00 26/12/2009 15:43
Re:
amico di oreste, 12/26/2009 11:15 AM:


Innanzi tutto ti chiedo di evitare frasi come circo o carnevale e io agirò di conseguenza.



Mi scuso per l'espressione. Ovviamente era una battuta.

ADO:

Detto qwuesto
1)Cristo non smentì i giudei che lo equiparavano a Dio dicendogli che erano folli, o che erano loro a bestemmiare, ma anzi lo ribadisce citando i salmi dove degli uomini erano chiamati dèi (per molti in senso ironico).



Non capisco cosa avrebbe ribadito il Cristo.
Per prima cosa non dice nella maniera piu' assoluta di essere "Dio".
Secondariamente dice in maniera categorica di essere "un dio".
Terzo, desacralizza l'espressione "theos", non quella "ho theos", facendo notare che era stata addirittura attribuita a uomini.

Ora dimmi tu dove lui avrebbe confermato l'idea di essere "uguale a Dio"??

ADO:

2)Ora non posso trovare i versetti perchè non sono a casa, ma sicuramente egli stesso o qualcuno al suo posto lo chiamò chiaramente il figlio di Dio, a meno che la posizione grammaticale non lo renda superfluo.



Puo' essere che sia capitato, ma se fosse stato cosi' importante perchè Gesu' non lo ha ribadito di fronte alle accuse?

ADO:

3)Tu puoi pensare quello che vuoi, ma per noi il figlio di Dio è vero uomo e vero Dio insieme, ma senza che le due nature siano confuse, il figlio di Dio è uno ma ha entrambe le nature, solo che in quanto vero uomo (dal punto di vista umano quindi) il suo essere Dio è limitato alla costituzione che la sua natura umana gli impone

...

Spero che tu riesca a capire questa posizione anche se potrai benissimo continuare a non accettarla.
Ci siamo aggiustati tutto come meglio potevamo?
Io la chiamo armonizzazione...



Sinceramente non ho mai messo in dubbio la definizione di "Trinità". Non mi è nemmeno mai passato per la testa una cosa simile.
Allo stesso modo, per definizione io posso affermare di

"avere sempre ragione e di non essere contraddicibile"

e nessuno potrebbe impedirmelo.
Né il primo né il secondo esempio sono Scritturali, ovviamente, quindi possiamo vivere sereni per molti anni.


...chi deve provare che la trinità è contraddetta dalla scrittura non siamo noi ma voi, ma come ti ho gia spiegato sia io che spener, questo è impossibile, perchè chi si è messo a tavolino 1700 anni fa previde proprio tutto, comprese le vostre obiezioni.



Sono lusingato.
Allora potresti spiegarmi quanti "centri di coscienza" ha il Figlio, secondo la concezione trinitaria?

ADO:

La dfferenza tra noi è che io posso provare che la vostra cristologia è eretica (sceglie cioè una sola possibile interpretazione annullando le altre) perchè se per caso interpretassi le scritture prese in esame nella direzione trinitaria...



Qui cominci ad uscire dal seminato.
Da quando in qua una teologia che interpreta la Scrittura in un certo modo è automaticamente eretica?
Secondo te la teologia insegnata dal Cristo aveva molti modi, magari contraddittori tra loro, di interpretare le Scritture?
Dunque era automaticamente eretica?

ADO:

...voi non avreste scampo, per voi questa posizione non può proprio essere presas in consicderazione anche se la grammatica, i padri e la logica portano alle spiegazioni trinitarie.
Come avrai avuto modo di notare ad esempio, per un trinitario leggere che Dio risorge il Cristo, non è un problema come non lo è l'accettare che il Cristo risorse da solo, le scritture dicono entrambe le cose, ma voi accettate le prime e non potendo accettare le seconde, le interpretate, questo vale per tutto.

ciao



Non è questione di "avere scampo", ma di avere coerenza.
La grammatica puo' non essere sempre decisiva. Abbiamo già visto quanto spesso esistano eccezioni alle regole.
L'opinioni dei "padri" non è in alcun modo decisiva: né erano ispirati da Dio, nè sono stati sempre coerenti con se stessi o tra loro.
Sulla logica posso essere d'accordo con te.
Infatti, per logica pura, un Cristo morto che risorgesse se stesso sarebbe un aborto logico. Forse piuttosto una specie di gioco di prestigio o di stregoneria.
Probabilmente è poprio la questione logica che spinge a rivedere se la grammatica consenta altre scelte.

Simon