00 06/12/2009 14:48
Re: Re:

2. cozza con la propria teologia, si cerca di sfuggire in tutti i modi




Guarda che il fatto che Gesù sia chiamato "theos" non cozza certo con la nostra teologia, dove lo leggi? In più passi la TNM attribuisce questo titolo ad esseri umani o celesti diversi da Geova, senza alcuna preoccupazione dogmatica.



AmicoDiOreste:

Dovresti provare che nel primo secolo in piena cultura ellenistica si pensasse ancora che il termine Dio si potesse applicare ancora a esseri diversi dall'onnipotente... quando fu proprio in ambiente cristiano che si cominciò a pensare alla natura di chi porta questo titolo e non alla persona (vedi Ignazio, Ireneo, Ippolito, Clemente, Origene ecc...)



Non capisco la tua logica. Basta leggere il testo, che lo evidenzia. Perchè dovrebbe essere necessario questo sforzo dimostrativo?
Come già ribadito, "la natura di chi porta questo titolo" è un concetto extra biblico.


Il passo dice:

"Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo" - CEI




Come detto "il vero Dio" qui è chiaramente in Padre, che il Figlio ci ha fatto conoscere, su questo penso tu sia d'accordo. Ora, se è il Padre è normale che la frase successiva "noi siamo nel vero Dio" si riferisca al Padre e non Figlio, anche perché altrimenti si cadrebbe nel modalismo anche per i trinitari, e se noti la CEI stessa distingue le due persone: il vero Dio (che il Figlio ci ha conoscere) e il Figlio stesso.



AmicoDiOreste:

Giovanni non ha problemi a chiamare il figlio con i titoli "Dio" e "il vero" non vedo quindi come possa pensare ad una uguaglianza tra le persone, per lui sia il padre che il figlio sono "Il vero Dio" nessun modalismo, il fatto che voi escludiate a priori che anche Cristo possa essere identificato con "il vero Dio" non vi fa essere molto obiettivi non credi?
Almeno lasciate la possibilità che questo possa essere plausibile, visto che non esiste nessuna prova decisiva del contrario anzi...

shalom a te



Non è affatto un'esclusione "a priori", ma "a posteriori", a ragion veduta.
Se cosi' non fosse ci troveremmo di fronte a una novità di portata eccezionale, che richiederebbe paginate di testo ispirato per essere spiegata. L'autore invece non si sofferma nemmeno a commentare.

Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 06/12/2009 14:49]