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La parola ebraica אֶחָת (sapà) ha diversi significati, tra cui “riva”, “sponda”, “orlo”, “labbro” e “linguaggio”.

   Ecco, i figli d’Israele non mi hanno ascoltato; e come mi ascolterà Faraone, dato che sono incirconciso di labbra [אֶחָת (sapà)]?” (Es 6:12; cfr. v. 30). Qui Mosè non allude certo al fatto che non sappia parlare egiziano. Allude ad una difficoltà di linguaggio. Nella vicenda della torre di Babele, la Bibbia non dice che Dio confuse le lingue. In ebraico la parola “lingua” si dice לָשׁוֹן (lashòn), parola presente in Gn 10:31: “Questi furono i figli di Sem secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue”, lingue già parlate prima della costruzione della torre. Dice che Dio “confuse il labbro [אֶחָת (sapà)]”, espressione che significa che Dio fece in modo che non si capissero più tra loro pur parlando la stessa lingua.