00 16/11/2009 23:27
Re: Re: Re: Re:
ortodox, 16/11/2009 23.12:

Caro Roberto, vorrei porre la tua attenzione su un aspetto che forse potrebbe farti superare la contraddizione in cui ti sei impigliato: quando parla di creazione l'autore non pensa essenzialmente ad una creazione "dal nulla" del corpo glorioso o spirituale. Il "plasmare" che accompagna il "creare" potrebbe sottintendere una creazione "a partire da qualcos'altro " per creare qualcosa di nuovo, un po' come quando plasmo il legno per "creare" un mobile o quando mischio il caffè e il latte per creare il cappuccino.

Che ne dici? Grazie ancora e saluti.
ortodox



Quello che non mi convince (perdona la mia osservazione ingenua) è che se l'autore facesse riferimento ad un plasmare il corpo carnale del defunto, da cui vien fuori il corpo spirituale, automaticamente nella tomba il corpo morto non dovrebbe esserci più perchè è stato plasmato in spirituale!

Piuttosto, non potrebbe trattarsi di un "plasmare" la personalità dell'individuo da cui poi viene creato un nuovo corpo spirituale?





Per contatti: roberto.carson@tiscali.it