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Testimoni di Geova: Storia, Sociologia, Teologia

Calamità naturali...

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    Walter.Simoni
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    00 13/10/2009 18:24
    è Dio il responsabile?

    Vista la tragedia accaduta di recente nel Messinese, visto il terremoto che ha devastato L'Aquila nell'aprile di quest'anno, viste, insomma, le calamità che continuano a mietere vittime e a destare preoccupazione in ogni dove, ho trovato interessante l'articolo sull'argomento scritto dall'autore del libro "A sua immagine", nella rivista on line "ISTORIA".
    E' un articolo che risale all'anno scorso, ma è un tema sempre attuale.

    Buona lettura, e se volete... esprimete pure le vostre considerazioni sull'articolo e sul tema in questione:

    http://www.instoria.it/home/calamita_naturali.htm



    Walter Simoni

    walter.simoni@yahoo.it
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    Roberto Carson
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    00 13/10/2009 19:54

    Per capire le motivazioni che inducono la gente ad esprimere pensieri così forti, prendendosela con Dio, quasi fosse il responsabile di questi eventi, notate qual è il tipo di risposta che alcuni “addetti ai lavori” danno a quanti chiedono: “perché Dio non interviene?”. Un vescovo cattolico, alla domanda "Dov'era Dio?" quando lo tsunami seminava distruzione e morte, rispose: "Dio ci ama. Dio è sempre con noi. Noi non sappiamo perché succedono questi fatti. Ma sappiamo di sicuro che anche da queste tristi vicende Dio può trarre il bene".

    Davanti a una dichiarazione del genere, è assolutamente comprensibile che la gente si chieda: ‘ma quale bene può trarre Dio dalla morte e dalla distruzione? E quale bene possono trarne i parenti delle vittime, o chi è rimasto in mezzo a una strada, perché ha perso tutto ciò che si era fatto nel corso di una vita?

    Cercano di dare conforto dicendo: “si faccia la volontà di Dio”, oppure: “Dio sta mettendo alla prova la nostra fede”, ma non si rendono conto che in tal modo presentano Dio come un essere insensibile, sadico, crudele. Per questo, migliaia di persone si allontanano sempre di più dalla fede, vedendo una netta contraddizione: da una parte la Bibbia, che descrive il Creatore come un Dio d’amore, dall’altra calamità e terremoti, attribuiti a Dio, quali unità di misura per quantificare la grandezza della nostra fede!



    Quanto attesta il Dott. Siracusa, nei paragrafi sopra citati, purtroppo è una tristissima realtà che tende a distruggere la fede di alcuni individui che hanno subito tragedie simili.

    Ricordo che tempo addietro conobbi una donna, mentre svolgevo l'opera di evangelizzazione, che da cattolicissima praticante divenne quasi atea in seguito alla morte del suo figlioletto. Quando andò dal prete della sua parrocchia a chiedere quale fosse il motivo per il quale Dio avesse permesso che suo figlio morisse, la risposta che le fu data fu che Dio avesse bisogno di un nuovo angioletto in cielo. Questa risposta sconvolse ancor di più la donne che considerava il Creatore il diretto responsabile della morte di suo figlio.




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    00 13/10/2009 21:52
    Ma se non è Dio il responsabile di questi eventi, chi è?

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    Roberto Carson
    Post: 5.668
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    00 13/10/2009 21:56
    Re:
    .:mErA:., 13/10/2009 21.52:

    Ma se non è Dio il responsabile di questi eventi, chi è?




    Il Dott. Siracusa nel suo articolo lo spiega molto bene:

    E’ vero che la Bibbia parla dei disastri e delle calamità, come di un “segno dei tempi”! - (Ap. 6:5-8)

    Ma, il fatto che le Scritture profetizzavano l’avvento di catastrofi e disastri provocati dalle forze della natura, non vuol dire che sia Dio a provocarli e a volerli!

    Un genitore può prevedere la fine che farà il proprio figlio, vedendo le compagnie malsane che frequenta; anche un meteorologo può prevedere il tempo di domani, sulla base delle correnti e dei venti. Questo non significa però che il genitore o il meteorologo abbiano voluto o siano in qualche modo responsabili di ciò che hanno previsto. Allo stesso modo, Dio può aver determinato in anticipo l’esito di ciò che sarà, a motivo della sua onniscienza. (Is. 46:9,10) Le calamità non sono eventi voluti e causati da Dio, ma sono eventi previsti, annunciati, a motivo della tendenza dell’uomo nelle scelte che fa e nelle opere che compie. Non è onesto quindi, attribuire a Dio responsabilità che invece appartengono all’uomo, il quale, farebbe bene a soppesarne l’entità e la gravità, piuttosto che scaricarle a Dio, quale capro espiatorio!

    Qualcuno però, ha sollevato un’opportuna osservazione: la Bibbia non narra di calamità naturali come il diluvio, la pioggia di fuoco e zolfo su Sodoma e Gomorra, o le dieci piaghe d’Egitto? Queste calamità, non accaddero per volere di Dio? Come si fa, dunque, a stabilire i parametri per determinare se quello specifico evento sia opera di Dio o no?

    Dobbiamo partire dal presupposto che i castighi summenzionati, descritti nella Bibbia come causati o voluti da Dio, sono sempre preceduti da un avvertimento e da specifiche istruzioni su come salvarsi per sopravvivere all’evento apocalittico. A titolo d’esempio, analizziamo il racconto del diluvio, e vediamo in che modo questa specifica calamità risulti differente rispetto ai disastri comuni, chiamati ‘calamità naturali’:

    1. Scopo della calamità punitiva: “… la malvagità degli uomini era grande sulla terra e il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo”. (Gn 6:5)

    2. Non fu una punizione indiscriminata: “Noè trovò grazia agli occhi del Signore”. (Gn 6:8)

    3. L’evento fu preannunciato: “Ecco, io sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni essere in cui è alito di vita; tutto quello che è sulla terra perirà”. (Gn 6: 17)

    4. Dio concesse una via di scampo: “Ma io stabilirò il mio patto con te; tu entrerai nell'arca: tu e i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli con te”. (Gn 6:18)

    Anche Gesù evidenziò che, il diluvio e il fuoco piovuto dal cielo su Sodoma e Gomorra, furono eventi voluti e provocati da Dio, per uno scopo ben preciso. Ciò non significa però che ogni cataclisma, ogni disastro o calamità sia da Dio, o che ne sia in qualche modo responsabile!

    Se guardassimo con maggior attenzione ai bisogni del pianeta in cui viviamo, sicuramente non avremmo motivo di scomodare Dio, addossandogli responsabilità che non Gli appartengono, e questo sguardo attento ci aiuterebbe a fare azioni concrete per ristabilire questo pianeta, ormai in prognosi riservata.





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    00 13/10/2009 22:12

    Ma, il fatto che le Scritture profetizzavano l’avvento di catastrofi e disastri provocati dalle forze della natura, non vuol dire che sia Dio a provocarli e a volerli!


    Sì, capisco, ma come spiegare versetti come questi?

    Se in una città accade una sciagura, non l'ha forse causata il Signore? (Amos 3:4)
    Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il benessere e creo la calamità. Io, Hashem, faccio tutte queste cose (Isaia 45:7)

    E mettiamoci pure il Vangelo:

    "Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro." (Matteo 10:30)



    sono sempre preceduti da un avvertimento e da specifiche istruzioni su come salvarsi per sopravvivere all’evento


    Che dire di Giobbe? Non meritava il male e non seppe mai perchè Dio volle infliggerglielo.


    Non fu una punizione indiscriminata


    Siamo sicuri che quando Nabucodonosor distrusse Gerusalemme (castigo Divino) non morì neanche un Giusto?

    Shalom.
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  • amedeo.modigliani
    00 14/10/2009 00:42
    Re:
    .:mErA:., 13/10/2009 21.52:

    Ma se non è Dio il responsabile di questi eventi, chi è?




    Un conto è la responsabilità nell'ordine delle cause (e concause) più o meno "materiali", altra è la responsabilità morale, ed è su questo secondo punto che ci concentriamo quando diciamo che Dio non è causa del male. Se ci lanciamo volontariamente dal balcone ferendoci gravemente, dal momento che ci ha creato vulnerabili, possiamo dire che la nostra condizione dolorante è causata materialmente dal modo in cui ci ha fatto, cioè vulnerabili, ma la responsabilità morale è di chi compie il gesto.
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    Roberto Carson
    Post: 5.668
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    00 15/10/2009 20:14
    Re:
    .:mErA:., 13/10/2009 22.12:


    Ma, il fatto che le Scritture profetizzavano l’avvento di catastrofi e disastri provocati dalle forze della natura, non vuol dire che sia Dio a provocarli e a volerli!


    Sì, capisco, ma come spiegare versetti come questi?

    Se in una città accade una sciagura, non l'ha forse causata il Signore? (Amos 3:4)
    Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il benessere e creo la calamità. Io, Hashem, faccio tutte queste cose (Isaia 45:7)

    E mettiamoci pure il Vangelo:

    "Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro." (Matteo 10:30)



    sono sempre preceduti da un avvertimento e da specifiche istruzioni su come salvarsi per sopravvivere all’evento


    Che dire di Giobbe? Non meritava il male e non seppe mai perchè Dio volle infliggerglielo.


    Non fu una punizione indiscriminata


    Siamo sicuri che quando Nabucodonosor distrusse Gerusalemme (castigo Divino) non morì neanche un Giusto?

    Shalom.



    Quindi, da quello che capisco, l'Ebraismo attribuisce a Dio la causa dei disastri naturali e delle sciagure!

    Come si concilia questo col fatto che Dio sia la personificazione stessa dell'amore?





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    .:mErA:.
    Post: 484
    Città: NAPOLI
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    00 15/10/2009 20:23
    Dio nell'Ebraismo è la causa del bene e del male.
    E' il Principio Unico di ogni cosa e di ogni forza.

    In modo Cristianamente eretico posso dire che nell'Ebraismo Dio è anche Satana.
    Tuttavia il male viene compiuto solo per raggiungere il bene, anche se questo non possiamo ancora comprenderlo.
    Una cosa è certa: un giorno tutti ci accorgeremo che il male era necessario per raggiungere il bene completo nell'era Messianica.

    Rav Shlomo Bekhor ha trattato questo argomento controverso partendo dal libro di Ester in una sua lezione virtuale.
    Vi lascio il link: www.virtualyeshiva.it/files/09_03_12_purim_rabbimeir_meghila_da_inizio_eventi_sto...
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    Methatron
    Post: 377
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    00 15/10/2009 21:09

    Una cosa è certa: un giorno tutti ci accorgeremo che il male era necessario per raggiungere il bene completo nell'era Messianica.



    Questo è un bel pensiero! Grazie.
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    "Noi conosciamo la verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. E invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d'impugnarne la certezza" - B. Pascal
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    Roberto Carson
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    00 15/10/2009 21:14
    Re:
    Methatron, 15/10/2009 21.09:


    Una cosa è certa: un giorno tutti ci accorgeremo che il male era necessario per raggiungere il bene completo nell'era Messianica.



    Questo è un bel pensiero! Grazie.



    Si, questo è un punto su cui ci troviamo d'accordo, anche se per noi TdG Dio non è la causa del male in se, pur permettendo che esista.





    Per contatti: roberto.carson@tiscali.it