00 25/10/2009 14:59
Dal nostro punto di vista il testo ispirato è l'originale vergato direttamente dal profeta, che è teoricamente 'perfetto' ed esente da fallacie di tipo storico, teologico o scientifico.

Dal punto di vista del moderno cattolicesimo, che tra le altre cose solo negli ultimi decenni si è aperto al metodo storico-critico altrimenti fortemente osteggiato, ispirato non è tanto l'ipotetico originale ma il risultato finale se riconosciuto come tale dalla chiesa stessa. Ne consegue che rimaneggiamenti, pseudoepigrafie, etc.etc. non necessariamente intaccano il valore spirituale del testo.

Secondo me entrambe le visioni portano sia vantaggi che svantaggi.

E' vero che il credo religioso di un fondamentalista può stridere in svariati modi rispetto al contesto scientifico attuale (proprio perché vorrebbe assurgere al presente quelle che per moltissimi sono solo "verità passate", ad esempio il Diluvio Universale) ma non di meno quello che il fondamentalista desidera è lo svelamento della verità religiosa del passato appunto in quanto ragione stessa del suo stesso essere. Questo al meno in teoria!

Quindi "fondamentalismo" nel senso di "ritorno al passato", e non interpretazione del passato alla luce del presente, ... sempre in teoria ovviamente.
[Modificato da amedeo.modigliani 25/10/2009 15:12]