.:mErA:., 1/10/2010 1:31 PM:
Simon:
mi pare che la condanna sia univoca e molto chiara.
Spesso il problema non è leggere la Bibbia in modo letterale.
Bisogna leggerla attentamente e dalla lingua originale.
"Occhio per occhio" è un principio del codice di Hammurabi (da alcuni identificato con Nimrod sulla base di Genesi 14), ma non è nè Biblico nè Rabbinico. Due anni fa rimasi molto deluso quando lessi in una vostra pubblicazione che la Torah veniva chiamata "legge del taglione". Di solito i Cristiani la chiamano "Legge di Mosè" o semplicemente "Legge", come si può chiamarla "legge del taglione"?
Per fortuna ho visto che si trattava di un caso isolato e che in altri articoli non viene denigrata in questo modo.
Ti ricordi quale? Me la devo essere persa, ma a prima vista mi sembra uno svarione.
D'altra parte se nel popolo d'Israele storico c'era la pena di morte, c'erano le città di rifugio e la colpa del sangue cosa dovremmo farci oggi?
In altre discussioni si è parlato dell'omosessualità e della condanna esplicita da parte della Torah.
Il fatto che oggi esistono ebrei omosessuali non significa, a mio parere, che possiamo negare le leggi dell'Israele storico.
Simon:
Ma secondo l'ebraismo è possibile adempiere perfettamente la Legge?
mErA:
"Questo comandamento che oggi ti prescrivo non è troppo difficile per te, né troppo lontano da te.
Ma la parola è molto vicina a te; è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica." (Deut. 30:11-14).
L'idea della Legge che opprime e schiavizza l'uomo non è coerente con il Tanakh. La Torah per gli Ebrei è un giogo che però ristora l'anima.
Per chi fallisce nell'osservanza dei precetti c'è sempre la Teshuvah, il ravvedimento, ed esso trasforma i peccati in meriti. Quindi chi pecca non viene condannato da Dio, ma ha sempre la possibilità di rimediare.
Per come intendo io le cose, la Torah costringe l'ebreo a riconoscere continuamente i propri errori. In questo senso "opprime e schiavizza".
Anche se esiste l'espiazione, questa non consente di fare alcun progresso reale, perchè domani si ricomincerà a sbagliare.
Cioè la Torah non verrà mai adempiuta.
Simon:
Beh, leggendo la descrizione dei casi giudiziari in cui ricorre la lapidazione non mi sembra di intravvedere mezzi termini.
mErA:
C'è scritto anche che per applicare la pena di morte sono necessari almeno due testimoni oculari ed affidabili. Altri aggiungono che è indispensabile anche un preavvertimento.
La procedura giudiziara per applicare la pena capitale è molto complessa, e il linciaggio immediato in stile Islamico non era previsto.
Tra l'altro il condannato a morte veniva dovutamente "drogato" prima dell'esecuzione.
Shalom.
Sono d'accordissimo, l'Israele storico non è mai stato crudele nè ha goduto degli omicidi senza motivo.
Questo pero' non toglie, come dicevo sopra, che nell'Israele storico vigeva la condanna a morte per reati gravi e ben specificati, ovviamente con tanto di testimoni.
Mi sembra scorretto negare l'esistenza della legge giudiziare che prevedeva "vita per vita" sia in Esodo che in Levitico.
L'episodio di Acan e della sua famiglia, narrato in Giosué, mi sembra emblematico.
Simon