00 12/10/2009 12:23
Re:
Methatron, 12/10/2009 11.55:


quelle che diceva la torre di guardia di ieri, non l'hai seguita?



No. Se puoi rinfrescarmi te ne sarei grato. Inoltre tutte le scritture applicate ad una speranza terrena sono frutto di un'interpretazione che esula dal cotesto. Ovvero ci si rimanda a ragionamenti che coinvolgono altri passi per la costruzione dell'interpretazione.

Qualcuno mi può citare questi versi del NT che additano una speranza terrena?



Per i primi cristiani la speranza celeste era qualcosa di sconosciuto. Essi aspettavano di ereditare la terra (Mt 5:5). Quando Gesù portò la novità della speranza nei cieli, gli apostoli non sapevano di cosa stesse parlando. Lo si comprende chiaramente da questa narrazione:

Gv 14:2-5 "Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore. Altrimenti, ve l’avrei detto, perché vado a prepararvi un luogo. E, se sarò andato e vi avrò preparato un luogo, verrò di nuovo e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. E di dove io vado, voi conoscete la via. Tommaso gli disse: “Signore, non sappiamo dove vai. Come conosciamo la via?””.

Come si evince dall'esclamazione di Tommaso, gli apostoli non capivano cosa intendesse Gesù con queste parole. Quella del luogo celeste che Gesù andava a preparare, era una cosa nuova, una rivelazione, circoscritta a coloro che in cielo avrebbero occupato i troni di giudici e re, sull'intero "Israele" (Mt 19:28)= su tutto il resto dell'umanità con la prospettiva invariata, di vivere per sempre su una terra purificata.



[Modificato da Walter.Simoni 12/10/2009 12:33]
Walter Simoni

walter.simoni@yahoo.it