00 25/09/2009 23:57
Re:

Per me non regge. O la contesa è ancora in atto o Dio è un po' sadico. Quale creatura esigerebbe ancora dimostrazioni dopo migliaia di anni di malvagità e sofferenze?


Forse la creatura che ha bisogno di dimostrazioni di questo tipo è proprio l'uomo.
Leggi Rivelazione e vedrai che nonostante le cose terribili che capiteranno alla fine dei tempi, gli uomini non si pentiranno e continueranno a preferire il loro autogoverno a quello divino.



E che cosa potrebbe fare per vincere e rendere vano il sacrificio di Gesù?

.

In Rivelazine si dice che gli angeli trattengono i venti della distruzione ai quattro angoli della terra per il suggellamento finale degli unti. Se Satana riuscisse a svirali e a non farli radunare per il suggellamento finale potrebbe non vincere ma raggiungere una posizione di stallo, una apocastasi.


A parte il fatto che sappiamo già che non sarà così e lo sa anche Satana, ma vuoi mica dirmi che la nostra salvezza dipende oltre che da Gesù anche da 144000 uomini? Non sono i 144000 a risolvere la contesa, di fatto nessun uomo può rispondere pienamente all'obiezione mossa da Satana, perchè nessun uomo è perfetto e libero dal peccato. Noi, come Giobbe e tanti altri, possiamo essere mossi dalle migliori intenzioni e disporre di una fede incrollabile, ma continueremo ad essere schiavi del peccato sino alla morte. Solo Gesù poteva dare una risposta definitiva ed indiscutibile alla contesa sulla terra: un uomo perfetto e libero dal peccato, può non cedere alle tentazioni e rimanere fedele fino alla fine.
[Modificato da Esperidia 25/09/2009 23:59]
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Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer