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a) Principali diversità fra Massoneria e Protestantesimo fondamentalista

I fondamentalisti, si sa, ci tengono a conservare e difendere i «fondamenti» della fede biblica, che abbiamo già enunciati in precedenza («sola fede» e «sola grazia», «sola Scrittura», «tutti sacerdoti»). Perciò è al modo in cui questi principi vengono considerati nella Massoneria che essi guardano. Purtroppo solo il quarto («tutti sacerdoti») è in qualche modo conservato nella Massoneria, in quanto, come abbiamo visto, anch’essa è sostanzialmente strutturata su un principio non gerarchico. Per gli altri tre fondamenti non solo c’è diversità, ma contrapposizione.
Il fatto che le riunioni massoniche comincino con la Bibbia aperta all’inizio del Vangelo di Giovanni, non vuol dire assolutamente che, in qualche modo, si rispetti il principio della «sola Scrittura» (che significa «solo Bibbia»). Infatti nelle riunioni di Loggia non viene di regola letta la Bibbia (al massimo, qualche versetto, a volte, può far parte di qualche rituale) e la Bibbia è considerata più come simbolo che per quello che c’è scritto. «La Massoneria è il regno dei simboli, non si cura delle parole», riassume Gamberini. 13 Questa frase ha un eccezionale significato per noi, perché è detta da un Gran Maestro della Massoneria che – come protestante, biblista e traduttore del Vangelo che comincia con «Nel principio era la Parola» – ha saputo cogliere un punto di contrasto profondo. La Bibbia nella Loggia massonica è «al suo posto, però, potrebbe esservi qualunque altro Libro Sacro di qualsiasi altra religione», 14 perché per il massone non ha importanza ciò che c’è scritto, ma ciò che simboleggia.
Restano ora i due principi di «sola fede» e «sola grazia». Anche gli altri principi sono considerati fondamentali e irrinunciabili, ma questi due sono da sempre il cuore di ogni professione di fede evangelica. «Sola fede» e «sola grazia» significano che l’uomo è totalmente corrotto e perverso e che non può trovare in sé orientamento e potenza per sottrarsi alla condizione di creatura separata ed in contrasto con il Creatore. Da Adamo in poi, come singolo e come collettività, l’uomo è sempre stato irrimediabilmente peccatore. L’unica sua speranza è data dall’essere stato oggetto della grazia di Dio (l’unica speranza è, cioè, di essere graziato), della quale può appropriarsi solo ponendo la sua fede (fiducia) in Cristo il quale, dopo aver pagato per lui, lo accoglie e gli trasmette una vita ed una forza nuova, per mezzo della stabile dimora dello Spirito Santo nel suo intimo.
È più di un processo psicologico, è più di una dottrina. È un miracolo che Dio opera nella coscienza e che fa morire l’uomo vecchio, facendone sorgere uno nuovo nel quale nasce e cresce una vita giusta e retta. È la salvezza prodotta da Dio che produce nel credente buone opere, non sono le opere dell’uomo che possono produrre (o collaborare a produrre) la salvezza.
Dio ha fatto vivere questa esperienza in modo netto e spettacolare all’apostolo Paolo, sulla famosa «via per Damasco» (Atti 9), così che potesse scriverne con grande chiarezza. Dai suoi scritti (Lettera ai Romani e ai Galati, soprattutto), Lutero e Calvino trassero l’insegnamento che sconvolse il mondo nel 1500 e che costituì la base della società moderna.
Se dall’insieme degli insegnamenti biblici (prima ancora che protestanti) si togliesse solo questo, sarebbe come togliere dalla carta stradale dello smarrito la sola via che lo riporta a casa: tutte le altre indicazioni, e la carta stessa, diverrebbero inutili. Purtroppo la Massoneria, su questo punto, si colloca all’esatto opposto. Infatti «la pietra occulta» che dovrebbe essere la chiave che immette e mantiene sulla via della salvezza, al massone «non può essergli donata da altri – neppure da Dio – lui solo deve compiere il cammino della propria realizzazione». 15 Un rituale del 32° grado afferma: «Praticate la giustizia ed amate il vostro prossimo, tale è la via del dovere, la sola via di salvezza»; e ancora, «Ciascuno farà se stesso». 16 Invece la Bibbia asserisce che «tutti coloro che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione» (Galati 3:10).

13 G. Gamberini, Prefazione a La Libera Muratoria, op. cit., p. 10.
14 G. Martelli, I tre gradi simbolici, in Hiram n. 8/1986, p. 243.
15 E. Bonvicini, L'esoterismo massonico, in La Libera Muratoria, op. cit., p. 231.
16 Ibidem, p. 207




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