00 30/10/2009 18:06
Re:
pavel43, 30/10/2009 16.26:



No, certo, ma se costui, in presenza di seri dubbi sul grado di 'cristianesimo' della propria confessione di fede, ritiene tuttavia di rimanere cattolico, c'è da chiedersi se possa definirsi ancora un cristiano. Cristo può perdonare l'ignoranza, e possiamo supporre che non attribuisca ai singoli le colpe dei 'vertici', ma la scelta deliberata di aderire ad una organizzazione religiosa degenere non lascia molto spazio alla presunzione di buona fede.


Simili interventi si configurano come "analisi sociologiche"?
Come serenamente intervenire quando si è bollati come appartenenti ad "una organizzazione religiosa degenere".
Dove sarebbe il confronto pacato?
L'unica risposta è che l'estensore e l'organizzazione di appartenenza si giudicano da soli in tale contesto.




Come giustamente rilevi, spetta al singolo giudicare della coerenza di principio, e soprattutto della reale adesione ai dettami cristiani, della propria attuale religione. Egli può benissimo arrivare a giudicarla come degenere e l'evidenza dei fatti indica che un numero incalcolabile di ex-aderenti a confessioni cristiane sono pervenuti a tale conclusione. E la Chiesa Cattolica Romana di certo non fa eccezione: non vedo motivo di scandalo. Il giudizio insomma non è mio né tuo, ma discende direttamente dal rapporto individuale che abbiamo con Dio e con la nostra coscienza.

ELL


[Modificato da EverLastingLife 30/10/2009 18:11]