00 24/09/2009 00:14

Infatti, quindi sempre per induzione il lettore arriva a comprendere che il soggetto sia un creatore creato.



Esattamente.

Ed è proprio per questo che i processi alle intenzioni trovano il tempo che trovano.

La domanda è: "Il testo avvisa il lettore che [altre] è un'aggiunta traduttiva di completezza al testo originale?

Se sì, la scelta traduttiva per quanto non condivisibile da una teologia differente è corretta e onesta intellettualmente.
Se no, la traduzione tradisce una possibile inconsapevolezza del lettore.

Non per niente consigliamo sempre la valutazione di più traduzioni per evincere il genuino messaggio biblico che raggiungerà sicuramente i cuori dei sinceri ricercatori di Verità.

Questo è il mio pensiero.

Massimo rispetto.
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"Noi conosciamo la verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. E invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d'impugnarne la certezza" - B. Pascal