00 16/02/2010 09:45
Re:
-Gaetano-, 2/14/2010 7:39 AM:

Ciao Barny

Si, tu hai ragione nel dire come l'espressione "forma di Dio" sia ambigua di per se. Ed e' per questo che ho posto in risalto il parallelismo tra forma di Dio e forma di servo. Proprio da tale parallelismo comprendiamo quale sia il significato dell'espressione forma di Dio. Parallelismo che ho spiegato nel mio precedente post. Questo mi fa capire che "forma di Dio" vuol dire uguale a Dio.
Ciao



Ciao Gaetano,
se guardiamo le traduzioni e le interpretazioni che tu hai proposto a me vengono spontanei alcuni commenti, che apparentemente ti sono sfuggiti. Nota la differenza nella traduzione:

Gaetano:

"non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio". (CEI)
"non ha rivendicato il suo diritto di essere trattato come uguale a Dio". (BJ)
"non considerò l'essere uguale a Dio come qualcosa d'afferrare". (ASV)
"non reputò rapina l'essere uguale a Dio". (VR), (Di)
Quindi in sostanza l'apostolo dei gentili dice che il Salvatore: "non considerò l'essere uguale al Padre come qualcosa d'afferrare o da rapinare, come se dovesse considerare ciò un bottino da prendere con la forza".



Il centro della discussione è l'uso che Paolo fa del verbo "harpazo" che ha certamente qualcosa a che fare con il concetto di "afferrare".
In queste traduzioni troviamo di tutto, dall'antipasto al dessert.

- tesoro geloso --> uguaglianza
- diritto rivendicato --> uguaglianza
- afferrare --> essere uguale
- rapina --> essere uguale

Si passa da qualcosa di posseduto (addirittura "gelosamente") a qualcosa di "rivenditato" o addirittura "rubato" (rapinato).
Tralasciando la critica di espressioni completamente inventate, assenti nel testo, come "tesoro geloso", personalmente non capisco cosa dovremmo imitare noi cristiani in questo atteggiamento del Cristo. Cosa ci insegna un Gesu' uguale a Dio?

Esaminiamo le due spiegazioni proposte:

Gaetano:

Questo cosa vuol dire? Ad esso vengono date due spiegazioni alternative:

1) Gesù pur essendo in forma di Dio, non pensò o non ritenne egoisticamente di conservare o tenere tenacemente con sé le prerogative di uguaglianza con il Padre. Di questo avviso sono i studiosi come Arthur Way e Joseph Thayer.



Premesso che non sappiamo cosa significhi praticamente essere "in forma di Dio" il cristiano dovrebbe capire che la cosa non lo riguarda. Lui non è in alcuna forma (fisica) di Dio, ma è fatto "ad immagine di Dio", dovrebbe rinunciare a questa prerogativa?

Gaetano:

2) "Gesù Cristo non usurpa il posto di Dio. La sua unità con il Padre non significa unità assoluta di essere. Sebbene il Figlio di Dio nel suo essere preesistente era in - la forma di Dio, egli
resistette alla tentazione di essere uguale a Dio.". - The New International Dictionary of New Testament Theology (1976) Grand Rapids, Michigan. Vol. II, pag. 80.



Paolo non parla di "unità" ma di "forma esteriore". Accettando questa lettura, cosa dovrebbe capire il cristiano? Lui non ha alcuna possibilità di "usurpare il posto di Dio" in alcun modo, quindi non capirebbe cosa dovrebbe imitare.

Saluti
Simon