00 11/07/2011 20:48
Re:
pavel43, 08/09/2010 18.37:

Mi pare di capire che l’I.D. non sia da intendersi come un creazionismo derivato da una lettura letterale della Bibbia, ma una mediazione fra l’accettazione di una causa prima e intelligente del mondo ed una ricerca scientifica che si avvale anche delle più moderne tecniche sperimentali.
D’altra parte, non so se la mia definizione sia logica, parlare di selezione naturale è già parlare di “causalità” piuttosto che di “casualità” , se questo è vero non possiamo escludere una concatenazione di cause che condurrà ciascun ricercatore a conclusioni coerenti ai propri principi anche religiosi. Perché non pensare che nell’I.D. siano stati previsti aspetti evoluzionistici, comprese le osservazioni naturali di Darwin, senza con questo soggiacere alle sue conclusioni?
No?




no per nulla, è come quando leggo la bibbia, le sue interazioni che sembrano casuali in realtà non lo sono..

Ad esempio le sette vacche grasse e magre sono specchio di una europa che ha questi due aspetti contrapposti di sette re che sono insieme un ottavo, e di cui vi è una immagine gemella scarlatta.

E come per il "seme di senape" quello numericamente più vicino ai geni umani.

Conoscere Dio significa comprendere che nulla è lasciato al caso, il numero dei tuoi capelli, i passeri che cadono..ecc.c E che è qualcosa che ti lascia senza parole.

L'incredibile interazioni cellulari, la incredibile funzione dei reni, roba da fantascienza..Ma stiamo scherzando attribuendo l'onore e la gloria di tutto questo a una cosa , caso divinizzato scientificamente??

il caso esiste solamente per l'uomo.


saluti