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INTELLIGENT DESIGN. Spesso viene tradotto Disegno Intelligente, che è un modo più ovvio e che mantiene le lettere iniziali, ma sarebbe più preciso tradurlo Progetto Intelligente. Afferma semplicemente che la complessità degli esseri viventi fa pensare alla messa in atto di un progetto e non può essere spiegata come frutto del caso, come afferma invece il darwinismo, che postula un’opera di MUTAZIONI casuali e SELEZIONE NATURALE. L’ID non precisa né le caratteristiche del Progettatore, né come si è realizzato il progetto e neppure quanto tempo è stato impiegato. Si oppone al DARWINISMO e al NATURALISMO, ma fra i suoi aderenti ci sono persone di varie religioni e anche chi crede in un EVOLUZIONISMO TEISTA. La visione dell’ID è stata promossa dal Discovery Institute, fondato nel 1990, e l’idea è stata particolarmente elaborata da William Dembski, le cui idee sono ora accessibili anche in italiano (William Dembski, Intelligent Design, Alfa e Omega, Caltanissetta, 2007). In fondo propone un denominatore comune a tutti quelli che considerano assurdo l’emergere del mondo dei viventi dal solo caso, opponendosi al darwinismo ma facendo appello alla sola ragione. Mentre si è a lungo sostenuto che tutti gli scienziati erano contrari all’ID, in un recente libro dell’evoluzionista Christian de Duve si ammette che gli scienziati più o meno creazionisti ormai ci sono e, seppur minoritari, hanno di fatto imposto la riapertura del confronto all’interno dello stesso mondo scientifico (Christian de Duve, Alle origini della vita, Longanesi, Milano, 2008). Essendo creazionista, evidentemente accetto anche la visione dell’ID, ma non mi fermo ad essa nel mio credere, mentre come insegnante ci sarebbe da andare poco oltre.
[Modificato da Roberto Carson 22/10/2009 17:46]



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