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2. ESSENZIALITÀ DELLA NASCITA VIRGINALE DI GESÙ

Matteo 1:18: La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Da questa sintetica descrizione qualcuno potrebbe cavillare che la nascita di Gesù è stata sì miracolosa, ma nel senso che è stata frutto della sola madre. Forse è per questo che Luca, scrivendo più tardi, arriva ad usare un linguaggio più esplicito.

Luca 1:35: L’angelo rispose a Maria: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio».
Il figlio di un cane ha la natura del cane, il figlio di un uomo ha la natura umana, il figlio di Dio e di una donna – pertanto – ha sia la natura di Dio che quella umana. Semplicissimo, anche se non tutto è chiaro. Volendo però chiarire ciò che la Scrittura non chiarisce, va a finire che non solo ci si confonde ancora di più, ma si perde anche la semplicità e la linearità dateci da Dio. La natura insieme umana e divina di Gesù non ci sono da Dio spiegate con complicati discorsi filosofici “sull’essenza dell’Essere”, ma dal semplice racconto di come si sono svolti i fatti: possiamo crederci o non crederci, ma ha poco senso “migliorarli” aggiungendoci ciò che non c’è, o cercando di piegarli alla nostra logica.
D’altronde l’abitudine di Dio è sempre la stessa, dalla Genesi in poi, e cerca di farsi comprendere per quel che fa (creazione, Diluvio, Abramo, Esodo), cominciando solo dopo molto tempo a far lunghi discorsi (Deuteronomio, Isaia).
Chi vuol comprendere la natura divina di Gesù deve leggere Luca 1, poi rileggere Luca 1 fino a che non lo ha assimilato: è quella la base essenziale per ogni altro successivo discorso.



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