Israele: ‘Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: “Questo è abbastanza da parte vostra a causa di tutte le vostre cose detestabili, o casa d’Israele, 7 quando introducete stranieri incirconcisi di cuore e incirconcisi di carne, affinché siano nel mio santuario in modo da profanarlo, perfino la mia casa; quando presentate il mio pane, grasso e sangue, mentre continuano a infrangere il mio patto a causa di tutte le vostre cose detestabili. 8 Né avete avuto cura dell’obbligo delle mie cose sante, né ponevate [altri] ad aver cura del mio obbligo nel mio santuario per voi stessi”’.

La partecipazione agli emblemi, pendendo il pane e bevendo il vino, è un segno esteriore comanda da Gesù stesso ai suoi apostoli e per gli unti, legato al loro "personale" patto stipulato da Geova che li ha "comprati" come primizie a cristo Gesù, suo figlio, per essere re e sacerdoti nel suo regno.

E' similiabile alla circoncisione. Mentre le "altre pecore" beneficiano come dei residenti forestieri presenziando a tale manifestazione relativa al patto stipulato fra Cristo Gesù e gli unti "soltanto".

(Deuteronomio 10:14-19) ...Ecco, a Geova tuo Dio appartengono i cieli, sì, i cieli dei cieli, la terra e tutto ciò che è in essa. 15 Solo ai tuoi antenati Geova mostrò attaccamento in modo da amarli, così che scelse la loro progenie dopo di loro, sì, voi, fra tutti i popoli, come in questo giorno. 16 E dovete circoncidere il prepuzio del vostro cuore e non indurire più il vostro collo. 17 Poiché Geova vostro Dio è l’Iddio degli dèi e il Signore dei signori, l’Iddio grande, potente e tremendo, che non tratta nessuno con parzialità né accetta regalo, 18 eseguendo il giudizio per l’orfano di padre e per la vedova ed amando il residente forestiero in modo da dargli pane e mantello. 19 Anche voi dovete amare il residente forestiero, poiché diveniste residenti forestieri nel paese d’Egitto.

(Giosuè 8:35) ...Non ci fu parola di tutto ciò che Mosè aveva comandato che Giosuè non leggesse ad alta voce di fronte a tutta la congregazione d’Israele, insieme alle donne e ai piccoli e ai residenti forestieri che camminavano in mezzo a loro.

Come residenti forestieri, siamo per l'Israele di Dio una classe che di buon grado si pone al sevizio dei "figli di Dio", coloro che hanno con Gesù e con Geova un "patto per un regno".

(2 Cronache 2:17-18) 17 Salomone fece quindi il conto di tutti gli uomini che erano residenti forestieri, i quali erano nel paese d’Israele, dopo il censimento che ne aveva fatto Davide suo padre; e se ne trovarono centocinquantatremilaseicento. 18 Fece dunque settantamila d’essi portatori di pesi e ottantamila tagliatori [di pietre] sul monte e tremilaseicento sorveglianti per tenere il popolo in servizio.

Come "residenti forestieri", noi della grande folla (o almeno io, se gli altri non volessero condividere questo mio pensiero) siamo lieti che Geova ci mostri misericordia in mezzo al suo popoolo eletto. Con tale popolo gioiamo, mentre alla commemorazione presenziamo alla cerimonia del pane e del vino.

(2 Cronache 30:25-27) ...E tutta la congregazione di Giuda e i sacerdoti e i leviti e tutta la congregazione che era venuta da Israele e i residenti forestieri che erano venuti dal paese d’Israele e quelli che dimoravano in Giuda continuarono a rallegrarsi. 26 E ci fu a Gerusalemme una grande allegrezza, poiché dai giorni di Salomone figlio di Davide re d’Israele non c’era stato nulla di simile a Gerusalemme. 27 Infine i sacerdoti, i leviti, si alzarono e benedissero il popolo; e la loro voce fu esaudita, così che la loro preghiera giunse alla sua santa dimora, ai cieli.

Certo, quella non era la "pasqua ebraica" che gli israeliti commemoravano ogni anno. Ma quando mediante le disposizioni del corpo direttivo dell'unto rimanente che ancora come "schiavo fedele e discreto" ci fornisce abbondante cibo spirituale alle assemblee, ad esempio, noi della speranza terrena (o io se altri aspirano a più elevate speranze) gioiamo e beneficiamo di tali banchetti.

Geova non richiede che partecipiamo agli "emblemi" riservati per "l'Israele spirituale" per mostrarci il suo amore e il suo favore.

(Salmo 146:8-9) ...Geova apre [gli occhi de]i ciechi; Geova alza quelli che si chinano; Geova ama i giusti. 9 Geova custodisce i residenti forestieri; Dà sollievo all’orfano di padre e alla vedova, Ma rende torta la via dei malvagi.

Chi decide di stare fra l'eletto popolo di Dio lo fa e lo deve fare con cuore puro e sincero. Non deve avere ripensamenti o nostalgie come la moglie di Lot, o portarsi nel suo cuore nostalgici ricordi di ciò che era in passato.

(Ezechiele 14:6-8) 6 “Perciò di’ alla casa d’Israele: ‘Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: “Tornate e volgetevi dai vostri idoli di letame e volgete le vostre facce anche da tutte le vostre cose detestabili; 7 poiché qualunque uomo della casa d’Israele o dei residenti forestieri che risiedono come forestieri in Israele, che si ritrae dal seguirmi e che si porta sul cuore i suoi idoli di letame e che si mette di fronte alla faccia la medesima pietra d’inciampo che causa il suo errore e che in effetti viene dal profeta a interrogarmi per sé, io, Geova, mi lascio indurre a rispondergli da me stesso. 8 E devo volgere contro quell’uomo la mia faccia e porlo come segno e come espressioni proverbiali, e lo devo stroncare di mezzo al mio popolo; e dovrete conoscere che io sono Geova”’.

Per coloro che risiederanno sulla terra come "residenti forestieri" del Regno di Dio, a motivo della loro buona inclinazione del loro cuore, Geova ha garantito un posto adeguato secondo la sua amorevole benignità.

(Ezechiele 47:21-23) 21 “E dovete ripartire questo paese a voi stessi, alle dodici tribù d’Israele. 22 E deve avvenire che lo dovete dividere a sorte in eredità a voi stessi e ai residenti forestieri che risiedono come forestieri in mezzo a voi, che in mezzo a voi hanno generato figli. E devono divenire per voi come un nativo tra i figli d’Israele. Con voi toccherà loro [a sorte] un’eredità in mezzo alle tribù d’Israele. 23 E deve avvenire che nella tribù nella quale il residente forestiero ha fissato la residenza come forestiero, lì dovete dargli la sua eredità”, è l’espressione del Sovrano Signore Geova.

E mentre noi (o io) della grande folla o della altre pecore siamo e restiamo residenti stranieri "ospiti" nel paese del Popolo di Dio (l'unto) per L'Israele di Dio, che era prima del patto stipulato col Cristo esso pure un "residente forestiero", con il patto stipulato mediante il sacrificio del suo corpo e del versamento del suo sangue, è data loro, ricordata publicamente mediante la partecipazione agli emblemi, una diversa speranza e una grande ricompense per aver vissuto ed essere morti fedeli al loro Signore e ricompratore.

(Efesini 2:19-22) 19 Certamente, perciò, voi non siete più estranei e residenti forestieri, ma siete concittadini dei santi e membri della casa di Dio, 20 e siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, mentre Cristo Gesù stesso è la pietra angolare. 21 Unitamente a lui l’intero edificio, essendo armoniosamente collegato, cresce in un tempio santo a Geova. 22 Unitamente a lui, anche voi siete edificati insieme per essere un luogo che Dio abiti mediante lo spirito.

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Per questo, sono:

Sono amareggiato e fortemente preoccupato per i discorsi che sono fatti in questo argomento del forum.

monseppe.