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La tournée di sant’Antonio
di Cecilia M. Calamani [17 feb 2010]
sant'antonioAnno ricco, questo, per la premiata ditta Vaticano & Co. Dopo la Madonna di Medjugorie, che ha attirato 15mila persone al Palavesuvio di Ponticelli (Napoli) il 2 febbraio scorso, il programma di spettacoli in chiave mistico- feticista continua. Ora è la volta dell’ostensione a Padova dei resti di sant’Antonio, per una ricca ‘sei giorni’ (15-20 febbraio) che, si stima, porterà almeno 200mila visitori.
Code interminabili di pellegrini assaltano la Basilica del Santo nella trepidante attesa di vedere le ossa di Fernando Martim de Bulhoes, francescano portoghese morto nel 1231, la sua lingua, custodita in un reliquiario d’argento dorato, e il suo mento, conservato in un busto di smalto e pietre preziose. Tutte reliquie doc, naturalmente.
Lo spettacolo, che ha del raccapricciante, dimostra come mito, feticismo e superstizione sopravvivano con incredibile tenacia al progresso. Gli ultras della fede sono mediamente scolarizzati, usano il cellulare e il computer, viaggiano in aereo, magari hanno anche qualche (vaga) conoscenza scientifica. Eppure, si danno all’adorazione dei feticci nella speranza di una intercessione, un miracolo, un segno divino. Nulla, in questo, li separa dai nostri progenitori di qualche decina di migliaia di anni fa, con la differenza che loro, almeno, sono giustificati.
E la Chiesa, che bandisce le (altre) superstizioni, approfitta ben volentieri dei poveri di spirito che tra santi acquisti, finanziamenti e donazioni ingrossano per bene le tasche dell’erario ecclesiale. Così, tra idolatria e riti tribali, si consuma in casa Italia un altro di quei grandi business religiosi spesso finanziati dallo Stato per mezzo di contributi regionali, provinciali, comunali.
Ma non temano i fedeli impossibilitati a vedere le sacre reliquie: potranno sempre ripiegare sulla sindone, la cui ostensione si terrà il prossimo aprile a Torino. Un business, quello sì, davvero miliardario. Altro che qualche osso di sant’Antonio.
Walter Simoni
walter.simoni@yahoo.it