00 18/11/2009 17:54
Re:
.:mErA:., 16/11/2009 13.47:


I veri portatori della volontà di Dio erano i profeti, cioè una categoria non solo fuori da ogni controllo e previsione, ma anche priva di un qualsiasi potere formale.


Mi permetto di commentare questa affermazione dicendo che prima dell'esilio Babilonese i Profeti erano una delle maggiori autorità politiche dello Stato.
Anche dopo l'esilio, ai tempi di Ezra e Nehemia, i Profeti della Grande Assemblea svolsero un ruolo fondamentale nella ri-organizzazione dello stato.
Possiamo dire che i Profeti, come eredi di Mosè, avevano una vincolante autorità legislativa e già le Scritture testimoniano di leggi menzionate nei libri profetici ma assenti nel Pentateuco, a dimostrazione dell'esistenza di una Torah orale.

Possiamo dire che l'antico regno d'Israele era una Teocrazia perchè aveva la Parola di Dio (D'var Hashem) come Legge e come Costituzione, e inoltre aveva il compito di rappresentare Dio nel mondo.

Shalom.



Risposta del Prof. Fernando De Angelis:

Caro mErA, (18/11/09)
non so se ha letto la lettera sui miei “Attuali obiettivi e metodi”, scritta particolarmente per quelli come lei che si inseriscono nel percorso di ricerca che sto da tempo facendo col mio gruppo. Noi ci interroghiamo sul significato dell’Antico Testamento (che lei chiama “Torah scritta”) e del Nuovo Testamento, cercando di far a meno di ogni tradizione anche cristiana, perciò il suo indirizzarci alla cosiddetta “Torah orale” (che altro non è se non la tradizione ebraico-rabbinica) è fuori luogo, nel senso che non ci è di alcun aiuto rispetto al cammino propostoci. È come se qualcuno si aggregasse ad un gruppo di scalatori e poi gli dicesse di scendere e andare al mare!
Prendo atto che le mie argomentazioni non la convincono e lo stesso effetto mi fanno quelle sue, perciò anche questa volta non entro nel merito delle questioni sollevate. La ringrazio comunque della partecipazione. Shalom. Fernando.






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